Dokument-Nr. 11094
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 12. Februar 1924

Regest
Pacelli berichtet über die Feierlichkeiten anlässlich des Krönungsfests Pius'XI. in ganz Deutschland, zu dem der Nuntius die Bischöfe schriftlich angespornt hatte. Die Ordinarien betätigten sich mit Freude und veröffentlichten eigens Hirtenbriefe mit Vorschriften für die Kirchen, den Klerus und die Gläubigen. Der Münchener Erzbischof Kardinal Faulhaber veranschlagte eine ganze Woche für die Feier, inklusive einer Verteilung der päpstlichen Spenden an die Armen. Diese Piuswoche wurde mit einer Sonntagsmesse der Jesuiten in St. Michael eröffnet, deren Presbyterium mit zwei Thronen für den Erzbischof und den Nuntius versehen war. Vor dem Weihbischof, den Domkapitularen, den Vertretern des Klerus und religiöser Kongregationen, dem bayerischen Kultusminister, einigen Abgeordneten, Mitgliedern des Zentralkomitees der Katholiken Münchens und den studentischen Körperschaften hielt Faulhaber eine Predigt zum Lob des Papstes. Diese erschien im Bayerischen Kurier mit dem Titel "Die dreifache Krone". Der Predigt folgten Gebete und Chorgesang sowie der eucharistische Segen durch Pacelli selbst. Am Tag des Festes, dem 12. Februar, wurde die Nuntiatur vielfach besucht und sie erhielt durch Ministerialrat Schmelzle die Glückwünsche des erkrankten Ministerpräsidenten Held sowie der bayerischen Regierung. Pacelli lud seinerseits angesehene Vertreter des lokalen Klerus, der Politik und des Adels zu einem Mittagessen ein. Dem Bericht fügt er die bei dieser Gelegenheit von Kultusminister Matt und von ihm selbst gehaltenen Reden bei. Das Porträt des Papstes aus Rom wurde leider nicht rechtzeitig geliefert. Pacelli nutzte außerdem die Gelegenheit, um Matt über die Zusendung der Vollmachten für die Unterzeichnung des Konkordats zu informieren. Der Kultusminister konnte nicht sicherstellen, ob diese vor oder nach der Auflösung des Landtags stattfinden wird.
Betreff
Solenne celebrazione della festa dell'Incoronazione del S. Padre
Eminenza Reverendissima,
La festa dell'Incoronazione del S. Padre è stata quest'anno celebrata in tutta la Germania, malgrado le difficilissime e penose prove che la Nazione attraversa, con straordinaria e consolante solennità.
Affine di animare il venerando Episcopato a rendere in così fausta ricorrenza all'Augusto Pontefice il dovuto tributo di riconoscenza e di affetto, inviai a tutti i Revmi Arcivescovi e Vescovi una Circolare, di cui ho l'onore di trasmettere qui acclusa copia all'Eminenza Vostra Reverendissima (Allegato I). Tale incitamento è stato subito accolto con soddisfazione e gioia. I Revmi Ordinari hanno emanato speciali ordinanze, nelle quali, dopo aver esposto al Clero ad ai fedeli i particolari motivi, che spingono a manifestazioni di devozione, di amore e di gratitudine verso Sua Santità, prescrivevano in tutte le chiese,
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nel giorno stesso o nella domenica precedente o successiva, solenni funzioni religiose con apposito discorso destinato a ravvivare ed accrescere nei fedeli i loro sentimenti filiali verso la sacra Persona del Vicario di Gesù Cristo, nonchè, in quanto le circostanze lo permettessero, anche riunioni e feste commemorative, massime nelle Società cattoliche. L'Eminenza Vostra troverà parimenti qui compiegate alcune delle suddette ordinanze, (Allegati II-IX), come pure la Lettera Pastorale del zelante Revmo Mons.  Vescovo di Meissen (Allegato X).
Nell'Archidiocesi di Monaco questo Eminentissimo Sig.  Cardinale Arcivescovo ha disposto che il felice anniversario venisse celebrato durante una intiera settimana (dalla Domenica alla Domenica 17 corrente), la quale è stata perciò chiamata Piuswoche o Settimana di Pio XI. In essa, affine di rendere viva agli occhi della popolazione la inesausta carità del S. Padre, la quale è una delle più soavi caratteristiche del Suo glorioso Pontificato, vengono distribuiti ai poveri ed ai vari Istituti ed Associazioni di carità i munifici doni di Sua Santità. Detta Settimana è stata aperta Domenica scorsa 10 corrente con una solennissima funzione nella imponente ed ampia chiesa di S. Michele, officiata dai RR. PP. della Compagnia di Gesù. Il giorno di Do-
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menica è stato scelto per dare ad un maggior numero di fedeli la possibilità di assistervi; il che non avrebbe potuto verificarsi in un giorno feriale. Il vasto tempio non è bastato però a contenere la enorme moltitudine, che già un'ora prima lo aveva letteralmente gremito, di guisa che una gran folla è dovuta pur troppo rimanere accalcata fuori della porta. Nel presbiterio erano stati eretti due troni, per l'Emo Cardinale Arcivescovo e per il Nunzio; il Revmo Vescovo Ausiliario Mons.  Buchberger, l'intiero Capitolo Metropolitano, numerosi rappresentanti del Clero secolare e degli Istituti religiosi maschili e femminili, il Ministro del Culto Dr. Matt, vari deputati, i membri del Comitato centrale dei Cattolici di Monaco, le corporazioni degli studenti cattolici coi loro vessili erano presenti alla commovente cerimonia. L'Eminentissimo von Faulhaber ha voluto tenere egli stesso la predica di circostanza, e colla sua scultoria eloquenza ha meravigliosamente intessuto le lodi di Pio XI, esortando il popolo alla fedeltà verso il Grande Pontefice e combattendo con apostolico coraggio il pericoloso errore riapparso ai giorni nostri, il quale in luogo della Chiesa cattolica sopra-nazionale vorrebbe per la Germania una
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religione nazionale- tedesca. Il Bayerischer Kurier ha riprodotto nelle sue colonne il magnifico discorso, il quale dai tre punti in esso svolti porta il titolo "La triplice corona" <(o "Il trisegno">1, e che io mi permetto, per la sua bellezza ed importanza, di inviare egualmente qui unito all'Eminenza Vostra (Allegato XI).
Dopo la predica vennero recitate devote orazioni, alla fine delle quali io impartii la trina benedizione col Santissimo Sacramento. Il coro della chiesa eseguì egregiamente vari canti, fra cui l'"Ecce sacerdos magnus" e il "Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat" con apposite preghiere per il Santo Padre. All'uscita l'Eminentissimo ed il Nunzio furono fatti segno a calde ovazioni da parte della folla.
Oggi, poi, giorno della Festa, numerosissime associazioni e persone di tutte le classi della società sono accorse alla residenza della Nunziatura, sulla quale sventolava il vessillo Pontificio e la cui facciata era bellamente adornata a colori bianco e giallo, per rendere al Sovrano Pontefice l'omaggio della loro venerazione e dei loro auguri. I membri delle Missioni estere in Monaco sono
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pure venuti allo stesso scopo, ed il Sig.  Ministro Presidente, trattenuto in casa per indisposizione, ha incaricato il Consigliere di Stato Sig.  Schmelzle di esprimere i voti del Governo bavarese.
All'una ho offerto nella Nunziatura una colazione, cui hanno preso parte questo Eminentissimo Sig. Cardinale Arcivescovo col Revmo Mons. Vescovo Ausiliare, il Sig. Ministro del Culto Dr. Matt ed il sunnominato Consigliere di Stato Sig. Schmelzle in rappresentanza del Sig. Ministro-Presidente, Sua Altezza Serenissima il Principe Eugenio von Oettingen, il Revmo Abate di S. Bonifazio O. S. B., il Sig.  Haniel von Heinshausen, Rappresentante del Governo del Reich in Monaco, vari membri del Corpo diplomatico e consolare, il Consigliere Ministeriale Sig.  Denk, Plenipotenziario della Prussia in Monaco, il Sig.  Barone von Cramer-Klett, Cameriere Segreto di Sua Santità, il Consigliere intimo Dr. prof. von Grauert della Università di Monaco, il Consigliere ministeriale Barone von Stengel ed il Revmo Mons.  Pfaffenbüchler, Prelato Domestico di Sua Santità.
Il Sig. Ministro del Culto ha pronunziato un discorso, nel quale ha reso un amplissimo ed eloquente o-
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maggio all'azione caritatevole e pacificatrice del Regnante Pontefice, toccando altresì la questione del Concordato. Mi permetto di unire al presente rispettoso Rapporto il testo tedesco e la traduzione italiana, così del suddetto discorso, come delle parole da me dette in risposta al medesimo (Allegati XII-XV).
Pur troppo il ritratto del S. Padre, il cui arrivo l'Eminenza Vostra si era degnata di annunziare col venerato Dispaccio N. 26679  del 27 Gennaio scorso, non è giunto in tempo ad accrescere la solennità della Festa.
Non ho mancato di profittare della circostanza per partecipare subito al Dr. Matt che, secondo un telegramma dell'Eminenza Vostra giuntomi stamane (cifrato N. 71), erano già stati spediti da Roma i primi poteri per la firma del Concordato, ed ho espresso al tempo stesso la fiducia che questa possa effettuarsi nel più breve termine. Egli mi ha assicurato che presenterà quanto prima al Consiglio dei Ministri il progetto di Concordato, dopo di che avrà luogo, come è noto, l'esame del medesimo da parte del Governo del Reich. È però incerto se la discussione nel Parlamento potrà compiersi prima dello scioglimento del Landtag o
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se dovrà essere invece rimandata a dopo le elezioni.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
148r, hds. mittig oberhalb des Textes von unbekannter Hand in blauer Farbe notiert, vermutlich vom Empfänger: "Risp. con Circ. N° 27811 in data 21-2-1924".
1Hds. eingefügt von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 12. Februar 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11094, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11094. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 01.02.2022.