Dokument-Nr. 16374
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 23. April 1927

Regest
Pacelli berichtet, dass der scheidende Seelsorger für die russischen Emigranten in Berlin Berg ihn aufsuchte und sich von ihm verabschiedete. Zudem teilte dieser ihm abermals mit, dass er aus gesundheitlichen Gründen von seinem Amt zurückgetreten sei, aber nach ein paar Monaten Erholung seine Arbeit wiederaufnehmen wolle. Pacelli gab ihm jedoch zu verstehen, dass sein Rücktritt endgültig sei, und überreichte ihm einen Scheck über 6.000 Mark, mit dem für ihn alle offenen Rechnungen mit Berg beglichen waren. Dieser habe ihm zwar signalisiert, dass er mit 12.000 Mark gerechnet habe, sich aber letztlich mit dem Scheck zufrieden gegeben. Zudem erzählte Berg dem Nuntius, dass er vom Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram ein überaus freundliches Dankschreiben für seine Arbeit in Berlin erhielt.
Betreff
Congedo del Rev. Prof. Berg e consegna al medesimo di uno chèque di Marchi 6.000
Eminenza Reverendissima,
Stamane è venuto a visitarmi il Rev. Sac. Prof.  Berg, per prendere da me congedo. Come ebbi già occasione di comunicare all'Emo Signor Cardinale L. Sincero, Segretario della S. Congregazione per la Chiesa Orientale e Presidente della Pontificia Commissione per la Russia, nel rispettoso Rapporto N. 37238 del 7 corr., il Sac. Berg con lettera della stessa data mi significò che per ragioni di salute aveva bisogno di qualche mese di cura e desiderava perciò di essere esonerato dall'assistenza spirituale dei russi. In considerazione di questo nuovo motivo, addotto dal Professore stesso, mi è sembrato che le preoccupazioni, espresse prima dall'umile sottoscritto (lettera all'Eccmo Mons. d'Herbigny N. 37199 del 31 Marzo p.p.), e poi dall'Emo Sig. Cardinale Bertram (succitato Rapporto N. 37238), non avessero più valore decisivo. Al summenzionato sacerdote,
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quindi, il quale mi manifestava nuovamente la disposizione di riprendere, terminata la cura, il suo ufficio, ho fatto comprendere chiaramente che le sue dimissioni si consideravano come definitive. Gli ho poi, in conformità delle istruzioni impartite col venerato Dispaccio N. 60945 in data dell'8 Marzo u.s. e col seguente telegramma del 30 dello stesso mese, consegnato uno chèque di marchi seimila, con che, ho soggiunto, doveva intendersi liquidata ogni pendenza finanziaria a suo riguardo. Ciò gli ho detto, perché egli, nel mostrarmi un libro di conti sulla sua gestione, aveva ora calcolato a oltre dodici mila marchi le spese da lui sostenute personalmente. Gli ho risposto che l'anzidetta somma di seimila marchi era stata indicata da lui stesso nella lettera del 22 Febbraio c.a., in base alla quale la S. Sede mi aveva impartito le relative istruzioni. Il Berg non ha insistito e si è dichiarato contento di quanto aveva ricevuto. Ha aggiunto che il sullodato Eminentissimo Sig. Cardinale Bertram gli aveva indirizzato una lettera assai lusinghiera di ringrazia-
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mento per l'opera da lui prestata, inviandogli altresì in dono la somma di mille marchi.
La menzionata somma di marchi seimila, corrispondente al cambio di oggi a lire it. 27.750, sarà riportata nel rendiconto dell'Obolo del prossimo Trimestre.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 23. April 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16374, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16374. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.