Dokument-Nr. 17750
Pacelli, Eugenio an Borgongini-Duca, Francesco
Berlin, 22. Januar 1927

Regest
Pacelli bestätigt den Erhalt einer Weisung, in der der Sekretär der Kongregation für die Außerordentlichen Kirchlichen Angelegenheiten Borgongini-Duca auf Geheiß des Papstes nachfragte, wie das Deutsche Reich de facto und de iure zu den nach dem Ersten Weltkrieg entstandenen Staaten Ostmittel- und Südosteuropas steht. Aus den vom Nuntius angestellten Nachforschungen geht nicht hervor, dass das Deutsche Reich für die Anerkennung dieser Staaten besondere Anforderungen oder Bedingungen stellte, zumal es aufgrund des Vertrags von Versailles - zumindest was Polen und die auf russischem Gebiet entstandenen Staaten - dazu verpflichtet war, sie anzuerkennen. In Bezug auf Polen und die Tschechoslowakei geht dies, so der Nuntius, aus Karl Strupps "Wörterbuch des Völkerrechts und der Diplomatie" hervor. Lettland erkannte das Deutsche Reich gemäß § 2 einer entsprechenden Vereinbarung zwischen den beiden Ländern im Februar 1925 an; Estland wurde im Juli 1921 anerkannt. Pacelli stellt weiteres Material zu diesem Thema in Aussicht.
Betreff
Sul riconoscimento da parte della Germania dei nuovi Stati sorti dopo la guerra
Eccellenza Reverendissima,
Mi pervenne regolarmente il pregiato Foglio del 2 corrente, col quale l'Eccellenza Vostra Reverendissima mi domandava informazioni circa la procedura adottata in Germania prima di riconoscere de facto o de iure i nuovi Stati sorti dopo la guerra.
Dalle ricerche compiute finora, e che mi farò un dovere di proseguire, non risulterebbe che la Germania abbia avanzato speciali richieste o posto condizioni per il riconoscimento medesimo. Essa era, almeno per ciò che riguarda la Polonia e gli Stati costituitisi sui territori dell'antico Impero russo, obbligata a riconoscerli dalle disposizioni del Trattato di Versailles (articoli  87 e 117 = cfr. Allegati  I e II ), alle quali dovette senz'altro uniformarsi. Ciò trovasi confermato nella rinomata opera dello Strupp , "Wörterbuch des Völkerrechts und der Diplomatie", 1925, puramente e semplicemente per ciò che concerne la
387v
Polonia (vol. II, pag. 284 = cfr.  Allegato III ) e la Cecoslovacchia (ibid., pag. 730 = cfr.  Allegato IV ). Per ciò che si riferisce alla Lettonia (ibid., vol. I, pag. 285 [sic] e seg. = cfr.  Allegato V ), la Germania la riconobbe de iure il 2 Febbraio 1921, in conformità del § 2 della Convenzione sulla ripresa delle relazioni del 15 Luglio 1920; e, quanto alla Repubblica dell'Estonia (ibid., vol. I, pag. 289 = cfr. Allegato VI ), essa, proclamata il 12 Novembre 1918, considerata "come esistente" dalle truppe tedesche di occupazione il 13 di detto mese, fu riconosciuta de iure dalla Germania il 9 Luglio 1921.
Mentre mi riservo di controllare e completare queste notizie provvisorie, anche cercando di procurarmi il testo della succitata Convenzione del 15 Luglio 1920, ho intanto l'onore di rassegnarmi con sensi di profondo ossequio
dell'Eccellenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
387r, unterhalb der Datumsangabe hds. von Borgongini-Duca notiert: "risp. ringraziando il 25.I.27".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Borgongini-Duca, Francesco vom 22. Januar 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17750, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17750. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.