Dokument-Nr. 16385
Canali, Nicola an Pizzardo, Giuseppe
Rom, 23. April 1927

(Copia)
Ill.mo e Rev.mo Monsignore,
L'E.mo Card. Segretario di questa S. Congregazione, dopo avere esaminato le osservazioni fatte in via confidenziale da S. E. Mgr. Pacelli e che Lei cortesemente Gli ha comunicate, intorno alla Circolare del S. O. agli Ordinari di Germania per l'Alta Chiesa Ecumenica, mi ha incaricato di darle in proposito i seguenti chiarimenti, che Ella vorrà far conoscere al prelodato Mons. Nunzio in forma confidenziale e del tutto amichevole.
1) La dicitura posta nella seconda pagina di detta Circolare "Hochoekumenische-Kirche" non rappresenta affatto il titolo tecnico del movimento religioso in questione - poiché esso viene indicato col suo vero nome verso il principio della prima pagine [sic], "Hochkirchlichoekumenischer Bund" - ma è la semplice e letterale traduzione delle parole italiane "Alta Chiesa Ecumenica" adoperate più volte dallo stesso Ecc.mo Nunzio nei suoi Rapporti a questa Congregazione.
2) Il periodo "Tamquam futiles disceptationes considerandas esse controversias dogmaticas, etiamsi oecumenicis conciliis, vel solemni-
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bus S. Sedis documentis, aut magisterio Ecclesiae ordinario definitive solutae sint" - non ricorre certo con le stessissime parole nel Periodico "Una Sancta", riflette però fedelmente le idee dei suoi collaboratori, come sono rese manifeste più volte nei loro scritti (Cfr. p. e. Una Sancta - Anno 1, pag. 12, Nº 1) e come denunzia Mons. Pacelli nel Rapporto del 15 Nov. 26 quando riferendo
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la dottrina della Lega dell'Alta Chiesa Ecumenica dice: "La nuova Chiesa vuol essere una unione di elementi cattolici e protestanti. Abbandonando i contrasti confessionali, che hanno diviso in cieca lotta fratricida la cristianità dal tempo della Riforma, i fautori del movimento dell'Alta Chiesa Ecumenica vogliono riunire le società religiose cristiane nella comune difesa dei beni comuni. Perciò essi respingono anche la letteratura apologetica cattolica". E più avanti: "Non è necessario che i membri dell'Una Sancta abbandonino la propria confessione religiosa ... nella mentalità ecumenica non scompaiono le opposizioni ed i punti controversi; ma nella lotta ecumenica le parti si sentono tra di loro solidali; esse sanno che quando due combattono giammai non è uno solo colpevole; esse fanno a gara nell'amore e nella generosità. Ogni contrasto interno è un dolore per il cristiano ecumenico, che lo risente come un colpo contro Cristo stesso". Che poi alcuni parlino con ossequio di qualche domma della nostra Fede, o forse, come i Puseisti e certi Anglo-cattolici, accettino alcuni dei primi Concili della Chiesa "non ancora divisa" ossia prima che fosse divisa (come essi dicono) ciò non toglie che lo spirito dell'Alta Chiesa Ecumenica sia contrario alle verità più fondamentali.
3) Mons. Pacelli muove inoltre dubbi sulla definizione data, come Egli dice, della Lega dell'Alta Chiesa Ecumenica, ma in realtà nessuna definizione è stata enunziata nella Circolare: né d'altra parte sarebbe mai possibile, attesa la natura di tale movimento religioso, trovare una forula [sic] accettevole [sic] per i vari suoi fautori, che si voglia però avere come base di unione la fede antica precedente alla scissione orientale (Lo Scisma consumato da Fozio l'anno 857 cominciò già nel 484 con Acacio) l'hanno dichiarato nel programma, e che questa fede antica sia interpretata a loro maniera appare dal fat-
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to che ne reputano fedele conservatore Lutero.
4) Finalmente in quanto alle "subdolae machinationes" non risulta dal contesto e non è mai stata intenzione del S. O. che si debbano attribuire sinistre e ingannevoli intenzioni a tutti i capi del movimento, rimanendo la frase, nella lettera del S. O. del tutto impersonale ed oggettiva.
L'illustre Card. Manning nel suo dotto Voto sul Puseismo inglese avvertiva che il Dott. Pusey aveva proprio l'intenzione di impedire le conversioni alla Chiesa Romana e che a questo scopo in modo particolare lavoravano i cosidetti Unionisti, coloro cioè che professavano quesi [sic] tutte le dottrine cattoliche. Ora se contro i Puseisti, tra i quali certissimamente molti erano in buona fede (ne è certo argomento la loro sincera conversione avvenuta non molto dopo) il S. O. nella lettera del 16 settembre 1864 ammonì fortemente i cattolici e guardarsi dalla loro società perché "... acatholicorum conversiones ad fidem aversetur et per ephemerides a se evulgatas impedire conetur", ben più a ragione ciò si può ripetere di un movimento che ha come capo il prof. Alfredo von Martin, per il quale "Lutero significa il ritorno al Cristanesimo primitivo" e per grande patrocinatore l'infelice sacerdote apostata Fedrico [sic] Heiler.
Perciò in quanto a ragioni intrinseche riflettenti il surriferito documento, la S. C. non troverebbe motivo per sospenderne la pubblicazione, che invece sarebbe molto opportuna e giovevole anche per altri paesi: in quanto poi a ragioni estrinseche, che possano far sospendere o ritardare la pubblicazione della Circolare, ne giudicherà il Santo Padre nella Sua alta sapienza.
Con sensi di particolare considerazione mi pregio confermarmi
dev.mo obb.mo
(Firmato) N. Canali
Empfohlene Zitierweise
Canali, Nicola an Pizzardo, Giuseppe vom 23. April 1927, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 16385, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/16385. Letzter Zugriff am: 19.04.2024.
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