Dokument-Nr. 13528
Berger, Fritz an Pacelli, Eugenio
München, 22. Juni 1923

Santo Padre,
I molti inconvenienti che negli anni 1919-1920 dopo la Rivoluzione avevano fatto intristire l'alpinismo tedesco indussero alla fondazione, avvenuta nel 1920 a Monaco di Baviera, d'un'organizzazione di difesa, detta "Guardia Alpina". Questa, forte ora di 183 sezioni del Club Alpino Germanico ed Austriaco e d'altre società turistiche, si è posta il compito d'opporsi con tutti i mezzi legittimi ad ogni genere di scostumatezza che si voglia da malintenzionati compiere su per i monti, nelle campanne [sic] ricovero o a valle.
La "Guardia Alpina" si sforza di raggiungere il suo scopo specialmente mediante conferenze di propaganda, imponenti campagne giornalistiche, collabor-[sic]
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azione colle Autorità e mediante l'energico intervento dei suoi soci ad ogni disordine verificantensi. Membri della "Guardia Alpina" – attualmente oltre 2.600 – sono uomini d'almeno 25 anni, scelti dalle associazioni facenti parte della "Guardia Alpina" dopo accuratissimo esame sulla loro onorabilità e fiducia, e muniti di distintivo.
All'efficace azione della "Guardia Alpina", azione che s'estende da tutta la zonna [sic] delle Alpi ai monti della Germania centrale, Autorità e privati hanno già più volte tributata aperta lode, riconoscendo nella sua opera un prezioso contributo all'educazione cristiana delle nuove generazioni. S'è ora manifestato generale il desiderio di vedere più largamente svilupparsi l'utilissima impresa. Le disposizioni già incominciate a prendere, come la mobilitazione di pattuglie inquadrate della "Guardia Alpina", in territori particolarmente pericolosi e la costituzione d'un reparto di salvataggio composto di medici e di sperimentati alpinisti, hanno dato già
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in breve tempo risultati eccellenti. Sopratutto [sic] la providenza [sic] ricordata da ultimo, che ha lo scopo precipuo di provedere [sic] al rintracciamento di turisti sviati o al salvataggio di feriti, senza far pesare sui meno abbienti o sui soci le gravi spese inevitabili in tali casi, ha fatto finora del gran bene. Non meno di 87 skiatori [sic] accidentati ha soccorso il Reparto negli ultimi 4 mesi, prestando i primi aiuti e portando parecchi all'ospedale od alle case loro.
Ma, – sebbene i membri del Comitato centrale compiano tutto il loro molteplice lavoro senza alcun compenso, – gli scarsi mezzi forniti dalle contribuzioni dei soci o dall'aiuto dello Stato e di organizzazioni private bastano appena, per l'enorme rincorro [sic] generale, a coprire le spese correnti, ond'è così impedita la realizzazione di quegl'importanti progetti, di cui i provvedimenti sopraricordati [sic] rappresentano l'inizio. Ci vediamo quindi costretti, per non interrompere a bel mezzo la nostra opera, di ricorrere alla generosità di volenterosi oblatori.
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Tutti gli alpinisti tedeschi sanno che la S. V. è un entusiastico amico della montagna. L'alto valore, che noi conosciamo il Capo della cristianità cattolica dare all'alpinismo quale fattore di nobilitazione dello spirito e del corpo, c'inducono a sperare che gli scopi della "Guardia Alpina" incontrino la grazia dell'approvazione di V. S. ed insieme ci incuorano a rivolgere alla S. V. la preghiera d'un aiuto finanziario per sostenerci nei nostri bisogni. Diamo assicurazione che ogni offerta è impiegata esclusivamente al fine di bandire dai nostri monti immoralità e disordini d'ogni specie e di fare d'essi un rifugio di pace e di purezza.
Ci permettiamo anche di richiamar l'attenzione della S. V. sui fogli allegati alla presente.
Colla più profonda cristiana devozione
Il Comitato centrale
Berger
1º Presidente
Empfohlene Zitierweise
Berger, Fritz an Pacelli, Eugenio vom 22. Juni 1923, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 13528, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/13528. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 23.07.2014.