Dokument-Nr. 2258
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi
Berlin, 21. Juli 1928

Regest
Pacelli übersendet dem Vorsitzenden der Päpstlichen Kommission Pro Russia Sincero einen Artikel aus der Germania über das Elend der Jugend in der Sowjetunion. Der Journalist Otto Färber nimmt darin den Suizid des russischen Studenten Djakiv zum Anlass, um seine Stimme gegen das sowjetische Erziehungssystem zu erheben. Unter den vielen Fällen von Korruptionen, Sabotage, Verschwörungen und furchtbaren anderen Verbrechen sticht der Suizid Diakivs in den Augen Färbers heraus, den er als Opfer des brutalen Umfelds im Internat des polytechnischen Instituts in Odessa sieht. Djakiv war dort der systematischen Verhöhnung, Prügel und dem schmutzigen Benehmen seiner kommunistischen Mitbewohner schutzlos ausgeliefert. Die Sowjetunion befindet sich nach Einschätzung des Autors in einem kulturellen und moralischen Chaos; die Schul- und Bildungspolitik sind völlig gescheitert, was der sowjetische Bildungsminister Lunatscharski und die Politikern Krupskaja, die Witwe Lenins, offen zugeben. Färber zählt vier Merkmale dieser Dekadenz auf. Erstens nimmt die Anzahl der Schulen und Lehrer ab. Zweitens ist der Zustand in den Internaten und Gemeinschaftsunterkünften selbst nach Einschätzung des sowjetischen Politikers Smidovich grauenhaft. Drittens ist die Leistungsfähigkeit der Absolventen der Berufsschulen nach Aussagen Smidovichs äußerst miserabel. Viertens haben sich die Beziehungen zu den Frauen, die zu einem kommunistischen Ideal erzogen werden sollen, im Vergleich zur Vorkriegszeit deutlich verschlechtert, woran auch die beschönigenden Äußerungen des sowjetischen Psychologen Salkind nichts ändern. Vielmehr werden die Frauen und Konkubinen, so Färber, wie Haustiere gehalten. Viele junge Kommunisten begehen barbarische Verbrechen, da sie es für ihr Recht halten, Frauen zu töten, um ihren Begierden nachzugehen. All das ergibt nach Einschätzung des Journalisten ein erschreckendes Bild der atheistischen Erziehungsmethoden. Abschließend fügt er einige statistische Informationen über die desolaten hygienischen und wirtschaftlichen Bedingungen an, die unter den Studenten der Moskauer Universität herrschen.
Betreff
Trasmettesi articolo della "Germania" sul miserando stato della gioventù in Russia
Eminenza Reverendissima,
Nel suo N. 329 del 19 Luglio corr., la "Germania" ha pubblicato sullo stato miserando della gioventù in Russia un dettagliato articolo in cui l'autore, Sig.  Dr. O. Färber, prendendo argomento dal suicidio dello studente Djakiff, si eleva energicamente contro i pessimi sistemi di educazione del Governo sovietico.
Compio pertanto il dovere di rimettere qui accluso all'Eminenza Vostra Reverendissima il suddetto articolo, che mi è sembrato poter interessare cotesta Pontificia Commissione per la Russia.
La Russia, scrive il Sig. Dr. Färber, abbonda presentemente di casi di ogni sorta: atti di corruzione, di sabotaggio, congiure ed orrendi misfatti si accumulano in modo spaventoso. Dovunque si nota agitazione e fermento; tra gli innumerevoli casi deve essere segnalato specialmente quello dello studente Djakiff, il quale l'anno scorso, nelle vicinanze di Odessa, si tolse la vita aprendosi l'arteria.
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Le cause di questo fatto - prosegue l'autore dell'articolo - sono così orribili, che la mente è involontariamente richiamata sullo stato di depravazione, estesosi nella Russia dopo la rivoluzione. Lo studente in parola, intelligente e modesto, è stato vittima di un brutale ambiente, nel pensionato del Politecnico, dove egli fu esposto non solamente a continui oltraggi al pudore, ma eziandio a sistematici dileggi, battiture e trattamenti indescrivibili. Il caso Djakiff non è una eccezione, trovandosi la Russia in pieno caos culturale e morale; esso risulta dal fatto che attualmente quel Paese in generale sta dinanzi al completo fallimento della sua politica scolastica ed educativa; il che è riconosciuto apertamente, ad esempio, dal Lunatscharsky (Ministro dell'Istruzione dei Sovietj) e dalla Signora Krupskaja (Vedova di Lenin).
Di tale decadenza il Sig. Dr. Färber dà alcune caratteristiche: 1.º) Scuole e maestri diminuiscono, e l'oggetto ed il modo di educazione sono così perversi e privi di sistema, da dover destare preoccupazioni anche fuori della Russia. 2.º) Le condizioni degli alunnati e delle abitazioni comuni sono orribili, secondo affermazioni dello Smidowitsch. 3.º) La capacità degli operai provenienti dal-
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le scuole professionali è sotto ogni rispetto miserevolissimo, come dichiara lo stesso Smidowitsch. 4.º) I rapporti colla donna, i quali secondo il programma comunista dovevano condurre ad ideali non mai raggiunti, sono scesi invece ben al di sotto delle relazioni, che avrebbero esistito tra i rivoluzionari e le rivoluzionarie dell'anteguerra. A tale riguardo il Prof. Salkind afferma bensì che siano avvenuti progressi e miglioramenti. Ma, all'opposto, la donna o la concubina è in realtà tenuta come un animale domestico ed il contegno verso di essa è ben lontano da tutti gli amichevoli rapporti, che debbono stringere l'uomo e la donna. Numerosi pure sono gli atti di barbarie dei giovani comunisti, i quali, come ne fa fede il recente caso Dükoff, cominciano a reputare come loro diritto l'uccidere le ragazze, che non cedono ai loro desideri.
Tutto dunque, conchiude l'autore, dà un quadro spaventoso dei metodi ateistici di educazione dei Sovietj.
Egli termina il suo articolo con alcuni ragguagli, dati dal summenzionato Prof. Salkind, sulle condizioni igieniche ed economiche degli studenti dell'Università di Mosca. Solo circa 3% di tutti gli studenti dispongono mensilmente di oltre 25 rubli. 27% non possiedono generalmente nulla e
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devono aiutarsi elemosinando od in altro modo. 90% mangiano in cucine pubbliche, ove il cibo è per lo più insufficiente. 23% di tutti gli studenti hanno dovuto abituarsi <ad avere un pasto regolare>3 soltanto tre volte alla settimana. 16% dispongono di uno strettissimo vano; 24% hanno un letto, che deve anche servire da studio.
Le condizioni igieniche dei medesimi sono desolanti. La generale mancanza di luce, di sole e di pulizia ha fatto sì che oggi nei pensionati russi 85% di quelli, che vi dimorano, sono ammalati; molti hanno i nervi rovinati.
Ad onta di tutti gli sforzi del Governo soviettico, viene crescendo e formandosi una generazione inumana, barbara, e non fa meraviglia se in tale impossibile e tristissima situazione sorgono dei casi simili a quello di Djakiff.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
58r, unterhalb der Datumszeile hds. von Margotti notiert: "(giunta il 28 luglio 1928)".
1Protokollnummer der Kongregation für die Orientalische Kirche.
2Protokollnummer der Kommission Pro Russia.
3Masch. eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Sincero, Luigi vom 21. Juli 1928, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 2258, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/2258. Letzter Zugriff am: 20.04.2024.
Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022.