Dokument-Nr. 11126
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 05. August 1924

Regest
Pacelli teilt mit, dass er während seines Berlinaufenthalts im preußischen Kultusministerium Erkundigungen über den ihm bisher unbekannten Fall des Priesters aus Recht (Malmédy) Josef Thomas einholen wollte. Allerdings liegen der Behörde keine Informationen vor. Dem Nuntius fällt folglich eine Einschätzung des Falls schwer, weshalb er eine allgemeine Stellungnahme abgibt: Das Kultusministerium sieht ungern Priester, die ehemalige deutsche Territorien verlassen. Der Nuntius musste außerdem in Bezug auf den Fall des Priesters Freyer den Vorwurf gegenüber dem Heiligen Stuhl zurückweisen, deutsche Priester würden von diesem im Fall einer Ausweisung aus polnischem Territorium nicht geschützt. Pacelli schätzt es demnach als schwierig ein, dass Thomas ein Benefizium erlangt. Er bietet dennoch an, ihm ein Empfehlungsschreiben für den deutschen Episkopat zukommen lassen.
Betreff
Circa il Sac.  Giuseppe Thomas
Eminenza Reverendissima,
Mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio N. 33326  in data del 28 Luglio p. p. relativo al Sacerdote Giuseppe Thomas , parroco di Recht (Malmédy).
Il caso del detto Sacerdote era a me finora completamente ignoto. Trovandomi in Berlino, allorché mi giunse il sullodato Dispaccio, procurai d'informarmi al riguardo, con ogni circospezione e senza nominare affatto la S. Sede, presso il Ministero del Culto prussiano, allo scopo di scandagliare le eventuali veduti<e>1 di quel Governo sull'argomento; ma anche colà nulla si sapeva del Rev.  Thomas. Mi è quindi difficile di esprimere un avviso in proposito. Solo posso dire in generale che il Ministero anzidetto vede, come è comprensibile, di mal occhio che i sacerdoti tedeschi abbandonino i territori già appartenuti alla Germania ed ha perciò difficoltà di presentarli a benefici di patronato, come ebbi l'onore di riferire nel mio rispettoso Rapporto N. 29586  del 25 Gennaio c. a. relativamente al Sac.  Freyer . Al Ministero medesimo mi sono stati anzi ripetutamente mossi lamenti, quasi che la S. Sede non protegga di fronte al Governo polacco gli ecclesiastici tedeschi, i quali vengono da questo espulsi con danno della stessa cura delle anime; <ingiusta>2 accuso<a>3 che naturalmente non ho mancato ogni volta di re-
14v
spingere. Vari sacerdoti, provenienti dai territori passati alla Polonia, si trovano così attualmente in Germania senza stabile dimora e senza ufficio né beneficio; non sarà quindi, a quanto sembra, molto agevole anche per il Rev.  Thomas di procurarsi una conveniente occupazione, a meno che forse egli non sia dotato di speciali capacità.
Ad ogni modo, se l'Eminenza Vostra si degnerà di farmi conoscere l'indirizzo del sacerdote in discorso, non mancherò di inviargli senza indugio, in esecuzione degli ordini impartitimi, un foglio di raccomandazione, col quale egli possa presentarsi agli Ordinari della Germania, sia per essere ammesso alla celebrazione della S. Messa, che per cercar di ottenere il desiderato ufficio.
Chinato umilmente al bacio della sacra Porpora con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. von Pacelli korrigiert.
2Hds. von Pacelli eingefügt.
3Hds. von Pacelli korrigiert.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 05. August 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11126, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11126. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 01.02.2022.