Dokument-Nr. 12578
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 08. April 1923

Regest
Der Abtprimas der Benediktiner, Fidelis von Stotzingen, berichtete Pacelli, er habe dem Benediktiner Antonius Staerk, der "überhaupt nicht normal sei", bereits 1917 die Anweisungen der Religiosenkongregation und seiner Superioren mitgeteilt, sich in die Abtei Disentis in Graubünden zu begeben, jedoch habe sich dieser geweigert. Staerk hält sich weiterhin in Untermachtal auf. Nun bittet Staerk um einen diplomatischen Pass für seine Studien im Ausland und erwähnt zu diesem Zweck die lobenden Worte Gasparris durch eine Depesche vom 30. Juni 1922. Der Nuntius bittet um Weisungen, ob er dessen Gesuchen stattgeben soll.
Betreff
Sul Rev. P. Antonio Stärk O.S.B .
Eminenza Reverendissima,
Il Revmo P. Abate Primate D.  Fedele de Stotzingen mi comunicava in data del 2 Luglio 1917 quanto segue: "Ho trasmesso quindici giorni or sono al Rev. Padre Antonio Stärk, Religioso Benedettino della Congregazione di Subiaco, attualmente trattenendosi nella diocesi di Rottenburg, i formali ordini della S. Congregazione dei Religiosi e dei suoi Superiori di recarsi nel monasterio 1 di Disentis nei Grisoni. Mi ha risposto semplicemente di non poter farlo. Cercherò ad indurlo ad obbedire, ma sarà difficile, perché si tratta di un uomo non del tutto normale ed ammalato, benché dottissimo".
In seguito a ciò, e poiché il suddetto Padre ha continuato e continua tuttora a dimorare in Untermachtal nella detta diocesi, ho creduto doveroso di osservare
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sino al presente verso di lui un contegno piuttosto riservato, ogni qualvolta egli si è a me indirizzato con varie domande, ad esempio nell'Agosto 1920 per ottenere dalla S. Congregazione dei Seminari e delle Università il titolo di Dottore in S. Teologia. Egli si è pure ripetutamente adoperato a favore delle Suore di Carità di Untermarchtal, alle quali la S. Sede ha accordato assai rilevanti sussidi.
Ora lo stesso Padre mi ha chiesto con lettera del 3 corrente di procurargli un passaporto diplomatico per i suoi viaggi all'estero a scopo di studio. Nella lettera medesima egli riproduce il testo di un Dispaccio assai lusinghiero ricevuto dall'Eminenza Vostra Reverendissima in data del 30 Giugno 1922, nel quale sono espressi a nome di Sua Santità i più ampi elogi per le di lui pubblicazioni.
Prego quindi l'Eminenza Vostra a volersi degnare di impartirmi le Sue superiori istruzioni, sia per ciò che concerne la domanda dell'anzidetto
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passaporto, come in generale circa il modo con cui debbo accogliere il Religioso in discorso.
In tale attesa, chinato umilmente al bacio della sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
57v, hds. von unbekannter Hand am linken Seitenrand neben der Textpassage "Suore di Carità […] pubblicazioni", vermutlich vom Empfänger, notiert: "Vedere chi fece la lettera – rispondere che i passap. diplom. si danno solo a chi viaggia per incarico della S. Sede".
1Hds. korrigiert, vermutlich von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 08. April 1923, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 12578, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/12578. Letzter Zugriff am: 20.04.2024.
Online seit 23.07.2014, letzte Änderung am 25.02.2019.