Dokument-Nr. 16052
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 15. August 1926

Regest
Pacelli teilt mit, dass er seinen Privatsekretär Gehrmann umgehend zum deutschen Botschafter in Moskau Brockdorff-Rantzau schickte, der sich derzeit in Berlin aufhält, um ihn in seinem Namen lebhaft darum zu bitten, sich für den in der Sowjetunion zum Tode verurteilten Priester Żyliński einzusetzen. Der Botschafter sicherte zu, sich diesbezüglich in Abwesenheit des sowjetischen Botschafters in Berlin Krestinskij noch am heutigen Tag an den Botschaftsrat Bratman-Brodowski zu wenden. Außerdem beteuerte der Brockdorff-Rantzau, dass er sich mit dem Auswärtigen Amt in Verbindung setzen werde, um abzustimmen, ob ein Vorgehen über die deutsche Botschaft in Moskau oder über die russische Botschaft in Berlin aussichtsreicher sei. Darüber hinaus teilt Pacelli mit, dass er weisungsgemäß auch den Rektor des Päpstlichen Orientalischen Instituts d'Herbigny darum bat, sich für Żyliński einzusetzen. Das entsprechende Schreiben wird über den Kurier der französischen Botschaft an d'Herbigny überstellt, der sich derzeit in der Sowjetunion aufhält.
Betreff
Circa il sacerdote Zilinski Boleslao, condannato a morte
Eminenza Reverendissima,
Appena ricevuto ieri, alle ore 2 pomerid., il venerato telegramma cifrato dell'Eminenza Vostra Reverendissima Nr. 25, relativo al sacerdote Zilinski Boleslao, della diocesi di Zitomir, condannato a morte dalle autorità russe, incaricai il Rev. P.  Gehrmann, già Direttore della Missione Pontificia in Russia ed ora mio Segretario particolare, di recarsi senza indugio a mio nome da S. E. il Sig.  Conte Brockdorff-Rantzau, Ambasciatore di Germania a Mosca, il quale trovasi attualmente in congedo a Berlino, per pregarlo vivamente a voler interessarsi nel modo più sollecito e più efficace a favore del suddetto sacerdote.
Il sullodato Sig. Ambasciatore, che accolse molto cortesemente il P. Gehrmann, gli disse di assicurarmi che prendeva a cuore la sorte del medesimo sacer-
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dote e che avrebbe fatto volentieri quanto gli era possibile per venire in suo aiuto.
Gli significò pertanto che, nell'assenza dell'Ambasciatore dei Sovieti, Sig.  Krestinski, attualmente in Karlsbad per una cura, si sarebbe recato oggi dal Sig.  Bratman-Brodowski, Consigliere di questa Ambasciata russa, non potendo vederlo ieri stesso, perché partito egli pure da Berlino per un giorno. Aggiunse che si sarebbe intanto messo immediatamente in relazione col Ministero degli Esteri del Reich, per intendersi sul modo che sarebbe sembrato più atto a raggiungere lo scopo desiderato: agire direttamente a Mosca per il tramite di quell'Ambasciata tedesca, ovvero fare un passo presso questa Ambasciata russa.
Non ho mancato di scrivere in pari tempo, in conformità degli ordini impartitimi, al Revmo P.  d'Herbigny, pregandolo a voler anche da parte sua adoperarsi con ogni premura a vantaggio del più volte menzionato sacerdote. Spedirò subito la mia lettera
105r
per mezzo del corriere dell'Ambasciata di Francia.
Augurandomi che le anzidette pratiche abbiano ad ottenere l'esito bramato, mi inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
104r, oben mittig hds. von Gasparri notiert: "Da comunicarsi al S. Padre".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 15. August 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16052, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16052. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 20.01.2020.