Dokument-Nr. 2230
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
München, 23. September 1918

Regest
Schioppa übersendet die Übersetzung eines Briefs von Unterstaatssekretär von dem Bussche an Pacelli über die fortwährende Spionage des belgischen Klerus gegen die Deutschen. Auf Intervention des Heiligen Stuhl wurden die wegen schwerer Spionage verurteilten Priester Thesin und Anceau zwar begnadigt. Dennoch bittet er den Papst, ebenso wie vorher schon der Generalgouverneur für Belgien und das Außenministerium, den belgischen Priestern Spionage grundsätzlich zu verbieten, damit keine Todesurteile gegen Priester verhängt werden müssen; die bisherigen Mahnungen des Papstes seien nicht wirksam gewesen. Der Papst solle den Priestern klar die Konsequenzen vor Augen stellen, vor denen auch eine Intervention des Heiligen Stuhls in Zukunft nicht mehr schützen könne.
Betreff
Circa lo spionaggio da parte del Clero Belga
Eminenza Reverendissima,
Credo mio dovere trasmettere, qui appresso, a Vostra Eminenza Reverendissima, tradotta in italiano, una lettera (N. III.a. 18882 / 142450 del 20 corrente) che Sua Eccellenza il Signor von dem Bussche, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri di Berlino, ha diretto a Monsignor Nunzio, relativamente allo spionaggio che continuerebbe ad essere fatto contro i Tedeschi da parte del Clero Belga.
"Ho l'onore di comunicare a Vostra Eccellenza che, in seguito all'intervento di Sua Santità, per mezzo del Regio Ministro presso la Santa Sede, che si è indirizzato a noi, il Governatore generale del Belgio ha, sebbene il caso di spionaggio sia stato gravissimo, concesso la grazia ai Sacerdoti condannati Thesin e Anceau.
50v

L'immensa attività nell'affare dello spionaggio contro i Tedeschi, a cui si diede e si dà ancora, durante la guerra, specialmente il clero del Belgio, ha già altre volte, come sarà ben noto all'Eccellenza Vostra, dato occasione tanto al Signor Governatore Generale, quanto al Ministero degli Esteri, di pregare Sua Santità di vietare, per mezzo di una proibizione generale, ai sacerdoti ogni partecipazione ad affari di spionaggio, per evitare con ciò, per quanto è possibile, la necessità di condannare a morte un Sacerdote.
Le esortazioni che in conseguenza di ciò sono state fatte da Sua Santità al Clero belga non hanno, come si vede, avuto l'effetto sperato, come provano recentemente le continue condanne di Sacerdoti per causa di spionaggio.
In queste circostanze sono d'opinione, d'accordo col Signor Governatore Generale, che sarebbe molto desiderabile che Sua Santità voglia di nuovo, in modo più efficace, richiamare l'attenzione del Clero alle conseguenze gravissime che la loro opera in servigio dello spionaggio nemico produrrebbe ed a cui non si potrebbe più rimediare neanche con l'intercessione della Sua Santità in favore de-
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gli interessati. Giacché é evidente che le Autorità competenti non potrebbero giustificarsi, sottraendo continuamente i colpevoli al loro castigo a danno di importanti interessi militari.
Ho creduto di non dover lasciare di richiamare l'attenzione dell'Eccellenza Vostra sull'enorme gravità della cosa e di pregarLa di adoperarsi anche da parte Sua presso Sua Santità affinché senza indugio siano dati gli ordini richiesti dalle circostanze".
Dopo di ciò, chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Obblmo devmo umilmo servo
Lorenzo Schioppa
Uditore.
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 23. September 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 2230, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/2230. Letzter Zugriff am: 20.04.2024.
Online seit 17.06.2011.