Dokument-Nr. 1125
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe
, 15. November 1929

Regest
Pacelli legt dem Substituten im Staatssekretariat Pizzardo Korrekturvorschläge für ein Schreiben des Staatssekretariats an den Vorsitzenden des Reichsverbandes Katholischer Arbeitervereine Deutschlands Walterbach vor. Der Nuntius schlägt eine Formulierung vor, die nicht als eine Verurteilung des gegenwärtigen Kapitalismus missverstanden werden kann. Außerdem formuliert er eine Passage über die Unvereinbarkeit von Christentum und Sozialismus neu. Des Weiteren regt er Ergänzungen in einem Abschnitt zu Arbeiterwohnungen an und schlägt vor, beim Wort Klassenkampf eine Erläuterung hinzuzufügen, um diesen vom berechtigten wirtschaftlichen Kampf zu unterscheiden. Abschließend nennt Pacelli neben Walterbach den Vorsitzenden des Verbands katholischer Arbeitervereine Westdeutschlands Müller als möglichen weiteren Adressaten des Schreibens.
Betreff
Circa invio d'una lettera alla Lega delle Associazioni Operaie Cattoliche1
Eccellenza Reverendissima,
Non ho mancato di esaminare il progetto di lettera 2, che cotesta Segreteria di Stato si propone d'indirizzare alla Lega delle Associazioni Operaie Cattoliche della Germania 3. Essa mi sembra ottimamente redatta; soltanto per aderire al desiderio dell'Eccellenza Vostra Reverendissima mi permetto di fare le piccole osservazioni seguenti:
1.) A pag. 2 le parole "... la società contemporanea, che, dimentica di Cristo ed aliena dalle leggi di giustizia e di amore del Vangelo, non può dirsi cristiana" potranno forse, sebbene a torto, essere interpretate da alcuni circoli, sia di destra che di sinistra, come una condanna dell'attuale sistema economico capitalistico, considerato, in opposizione coll'Enciclica "Rerum novarum", come essenzialmente immorale ed alieno dai principi del Vangelo. Forse potrebbe dirsi: "... la società contempo-
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ranea, che, dimentica di Cristo ed aliena dalle leggi di giustizia e di amore del Vangelo, [ha indotto tanti a sfruttare, esclusivamente a proprio vantaggio e a danno degli altri, il presente sistema economico, destinato invece, come quelli delle epoche anteriori, in ultima analisi a servire al bene comune". ]4
2.) A pag. 3 le parole "... i nuovi sofismi, che, movendo dal falso concetto di povertà cristiana e disconoscendo la finalità dei beni terreni, – tra i quali dobbiamo passare in modo da non perdere gli eterni –, costruiscono una specie di cristianesimo socialista od anche di socialismo religioso" potrebbe[ro]5 far credere che le correnti moderne, le quali tendono ad amalgamare cristianesimo e socialismo, derivino dai falsi concetti sulla povertà cristiana e sulla finalità dei beni terreni, mentre che invece si ricollegano, come è noto, ad altre erronee concezioni. Forse potrebbe dirsi: "... [i nuovi sofismi di coloro, che, falsamente intendendo la dottrina del Vangelo sulla vita terrena ed i beni di questo mondo, credono di potere, od anzi di dovere, essere al tempo stesso buoni cattolici e socialisti"]6. Alcuni, infatti, affermano che i problemi economici non hanno nulla che vedere
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colla religione e colla Chiesa, e che perciò si può essere al tempo stesso cattolico e socialista. Altri sostengono che la dottrina del Vangelo è socialista, e che quindi per essere buon cattolico si deve essere socialista.
3.) Alla stessa pag. 3 dopo la parola "fisiche" si potrebbe forse aggiungere "ed economiche", in corrispondenza anche cogli altri due termini "religiose e morali".
4.) A pag. 4 le parole "sane abitazioni" si potrebbero eventualmente completare colle altre "necessarie per una felice ed onesta vita coniugale e di famiglia". Le abitazioni, infatti, oltre che essere sane, debbono corrispondere eziandio alle leggi morali del matrimonio e della famiglia, con camere sufficienti (e, in quanto occorra, separate) anche per prole numerosa.
I socialisti hanno invece in Germania una grande organizzazione, la Dewog (= Deutsche Wohnungsfürsorge A.G. [sic]), la quale però tende a provvedere piccole abitazioni per famiglie con uno o due figli soltanto.
5.) Alla stessa pag. 4 alle parole "la lotta di classe" si potrebbe[ro]7 forse aggiungere le altre "nato
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dall'odio degli uni contro gli altri", per distinguerla dalla semplice lotta economica, condotta con mezzi legittimi e che ha per iscopo la giustizia e la carità, e quindi la pace sociale.
6.) La lettere è indirizzata al Rev.mo Mons. Walterbach. Non so se non dovrebbe nominarsi anche il Rev.mo Mons. Müller, Presidente della Lega delle Associazioni operaie cattoliche della Germania dell'ovest.
Con sensi di profondo ossequio ho l'onore di confermarmi
Dell'Eccellenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. eingefügt.
2Hds. von unbekannter Hand, vermutlich von Pizzardo, unterstrichen.
3Hds. von unbekannter Hand, vermutlich von Pizzardo, unterstrichen.
4Hds. von unbekannter Hand eingefügt.
5Hds. von unbekannter Hand, vermutlich von Pacelli, eingefügt.
6Hds. von unbekannter Hand eingefügt.
7Hds. von unbekannter Hand, vermutlich von Pacelli, eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe vom 15. November 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1125, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1125. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022.