Dokument-Nr. 19578
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[Berlin], 04. Oktober 1927

Regest
Pacelli erinnert an seinen Bericht aus dem Jahr 1924 über die Vorwürfe und Prozesse gegen den päpstlichen Kammerherrn Semer. Gasparri wies den Nuntius seinerzeit an, keine Maßnahmen gegen Semer zu ergreifen, bis seine Schuld mit Gewissheit nachgewiesen ist. Der Nuntius erinnert auch an die weiteren Vorwürfe gegen Semer aus dem Jahr 1925 und die Vereinbarung, dass dieser den Titel eines päpstlichen Kammerherrn nicht mehr führen werde, bis die Anschuldigungen vollständig geklärt seien. Pacelli berichtet, dass seit einiger Zeit mit Nachdruck Beschwerden über Semer in der Nuntiatur eintreffen. Es geht nicht mehr um seine Frau, mit der er sich versöhnte, sondern um mangelnde Korrektheit bei Finanz- und Wirtschaftsgeschäften. Denn Semer führt auf seinen Visitenkarten den Titel eines Geheimen Kammerherrn Seiner Heiligkeit, was insbesondere bei den Personen Bewunderung hervorruft, mit denen er Geschäfte macht. Pacelli ist genauso wie der Berliner Jesuit Rauterkus, der Semer gut kennt und der mit dem Fall vertraut ist, der Auffassung, dass diesem Zustand ein endgültiges Ende gesetzt werden muss. Der Nuntius schlägt vor, dass der Heilige Stuhl Semer zu seinem Bedauern mitteilt, seinen Namen von der Liste der Geheimen Kammerherren streichen zu müssen, und dass es ihm folglich nicht mehr erlaubt ist, diesen Titel und die dazugehörigen Insignien zu führen.
Betreff
Intorno al Sig. Francesco Semer, Cameriere Segreto di Spada e Cappa Soprannumerario di Sua Santità
Col rispettoso Rapporto N. 31124 del 26 Agosto 1924, mi feci un dovere di riferire ampiamente all'E.V.R. intorno al Sig.  Francesco Semer, Cameriere Segreto di Spada e Cappa Soprannumerario (dimorante attualmente in Berlin-Charlottenburg 2, Hardenbergstrasse 9) ed alle accuse mosse a suo carico, essendo stati intentati contro di lui due processi.
V.E. si degnava di significarmi col venerato Dispaccio N. 34080, in data del 13 Settembre dello stesso anno, che sembrava opportuno di aderire a quanto suggeriva l'Emo  Cardinale Bertram, non adottando alcun provvedimento nei riguardi del suddetto Signore fino a che non fosse documentata con certezza la sua reità.
Avendomi poi l'Ecc.mo Mons.  Sostituto della Segreteria di Stato trasmesso il 5 Febbraio 1925, insieme ad un biglietto di Sua Eminenza Rev.ma il Signor Cardinale Ehrle, alcuni fogli inviati allo stesso Eminentissimo da persone a lui sconosciute, e nei quali erano fatti nuovi addebiti contro il Semer, non mancai di dare informazioni in merito col Rapporto N. 32170 del 19 Febbraio, riscontrato coll'ossequiato Dispac-
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cio N. 39775 in data dell'8 Marzo seguente.
Fu allora convenuto di insinuare al medesimo Signore di rinunziare egli stesso spontaneamente all'uso provvisorio del titolo e delle insegne di Cameriere Segreto, sino a che le accuse contro di lui non fossero pienamente chiarite; ciò che egli accettò, rimettendomi una analoga dichiarazione in proposito, che ebbi cura di comunicare alla Segreteria di Stato.
Senonché, da qualche tempo, giungono insistentemente a questa Nunziatura dei nuovi gravi lamenti sul conto del Semer, non riguardanti più la sua situazione familiare, essendosi riconciliato colla sua moglie, ma bensì la sua poca correttezza nelle imprese finanziarie e commerciali, in cui è immerso (un nuovo processo è stato testé iniziato contro di lui), prevalendosi egli del titolo di Cameriere Segreto di Sua Santità ed usandone, ad es. nelle carte da visita, a scopo di réclame: il che desta ammirazione specialmente nelle persone, colle quali egli è in relazione di affari.
Sembrerebbemi pertanto sommessamente venuto il tempo di partecipare al più volte menzionato Signore che abbia a cessare definitivamente tale stato di cose. Di questo parere è anche l'ottimo Padre Rauterkus, S.J., da me consultato, il quale conosce bene il Semer ed è
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al corrente del caso.
Sarebbe perciò opportuno, a mio umile e subordinato avviso, che la Santa Sede gli notificasse come, in seguito a ripetute informazioni pervenuteLe, Essa si vede, pur con suo rincrescimento, costretta a sopprimere il suo nome dall'elenco dei Camerieri Segreti, aggiungendo che non gli è per conseguenza più lecito di far uso di quel titolo e delle relative insegne.
Chinato...
Die Ausfertigung dieses Nuntiaturberichts konnte bisher nicht nachgewiesen werden. Das Protokollbuch des Staatssekretariats verweist auf: SdS Busta separata 88. Diese ist derzeit nicht konsultierbar.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. Oktober 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19578, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19578. Letzter Zugriff am: 19.04.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.