Dokument-Nr. 169
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 25. September 1924

Regest
Pacelli übermittelt die Antwort des Reichsaußenministeriums samt Anlagen auf seine Note zur Kürzung der Staatsleistungen an die Kirche. Er referiert das Eingeständnis des Ministeriums, in einzelnen Fällen die konkordatsmäßigen Bezüge gekürzt zu haben, für die aber durch die Erhöhung anderer Posten ein Ausgleich geschaffen worden sei. Für das Minsteriums sind damit die in Pacellis Note festgehaltenen Grundsätze für die Staatsleistungen erfüllt. Zur Lage in Bayern und Preußen verweist der Nuntius auf seine entsprechende Berichterstattung und ergänzt, dass die Fuldaer Bischofskonferenz bei ihrer Sitzung im August sein Engagement in der Angelegenheit anerkennend würdigte. Um die Aussagen des Ministeriums zu Sachsen, Württemberg, Baden und Hessen einschätzen zu können, wandte sich Pacelli an die Bischöfe von Meißen, Rottenburg, Freiburg und Mainz, von denen nur der Erstgenannte noch nicht antwortete. Alle Antworten bestätigen, dass die Regierungen ihren finanziellen Verpflichtungen letztlich nachkommen. Damit jedoch nicht der Eindruck entsteht, all seine Bedenken seien mit dem Schreiben des Ministeriums ausgeräumt, ließ der Nuntius Reichsaußenminister Stresemann eine Antwortnote zukommen, die er ebenfalls beifügt.
Betreff
Sulle prestazioni finanziarie dello Stato alla Chiesa in Germania
Eminenza Reverendissima,
Con rispettoso Rapporto N. 30288 del 10 Aprile c. a. compii il dovere di trasmettere all'Eminenza Vostra Reverendissima copia della Nota da me diretta in data del 20 Marzo c. a. al Sig.  Ministro degli Esteri del Reich contro la soppressione o diminuzione delle prestazioni dello Stato alla Chiesa, unilateralmente compiute da vari Governi in Germania. L'Eminenza Vostra si degnò di approvare la Nota medesima col venerato Dispaccio N. 29974 del 3 Maggio.
Il Ministero degli Esteri mi ha risposto con Foglio N. II Vat. 529/A 15410 in data del 20 Agosto p. p., di cui l'Eminenza Vostra troverà qui acclusa copia, insieme ai relativi annessi ed alla traduzione italiana (Allegati I- IV). Il detto Foglio rimanda, per ciò che riguarda la Prussia, alla risposta rimessami dal Sig.  Ministro per la scienza, l'arte e l'istruzione pubblica del 19 Maggio c. a. (cfr. Rapporto N. 30734 del 26 Giugno c. a.); per ciò che concerne la Baviera, allo scam-
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bio diretto di Note col Governo bavarese; e mi invia quindi le comunicazioni pervenute dai Governi di Sassonia, Württemberg, Baden ed Hessen. Il Ministero medesimo è costretto ad ammettere che "in casi isolati, a motivo della conversione del bilancio dello Stato in marchi-oro, si è sul principio verificata una diminuzione degli assegni concordatari"; crede tuttavia di poter affermare che "si è avuto, d'altra parte, un compenso grazie all'aumento di altre somme", concludendo quindi che "in complesso la situazione di fatto sembra corrispondere attualmente ai principi asseriti nella Nota del 20 Marzo c. a.".
Non ho bisogno di intrattenermi sulle suaccennate trattative dirette col Governo bavarese, ben conosciute dall'Eminenza Vostra, la quale ebbe anzi a dirigere sull'argomento a cotesto Sig.  Ministro di Baviera una apposita Nota in data del 4 Giugno c. a. (Dispaccio N. 31171). Egualmente, quanto alla Prussia, col succitato Rapporto N. 30734 ebbi l'onore di umiliare a Vostra Eminenza la replica da me consegnata al suddetto Ministro per la scienza, l'arte e l'istruzione pubblica in Berlino il 25 Giugno c. a., e nella quale ampiamente confutavo le inammissibili asserzioni di quel Governo. Al qual proposito mi sia permesso di aggiungere, per opportuna cono-
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scenza dell'Eminenza Vostra, che la recente Conferenza vescovile di Fulda nella seduta del 19 Agosto p. p., – come risulta dal relativo Protocollo, – trattando la questione delle prestazioni obbligatorie dello Stato prussiano, ha "salutato con riconoscenza le incessanti premure del Nunzio Apostolico in questo affare". Per ciò infine che si riferisce alla Sassonia, al Württemberg, al Baden ed all'Hessen, ho creduto conveniente di rivolgermi rispettivamente ai Revmi Vescovi di Meissen, di Rottenburg, di Friburgo e di Magonza, affine di conoscere il loro avviso circa le anzidette comunicazioni dei menzionati Governi. Le relative risposte mi sono tutte pervenute, ad eccezione di quella del Revmo Vescovo di Meissen, la quale però non può avere che poca importanza, essendo assai esigue le prestazioni finanziarie dello Stato alla Chiesa cattolica nella protestante Sassonia. Le risposte medesime affermano che attualmente i suddetti Stati soddisfano i loro obblighi finanziari verso la Chiesa, in quanto sono fondati su Convenzioni colla S. Sede; è tuttavia da notare che, ad esempio, il Governo del Baden qualifica come facoltativi (freiwillig) i contributi a favore del clero curato.
In considerazione di quanto sopra, e poichè il silenzio avrebbe potuto interpretarsi come acquiescenza, mi è
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sembrato espediente di non lasciare senza una qualche risposta o riserva il menzionato Foglio del Ministero degli Esteri del Reich, ed ho quindi indirizzato al medesimo in data del 22 corrente la Nota N. 31275, che mi do del pari premura di compiegare, unitamente alla traduzione italiana, al presente ossequioso Rapporto ( Allegati V e VI ).
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. September 1924, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 169, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/169. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 18.09.2015, letzte Änderung am 26.06.2019.