Eccellenza Revma,
Con circolare di questa S. Congregazione
in data 23 Gennaio 1920, in considerazione
delle difficili condizioni economiche
in cui versavano gli Ordinari
di codesta nazione, il S. Padre
dispose benignamente che le
tasse dovute per Rescritti, Brevi e Bolle Apostoliche fossero pagate in moneta corrente
secondo il suo valore nominale, e facoltizzava gli Ordinari medesimi a conservare presso la
Curia la somma ricevuta per le dette tasse, o a rimetterla, a fine d'anno, alla Nunziatura
perché fosse quivi conservata.
Essendo ora mutato lo stato delle cose, prego la
E. V. Revma di comunicare ai Vescovi dipendenti da cotesta Nunziatura
che per l'avvenire le accennate disposizioni s'intendono
abolite.74v
In conseguenza di ciò essi si compiaceranno di
rimettere a quanto prima alla Nunziatura, ove non lo avessero già
fatto,
anno per anno, le somme
accantonate nelle rispettive Curie per le tasse degli anni passati, ed avranno cura d'ora in
poi che le nuove tasse siano pagate secondo il valore reale, tenendo cioè conto del
cambio.
La E. V., quando avrà raccolto tutte le somme, favorirà inviarle
all'occasione opportuna a questa S. Congregazione.
Con sensi di particolare
ossequio mi professo
dell'Ecc. V. Revma
aff.mo come fratello
+
G. Card. De Lai Ves. di Sab. e P. M.
Segret.
Empfohlene Zitierweise:
De Lai, Gaetano an Pacelli, Eugenio vom
09. November 1927
, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 17764, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/17764.
Letzter Zugriff am: 11.04.2021.