Dokument-Nr. 16182
Rossino, Giuseppe an Pacelli, Eugenio
Rom, 23. April 1926

Regest
Der Substitut der Kongregation für die Universitäten und Studieneinrichtungen Rossino bedankt sich bei Pacelli für dessen gescheiterte Bemühungen, den Totenschein für Friedrich Max Peschel zu besorgen. Rossino hatte den Nuntius darum gebeten, damit die von Peschel geschiedene und in neuer Zivilehe lebende Emilia Luigia Guglielma Castelli erneut kirchlich heiraten und in geregelten Verhältnissen leben könnte. Rossino liegen nun weitere Informationen vor, weshalb er sich erst jetzt bei Pacelli meldet und ihn um weitere Nachforschungen bittet. Peschel verstarb wahrscheinlich im Jahr 1917, bis 1915 korrespondierte er über eine Firmenanschrift als Optiker in Frankfurt am Main.
[Kein Betreff]
Illmo e Revmo Monsignore,
Ella fu tanto gentile da occuparsi con tanto interesse per ricercare la verità sulla asserita morte del Prof. Massimiliano Peschel, allo scopo di mettere in grazia di Dio la Sigra Emilia Castelli a lui sposata civilmente e religiosamente, ma poi divorziata civilmente ed ora unita con vincolo civile col Sig. Cav.  Oscar Aghem, Cassiere Generale della Società "Alta Italia" in Torino.
Ed io non risposi neppure alla sua lettera, nella quale mi comunicava l'esito delle sue ricerche, purtroppo infruttuose.
La ragione del mio silenzio si è che, seguendo il suo consiglio, chiesi più ampie informazioni in merito, e soltanto ora ho potuto averle.
Gliele comunico, pregandola di continuare le ricerche sulla nuova via tracciata.
Il Prof. Peschel, se vivesse, dovrebbe avere circa 78 anni. Sembra che sia morto verso l'anno 1917.
Fino al 1915 - a guerra iniziata - mantenne relazioni professionali con un suo corrispondente di Torino, il quale gli dirigeva le lettere a Francoforte sul Meno
Weserstrasse n. 54.
111v
Era specialista in materia oculistica ed aveva ottenuta la libera docenza in medicina oculistica in Italia, titolo che gli fu riconosciuto dalle competenti autorità in Germania.
Forse si potranno avere le desiderate notizie a Francoforte sul Meno o all'indirizzo sopra indicato, o presso la Segreteria di quella Università - Facoltà di Medicina.
Le raccomando, Revmo Monsignore, questa carità e le chiedo scusa se colla mia preghiera aggiungo lavoro a quel molto che già ha. Il Signore la ricompenserà dell'opera buona che farà.
Gradisca i miei ossequi con cui mi confermo
di V. S. Revma
devmo servo
Sac. Giuseppe Rossino
Empfohlene Zitierweise
Rossino, Giuseppe an Pacelli, Eugenio vom 23. April 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16182, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16182. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 01.02.2022.