Dokument-Nr. 11635
Pacelli, Eugenio an [Pizzardo, Giuseppe]
, 28. September 1926

Regest
Pacelli bestätigt dem Substituten im Staatssekretariat Pizzardo in einem privaten Schreiben den Erhalt eines Briefs mit der Bitte um Einschätzung der Dokumente, die er zurücksendet. Der Nuntius teilt mit, dass er zwar die Fehler und Unvorsichtigkeiten des Seelsorgers für die russischen Emigranten in Berlin Berg kennt. Dennoch verweist er auf seinen Eifer und die vielen nützlichen Informationen, die er sammelte. Bevor Berg Berlin verlässt, muss nach Pacellis Einschätzung sicher geklärt sein, wer seine Nachfolge antreten soll. Denn es ist leicht zu sagen, dass die Aufgaben den Jesuiten oder einem anderen in Berlin ansässigen Priester anvertraut werden können. Viel schwieriger ist es jedoch, zu benennen, wer die Voraussetzungen und die Möglichkeiten dafür hat, diese Aufgabe zu übernehmen. Anlässlich des Katholikentags in Breslau fragte Pacelli diesbezüglich den Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram, der versicherte, einen geeigneten Geistlichen finden zu wollen, doch bisher äußerte er sich nicht dazu. Nach Pacellis Wissensstand ist es nicht notwendig, dass Berg alle Ausgaben erstattet werden, denn er hatte Hilfe aus anderen Quellen. Allerdings hält der Nuntius einen Zuschuss in Höhe von 1.000 Mark als Anerkennung und Ermutigung für seine Arbeit für angemessen. Bezüglich der möglichen Ernennung Bergs zum Päpstlichen Hausprälaten rät Pacelli, ihm diesen Titel nur zu verleihen, wenn er in seinem jetzigen Amt bleibt und wenn sein Ordinarius einverstanden ist.
[Kein Betreff]
Personale
Carissimo ed Eccmo Monsignore,
Mi è pervenuta stamane la cortesissima Sua lettera del 25 corrente, colla quale Ella mi chiedeva il mio umile parere circa i fogli, che mi do premura di restituirLe qui acclusi.
Pur riconoscendo i difetti e le imprudenze del Sac.  Prof. Berg, sembrami tuttavia potersi affermare che egli ha lavorato con grande ardore per l'opera a favore dei Russi, raccogliendo anche molte e non inutili informazioni. Parmi pure necessario che, prima che egli lasci eventualmente Berlino, si sappia con certezza chi lo sostituirà. È facile di dire che l'opera anzidetta potrebbe essere affidata ai RR. PP. Gesuiti o ad altro sacerdote residente in quella Capitale; più difficile è invece di indicare in concreto chi abbia le qualità e la possibilità di assumere un simile incarico. In occasione del Congresso cattolico di Breslavia parlai della cosa coll'Emo Signor Cardinale Bertram, il quale mi assicurò che si sarebbe adoperato per trovare un altro ecclesiastico adatto; nulla però sino ad ora egli mi ha significato intorno all'esito delle sue ricerche.
Non occorre, per quanto io sappia, che al menzionato Sacerdote Berg vengano rimborsate tutte le spese da lui 3 sostenute per l'opera in questione; <avendo egli avuto, se non erro, aiuti anche da altre parti;>4 basterebbe che gli fosse inviato un qualche sussidio, ad es. di mille marchi, il quale sarebbe già per lui di soddisfazione e di incoraggiamento nel suo lavoro. – Quanto al titolo di Prelato o di Ca-
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meriere Segreto Soprannumerario, sarebbe, a mio subordinato avviso, il caso di conferirglielo, soltanto qualora egli rimanesse nel suo attuale ufficio e sempre, naturalmente, audito Ordinario.
Con sensi di devota ed affettuosa stima mi è grato di ripetermi
Suo Devmo Affmo
+ Eugenio Pacelli N. Ap.
8r, rechts unterhalb der Datumsangabe hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger notiert: "1".
1Protokollnummer des Staatssekretariats.
2Protokollnummer der Kommission Pro Russia.
3Hds. von Pacelli gestrichen.
4Hds. von Pacelli gestrichen und eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an [Pizzardo, Giuseppe] vom 28. September 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 11635, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/11635. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 26.12.2020.