Mi è pervenuto il venerato Dispaccio dell'E. V. R.
N. 526=25 in data dell'11 corrente, col quale l'E. V. R. mi ordina di
sollecitare la relazione concernente lo stato dei Seminari in questa
Nazione.
Germania.
Posso assicurare l'E. V. che, da quando mi giunse
il precedente Suo ossequiato Foglio del 7 Luglio s. a. sono venuto raccogliendo
con ogni cura
non
poco
mature informazioni e note
e compiendo indagini,
al riguardo, le quali non sono state sempre del tutto facili, massime per ciò che concerne la Costituzione
ed il
delle Facoltà teologiche nelle Università ed il loro diritto di
conferire i gradi accademici. Ora dovrei, in base a tutto questo materiale, compilare il
relativo Rapporto. Pur
35v
Pur troppo però mi trovo,
veggo, pur con mio vivissimo rammarico, nella necessità di
costretto a supplicare l'E. V. a
di volermi concedere ancora una
benigna
dilazione, trovandomi attualmente nella assoluta impossibilità di redigerlo, almeno
se esso deve essere non del tutto superficiale, ma, come si richiede in
una materia di così grave importanza, esatto ed in qualche modo
esatto ed
utile
.
ed accurato.
a cotesta S. Congregazione.
Senza
Senza
Senza parlare, infatti, di tanti altri lavori
assai numerosissimi lavori accessori
(questa Nunziatura è incaricata altresì anche
di
molti
di non pochi affari concernenti la Russia), sono ora assorbito dalle
difficilissime e complicatissime trattative per un Concordato non solo con la Prussia, ma
anche col Württemberg, col Baden e forse anche col Governo del Reich. Per scrivere
senza troppo indugio il Rapporto in discorso, sui
Seminari, dovrei necessariamente
inevitabilmente sospendere o notevolmente
ritardare i negoziati anzidetti, almeno quelli con la Prussia; ora però tutte le
persone competenti ritengono invece36r
necessario che essi siano condotti innanzi con ogni sforzo, affinché la situazione,
già tanto critica ed incerta, non divenga ancor più pericolosa, con danno forse irreparabile
della Chiesa e delle anime in questa Nazione. D'altra parte, nei
Concordati
nelle Convenzioni
nei Concordati
anzidetti
ei dovrà parlarsi
trattarsi pure, come si spera, delle Facoltà
teologiche e dei Seminari; è quindi impossibile di fare una relazione completa, e non si sa,
finché non si sappia, almeno approssimativamente,
con fondata probabilità, quale sarà il contenuto delle
relative disposizioni.
concordatarie.
V. E. non può immaginare quanto
come
quanto doloroso mi riesca di chiedere alla Sua indulgenza questa
nuova proroga. Ciò
Ciò
Un tale stato di cose
Essa rende
mi sembra rendere ancor più palese quanto ho avuto già
occasione di manifestare rispettosamente all'Eminentissimo Signor
Cardinale Segretario di Stato, vale a dire che il lavoro di questa Nunziatura, nelle
presenti straordinarie circostanze, è36v
pur troppo superiore alle mie forze. Ciò [dico] Ciò dico
Questo
d
vale
Questo
Ciò dico naturalmente in senso relativo; un altro Nunzio potrebbe
fare non solo tutto il lavoro richiesto, ma anche assai meglio, più sollecitamente e con
minore fatica di me, e la Chiesa ne avrebbe, in Germania e fuori, il più grande vantaggio. A
me basterebbe di potere, ritirato a vita privata, consacrare l'ultimo periodo della mia
(finora così poco utile) esistenza all'esercizio del sacro ministero.
Nella
Checché sia di ciò, nella <nutro> fiducia che
V. E. vorrà degnarsi di accogliere benignamente la mia
supplica, ed intanto, assicurandoLa che porrò mano, appena mi sarà
fisicamente possibile, al lavoro ordinatomi, m'inchino
35r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Bisleti, Gaetano vom 26. Mai 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19642, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19642. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.