Dokument-Nr. 11083
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 01. Januar 1924

Regest
Pacelli berichtet über den Neujahrsempfang des Reichspräsidenten Ebert für das diplomatische Corps, anlässlich dessen er selbst eine Rede hielt, die er im französischen Wortlaut wiedergibt. Ebert bedankte sich seinerseits beim Nuntius für die unermüdliche Hilfsbereitschaft des Papstes gegenüber Deutschland und äußerte seine Bewunderung für die Arbeit Gasparris. Pacelli gibt Eberts Äußerungen in italienischer Übersetzung wieder. Anwesend waren auch Reichskanzler Marx und Ministerialdirektor Schubert als Vertreter des Außenministers Stresemann. Den Bericht über den Empfang mit dem Text der gehaltenen Reden legt er bei.
Betreff
Ricevimento di Capodanno presso il Sig. Presidente del Reich
Eminenza Reverendissima,
Oggi a mezzodì ha avuto luogo il consueto ricevimento dei Capi-Missione del Corpo diplomatico per gli auguri di Capodanno al Sig.  Presidente del Reich .
Come Decano del sullodato Corpo diplomatico ho pronunziato in francese il seguente breve discorso:
"Monsieur le President,
Le commencement de la nouvelle année réunit encore une fois les Représentants des Etats autour de Votre personne, pour offrir à Vous et à la Nation allemande, dont la magistrature suprême Vous est confiée, leurs félicitations et leurs souhaits.
L'année, qui vient de s'écouler, n'a pas été sans graves douleurs et souffrances pour l'humanité. Mais particulièrement dans ce jour, qu'on a coutume de fêter avec joie et allégresse, nos regards se tournent avec une compassion d'autant plus vive vers certaines classes malheureuses du peuple, au milieu duquel
91v
nous vivons. Ce sont ceux qui travaillent avec leurs bras comme ceux qui travaillent avec leur intelligence, ce sont les classes moyennes, ce sont des malades, des vieillards, des femmes et des enfants, auxquels font souvent défaut les moyens les plus nécessaires à la vie. Nous applaudissons aux cœurs généreux, qui s'efforcent de soulager une misère devenue si navrante, et nous faisons des vœux ardents pour que toutes les Nations puissent jouir de cette saine et tranquille prospérité, qui est fondée sur la justice, sur le travail pacifique et sur l'amour fraternel.
C'est, Monsieur le Président, ce que demande de tout cœur à la divine Providence, souveraine modératrice des événements humains, celui qui a encore une fois l'honneur de Vous adresser en cette occasion la parole au nom du Corps diplomatique accrédité auprès du Reich."
Il Sig. Ebert ha risposto in tedesco colle parole, che ho l'onore di riprodurre qui appresso nella traduzione italiana:
"Signor Nunzio,
È per me una gioia del tutto speciale di accogliere di nuovo dalla Sua bocca gli auguri, che Ella ha avuto la bontà di esprimere a me ed al popolo tedesco nella odierna ricorrenza in nome del Corpo diplomatico.
Con cuore riconoscente saluto le parole di compassione, colle quali Ella ha menzionato la miseria del popolo tedesco e di quei nostri connazionali, che in questo difficile inverno
92r
soffrono in amare angustie. Con sincera soddisfazione constatiamo come vasti circoli delle Nazioni estere si sono persuasi della miseria, che regna in Germania, e, animati da spirito di vera umanità, ci hanno prestato aiuto ed assistenza; non poche sofferenze sono state così lenite e molti sono rimasti in tal guisa efficacemente soccorsi. Ben a ragione Ella ha additato questo spirito di universale amore fra gli uomini, il quale insieme al sentimento della giustizia verso le altre Nazioni offre la più forte garanzia di progresso e di prospera collaborazione dei popoli. Al principio di questo nuovo anno il più ardente voto del popolo tedesco nella sua dura e paziente lotta per la sua vita e per il suo avvenire è anche a lui sia ben presto concesso l'alto bene del lavoro tranquillo e della pacifica convivenza nel consorzio dei popoli.
Alla speranza che lo spirito della vera umanità, da Lei con tanto calore apprezzato, possa nel nuovo anno più largamente diffondersi e metter radici sempre più profonde, unisco, Signor Nunzio e Signori, la preghiera di trasmettere ai Loro Capi di Stato, Governi e popoli i miei più cordiali e sinceri auguri per un felice e pacifico Anno nuovo."
Il Sig. Ebert, il quale si è quindi intrattenuto coi singoli Capi-Missione, dopo avermi chiesto notizie della preziosa salute del S. Padre, mi ha incaricato di offrire
92v
all'Augusto Pontefice i sentimenti della più viva gratitudine per la Sua molteplice azione a vantaggio della Germania. Con termini di profonda ammirazione egli si è poi espresso circa la provvidenziale ed instancabile attività dell'Eminenza Vostra Reverendissima.
Al ricevimento assistevano pure il Cancelliere del Reich Sig.  Marx, e, in assenza del Sig. Ministro degli Esteri Dr. Stresemann, il Direttore Ministeriale Sig.  von Schubert.
L'Eminenza Vostra troverà qui acclusa la relazione del ricevimento medesimo col testo dei due discorsi, comunicata dal Governo alla stampa per mezzo dell'Agenzia Wolff.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 01. Januar 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11083, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11083. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 01.02.2022.