Dokument-Nr. 16359
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 08. April 1927

Regest
Pacelli berichtet, dass er sich an den Administrator von Tütz-Schneidemühl Kaller wandte, um Auskünfte über einen Protest der Pfarrei Betsche gegen den Erlass des Generalvikariats Posen vom 20. August 1924 zu erhalten. Dadurch waren die Pfarreien von Łowyń, Stoki und Silna errichtet worden, nachdem die Pfarrei Betsche kraft des Versailler Vertrags und nach der Grenzverschiebung zwischen dem Deutschen Reich und Polen gezweiteilt wurde. In einem Schreiben, das der Nuntius seinem Bericht beifügt, schlägt Kaller vor, die Angelegenheit zu vertagen, bis die Verteilung der kirchlichen Güter zwischen den deutschen und polnischen Diözesen final geklärt ist. Pacelli fügt hinzu, dass auch das preußische Kultusministerium nicht auf einer raschen Regelung der Sache besteht. Der Nuntius schlägt vor, dem deutschen Botschafter beim Heiligen Stuhl von Bergen mündlich mitzuteilen, dass Kaller selbst um einen Aufschub der Entscheidung bis zu einer Regelung der Rahmenbedingungen bat.
Betreff
Ricorso del Rev. Prevosto di Betsche (Amministrazione Apostolica di Schneidemühl)
Eminenza Reverendissima,
Non appena mi pervenne il venerato Dispaccio N. 3073/26 in data del 21 [sic] Dicembre s. a., mi diedi premura di rivolgermi al Revmo Mons.  Massimiliano Kaller, Amministratore Apostolico di Schneidemühl, affine di avere da lui le necessarie informazioni circa il ricorso della parrocchia di Betsche.
Egli mi ha ora risposto col Foglio in data del 2 corrente, che l'Eminenza Vostra Reverendissima troverà qui accluso. In esso il sullodato Amministratore Apostolico si studia di confutare l'affermazione del Revmo Arcivescovo di Gnesna e Posnania e di dimostrare che il parroco di Betsche non ha una congrua sostentazione. Quanto ai sussidi da parte dello Stato prussiano, è vero che questo li considera come facoltativi e revocabili (sebbene, secondo il mio avviso, a torto); essi non costituiscono per conseguenza una rendita del tutto certa.
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Del resto, Mons. Kaller, pur mantenendo il menzionato ricorso, propone di sospenderne la decisione sino a che non sia definita tutta la complessa vertenza della divisione dei beni ecclesiastici fra le diocesi, tedesche e polacche, di confine. So, d'altra parte, che anche questo Ministero del Culto prussiano, col quale ora si stanno discutendo tanti altri difficili argomenti riguardanti il Concordato, non insiste per un pronto regolamento di tale materia.
A cotesto Signor Ambasciatore di Germania potrebbe quindi, a mio modesto e subordinato parere, rispondersi a voce che lo stesso Amministratore Apostolico di Schneidemühl ha chiesto il differimento della decisione circa il ricorso del Rev. prevosto di Betsche, <alla quale>1 si procederà quindi allorché dovrà trattarsi la intiera questione anzidetta.
Intanto, nel ritornare, parimenti qui uniti, all'Eminenza Vostra i documenti inviatimi col sullodato Dispaccio, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. von Pacelli eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 08. April 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16359, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16359. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.