Dokument-Nr. 18782
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele
Berlin, 12. Juli 1927

Regest
Pacelli erteilt weisungsgemäß Auskunft über den Kölner Religionsphilosophen Johannes Hessen. Der Nuntius erfuhr, dass die Kölner Albertus-Magnus-Akademie selbst sich nicht mit den Werken Hessens befasste. Lediglich deren Direktor, der Fundamentaltheologe Söhngen, rezensierte dessen Werke "Erkenntnistheorie", "Die Weltanschauung des Thomas von Aquin" und "Augustinus und seine Bedeutung für die Gegenwart" in der Zeitschrift für den katholischen Religionsunterricht an höheren Lehranstalten. Dabei kam er zu dem Schluss, dass diese nicht den wissenschaftlichen und kulturellen Ansprüchen von Religionslehrern entsprachen. Während Pacelli das vom Sekretär des Heiligen Offiziums Merry del Val in Erwägung gezogene Verbot des Werkes "Politik aus dem Glauben" des katholischen Publizisten und Sozialwissenschaftlers Ernst Michel für angebracht hält, glaubt er, dass im Falle der Werke Hessens ein Verbot der Werke durch dessen Ordinarius, den Limburger Bischof Kilian, sinnvoller wäre. Da Hessen an einer staatlichen Universität lehrt, könnte ein Verbot durch die Suprema den im Deutschen Reich verbreiteten Hass gegen den Heiligen Stuhl sowie die ohnehin schon starken Agitationen von Seiten der Gegner der verschiedenen abzuschließenden Konkordats verstärken. Zudem glaubt der Nuntius, dass ein Verbot durch die kirchliche Autorität vor Ort die deutschen Bischöfe an die von ihnen vernachlässigte Pflicht erinnern könnte, den Buchmarkt zu überwachen und gegebenenfalls gegen schlechte Bücher vorzugehen.
Betreff
Sugli scritti del Sac. Dr. Giovanni Hessen, libero docente nella Facoltà filosofica della Università di Colonia
Eminenza Reverendissima,
Mi è regolarmente pervenuto il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 944-26 in data del 28 Giugno p. p., relativo agli scritti del Sac.  Dr. Giovanni Hessen , libero docente nella Facoltà filosofica della Università di Colonia.
In base alle informazioni assunte senza indugio a tale riguardo, mi risulta che l'Accademia del B. Alberto Magno in detta città (Albertus-Magnus-Akademie) non si è occupata, in quanto tale, delle pubblicazioni del summenzionato sacerdote. Tuttavia il Direttore dell'Istituto medesimo, Sac.  Dr. Gottlieb Söhngen , già maestro di religione in una scuola superiore, ha fatto nella Zeitschrift für den katholischen Religionsunterricht an höheren Lehranstalten (ann. 1926 fasc. 5 pag. 218) un breve esame dei libri dell'Hessen " Erkenntnis-,
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theorie
", "Die Weltanschauung des Thomas von Aquin" e "Augustinus und seine Bedeutung für die Gegenwart", per venire alla conclusione che essi non possiedono in alcun modo i requisiti scientifici e culturali necessari per essere raccomandati ai maestri di religione.
L'Eminenza Vostra nell'ossequiato Dispaccio N. 333-27 del 5 Giugno u. s. si degnò di chiedermi intorno al libro di Ernesto Michel "Politik aus dem Glauben", se, attese tutte le circostanze, una eventuale condanna potrebbe essere pubblicata. Per le considerazioni accennate nel mio Rapporto N. 37652 del 18 del d. m. mi sembrò subordinatamente di poter dare una risposta affermativa. Nel caso dell'Hessen mi sia permesso di manifestare con ogni umiltà e sommissione, e soltanto per modo di dubbio, il pensiero, se, nel momento attuale, non sarebbe forse più opportuno che la condanna venisse innanzi tutto pronunciata, a norma delle Istruzioni che cotesta Suprema giudicasse di impartire, dal-Ordinario [sic] competente1. Ciò dico in vista del pretesto che, trattandosi di un docente in una Università dello Stato2, i
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numerosi ed accaniti nemici dei vari Concordati, che la S. Sede spera di concludere prossimamente in Germania, potrebbero trarre da una diretta condanna della S. Sede medesima3 a profitto della loro fanatica agitazione. Questa è invero talmente viva, che l'Eminentissimo Signor Cardinale von Faulhaber poteva a buon diritto scrivermi recentemente, in una sua Lettera del 31 Maggio c. a., essere nella questione concordataria la situazione così come se si fosse scatenato tutto l'inferno ("Es ist doch in dieser Frage so, als ob die ganze Hölle losgelassen wäre"). Se la condanna provenisse in primo luogo dall'Autorità ecclesiastica locale tedesca, nulla sotto questo riguardo gli avversari potrebbero mettere in scena contro l'odiata Roma4. Si avrebbe pure, se non erro, in tal guisa il vantaggio che i Revmi Vescovi della Germania, assai zelanti in molti altri campi, ma alquanto timorosi ed incerti nella riprovazione e proibizione dei libri perversi5, verrebbero richiamati ad una più vigile ed attiva osservanza del loro
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gravissimo dovere in questo argomento (cann.  1395 § 1 e 1397 § 4).
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1"nel momento attuale [...] Ordinario competente" am linken Rand des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, durch eine senkrechte Linie hervorgehoben; "Ordinario competente" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.
2"Università dello Stato" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.
3"da una diretta condanna della S. Sede medesima" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.
4"Se la condanna [...] l'odiata Roma" am linken Rand des Textes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, urch eine senkrechte Linie hervorgehoben; "l'odiata Roma" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, unterstrichen.
5"alquanto timorosi [...] libri perversi" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, in blauer Farbe unterstrichen.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Merry del Val, Raffaele vom 12. Juli 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 18782, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/18782. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.