Dokument-Nr. 16142
Sincero, Luigi an Pacelli, Eugenio
Rom, 17. März 1926

Regest
Der Prosekretär der Kongregation für die Orientalische Kirche Sincero informiert, dass er den Rektor des Päpstlichen Orientalischen Instituts d'Herbigny damit beauftragte, Pacelli seine Anerkennung für seine Arbeit in den russischen Angelegenheiten auszusprechen. Sincero bittet den Nuntius darum, sobald d'Herbigny nach Russland aufbricht, den ehemaligen Tiraspoler Bischof Zerr anzurufen und ihm im Namen des Papstes mitzuteilen, dass seine bischöfliche Jurisdiktion in Tiraspol aufgehoben wird und bis auf Weiteres auch aufgehoben bleibt. Sincero wird in der Zwischenzeit Gasparri über die Abreise d'Herbignys informieren. Der Jesuit wird sich freuen zu hören, dass derjenige, der das für Russland bestimmte Geld mitnimmt, von einem Carabinieri begleitet werden musste, um den Koffer gegen Diebstahl zu schützen. Sincero teilt mit, dass er Gasparri bezüglich eines langen Telegramm d'Herbignys um Weisungen bat. Für den Prosekretär steht fest, dass Pacelli und niemand anderes die Verhandlungen mit der Sowjetunion fortsetzen soll. Sollten sich für d'Herbigny Schwierigkeiten ergeben, gibt Sincero dem Nuntius verschiedene Instruktionen: es geht nur noch um die Weihe von Bischöfen und nicht um die Übertragung von Diözesen; wenigstens die kostenlose und immerwährende Nutzung der Kirchengebäude musss anerkannt werden; es ist möglich, die Regierung vor der Ernennung von Bischöfen zu fragen, ob politische Bedenken gegen sie bestehen; gleiches gilt für die Ernennung von Pfarrern durch die Bischöfe; die öffentliche Ausübung des griechischen und russischen Ritus muss anerkannt werden. In Übereinstimmung mit Gasparri möchte Sincero, dass der Nuntius d'Herbigny diese Weisungen erteilt, weil er die Details besser erklären kann. Nach dem offiziellen Teil der Weisung drückt der Prosekretär dem Nuntius seine Wertschätzung aus und informiert ihn über den guten Gesundheitszustand des Papstes und des Kardinalstaatssekretärs. Abschließend bittet Sincero darum, seinem Freund, dem Nuntiaturauditor Centoz, sowie d'Herbigny seine Grüße auszurichten.
[Kein Betreff]
Eccellenza Revma,
ho incaricato P.  D'Herbigny di esprimerle a nome mio tutta la più viva ammirazione e più profonda riconoscenza per quanto va facendo in favore della causa russa; m'è caro ora ripeterle questi sentimenti.
Come già Le scrissi, appena che P. D'Herbigny parta per la nota destinazione si compiacerà di chiamare Mgr.  Zerr e dirgli a nome del S. Padre che la sua giurisdizione vescovile in Tiraspol è sospesa e rimane sospesa fino a nuovo avviso, e intanto avviso l'Emo  Card. Segretario di Stato con un telegramma cifrato della partenza del P. D'Herbigny.
Al Revmo P. D'Herbigny si compiacerà dire che, avendo dovuto la persona incaricata di portare per lui certa
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somma, ha dovuto prendersi un carabiniere da Roma e Tarvisio perché custodisse contro eventuali furti la valigia stessa, e così con mia autorizzazione ha prelevato la somma che occorreva per le spese.
P. D'Herbigny prima di partire mi lasciò un lungo telegramma, circa il quale ho chiesto istruzioni all'Emo Cardinale Segretario di Stato.
Resta fermo che le trattative, da Lei con tanta avvedutezza iniziate circa un eventuale progetto di sistemazione della Chiesa Cattolica in Russia, devono essere Lei continuate.
Tuttavia se al P. D'Herbigny per l'espletamento della sua missione fossero fatte delle difficoltà potrà rispondere quanto segue:
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1º Che ora si tratta semplicemente di consacrare Vescovi e non di affidare Diocesi. Citro (Kitros) è in Macedonia; Limira ([ein Wort unlesbar]) in Licia
2º Che per lo meno si riconosca l'uso gratuito e perpetuo delle Chiese cattoliche
3º Invece della conferma della nomina dei Vescovi, si può domandare <chiedere>1 preventivamente al Governo se nulla ha in contrario di ordine politico
4º Per i Parroci e la loro nomina, si fidino dei Vescovi nominati dalla S. Sede come al n. 3.
5º Sia riconosciuto l'esercizio pubblico del rito greco o russo per i Cattolici.
Di intesa coll'Emo Card. Segretario di Stato ho voluto far pervenire al P. D'Herbigny queste istruzioni per mezzo di V. Eccellenza, per un doveroso senso di delicatezza
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verso Vostra Eccellenza, poi perché potrà meglio illuminare P. D'Herbigny circa i particolari concreti.
Finita questa parte in certa qual maniera ufficiale, passo al piacere di dirle che costantemente nei miei migliori pensieri, e nelle più fervide mie preghiere mi rivolgo a Lei, per il quale ho una affezione e una stima senza limite.
Il Santo Padre sta molto bene di salute con nostro sommo conforto. Anche l'Emo Card. Segretario di Stato sta bene; quasi direi che ogni anno acquista in salute grazie al regime severo che si impone.
Mi saluti, carissimo amico, Mgr.  Centoz, del quale gli amici comuni sentono la mancanza, e P. D'Herbigny.
Con affettuosi fraterni saluti
suo devmo, affmo amico
Luigi Cardinale Sincero
1Hds. von Sincero gestrichen und eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Sincero, Luigi an Pacelli, Eugenio vom 17. März 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16142, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16142. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 01.02.2022.