Dokument-Nr. 11601
Bergen, Carl-Ludwig Diego von an Gasparri, Pietro
Rom, 16. Mai 1929

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1 allegato.
A 289
Eminenza,
D'incarico del Governo Prussiano ho l'onore di portare a conoscenza della Santa Sede quanto segue:
I. In seguito alla nuova sistemazione del confine prussiano-polacco molte parrocchie sono state tagliate in modo, che oggi 5 parrocchie prussiane hanno gran parte della loro proprietà fondiaria (459 ettari) nella Polonia e viceversa 12 parrocchie polacche ne posseggono 184 ettari in Prussia. Si allega un elenco di quelle parrocchie con i nomi delle diocesi e con esatta indicazione delle rispettive proprietà.
Benché in seguito alla nuova delimitazione sole 3.000 anime di quelle parrocchie siano state attribuite alla Polonia, mentre circa 7.200 anime rimasero alla Prussia, ciò nonostante le parrocchie polacche hanno conservato indisturbate i propri fondi giacenti in Prussia ed in più esse si sono impossessate della proprietà delle parrocchie prussiane giacente in terrotorio [sic] polacco, eccettuata quelle di Tirschtiegel (ved. Elenco II,3).
Tale procedimento non è consona [sic] alla giustizia. Il Governo Prussiano quindi prega la Santa Sede di voler provvedere a che i rispettivi vescovi polacchi ristabiliscano lo stato anteriore di proprietà e lo mantengano fino alla definitiva soluzione della questione, e che essi inoltre non permettano ai parroci alcuna vendita o permuta di proprietà fondiaria polacca situata in Prussia, perché c'è pericolo, che proprietari germanici della Polonia per i loro fondi giacenti in Polonia debbano venire compensati mediante proprietà ecclesiastiche polacche situate in
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Prussia (ved. Reclamo, diretto a S.S. il 10.10.1928, della parrocchia di Kreuz).
II. Sei parrocchie già prussiane, ora polacche, cioè Schwenten, Groß-Schönwalde, Schwarzenau, Groß-Schönbrück, Grabau e Pronthau (tutte situate nella diocesi di Kulm) prima della guerra si erano obbligato [sic] a contribuire complessivamente 3.700 marchi annui al sostentamento di tre cappellani locali di paesi rimasti alla Prussia, cioè di Freystadt rispettivamente di Garnsee, rispettivamente di Marienfelde. Dopo il passaggio di queste parrocchie alla Polonia tale somma non è più stata pagata. Una petizione del vescovo di Ermland alla Santa Sede è rimasta senza risposta. Il Governo Prussiano prega di definire pure questo affare.
III. Dalla parrocchia prussiana di Biskupitz (diocesi di Breslavia) nel 1906 è stata staccata la parrocchia, ora appartenente alla Polonia, di Ruda (diocesi di Kattowitz), coll'obbligo accettato da Ruda, di contribuire alla costruzione d'una seconda chiesa a Biskupitz. L'obbligo era valido fino al 1. Ottobre 1917. Ma fin dal 16 Aprile 1917 i rappresentanti delle fabbricerie parrocchiali di Ruda e di Biskupitz hanno preso l'accordo, che Ruda debbe [sic] versare un unico contributo di 100.000 Marchi. Ora Ruda rifiuta con vani pretesi quel pagamento, benché la costruzione della chiesa sia divenuta urgentissima. Essendo diventata Ruda polacca, il debito non si può reclamare in via giudiziaria civile; perciò il Governo Prussiano prega la Santa Sede d'impore [sic] alla parrocchia di Ruda il pagamento dei 100.000 Marchi, eventualmente d'indurre il vescovo di Kattowitz ad imporlo.
Gradisca, Eminenza, l'espressione della mia più alta considerazione
(fir)Bergen
Diesem Schreiben war eine Anlage beigefügt (siehe die Dokumente Nr. 11602 und Nr. 21107).
Empfohlene Zitierweise
Bergen, Carl-Ludwig Diego von an Gasparri, Pietro vom 16. Mai 1929, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11601, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11601. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 20.01.2020.