Dokument-Nr. 3037
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 04. September 1918

Regest
Pacelli leitet Informationen über die aktuelle Lage Deutschlands an der Ostgrenze weiter, nachdem er von einer Besprechung General Hoffmanns mit dem Staatssekretär im Auswärtigen Amt in Berlin von Hintze erfuhr, in der Hoffmann Maßnahmen zur Abwehr der unsicheren Lage an der Ostfront forderte. So drohe sich der Geist des Bolschewismus im Heer auszubreiten und die Disziplin zu korrumpieren. Die Bolschewiken würden falsche Siegesmeldungen in die Welt senden; in Wahrheit befänden sich deren Feinde gar nicht auf dem Rückzug. Es sei vielmehr zu fürchten, dass die Entente zusammen mit den Konterrevolutionären in Russland bald eine geschlossene Linie bilden, die von der Murmansker Eisenbahnlinie über Wologda, Kasan, die Wolga entlang bis Baku und Bagdad reicht und die für Deutschland eine völlige wirtschaftliche Abriegelung bedeuten würde, da die Entente die Zarenherrschaft wieder herstellen würde. Deshalb solle man gemäß dem Vertrag von Brest-Litowsk die Vertreibung Englands vom Murmansker Meer fordern. Da Russland dies nicht könne, wolle Hoffmann selber einmarschieren und die Engländer vertreiben. In Petrograd könne man dann die Monarchie mit einem deutschfreundlichen Monarchen wieder herstellen. Hoffmann steht deshalb bereits in engen Verbindungen mit den Großherzögen Michael und Dimitri, man könne zudem auch an den Mörder Rasputins, den Prinzen Jusupoff, denken. Dem neuen Zaren sollten dann sofort die Generäle Krassnow, Alexiew und Hetmann Skoropachi an die Seite gestellt werden. Wenn die Deutschen dies nicht täten, würde die Entente den Zaren einsetzen und Russland sich feindlich gegen Deutschland stellen. Eine Zusammenarbeit mit den Bolschewiken sei hingegen unmöglich, weil man ansonsten die Russische Revolution gegen die Monarchie unterstützen würde. Von Hintze sicherte zu, diese Punkte an die Oberste Heeresleitung zur Entscheidung weiterzuleiten.
Betreff
La pericolosa situazione del la Germania al fronte orientale
Eminenza Reverendissima,
Credo mio dovere riferire a Vostra Eminenza Reverendissima le seguenti informazioni sull'attuale situazione della Germania per ciò che riguarda il fronte orientale:
Da buona fonte ho saputo che il Generale Hoffmann, capo dello stato maggiore al fronte orientale superiore, col consenso e per incarico del Comando Supremo dell'esercito, si è recato domenica scorsa a Berlino allo scopo di avere una conferenza col Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Egli ha affermato che la situazione in Oriente è del tutto malsicura e che l'avvenire presenta per l'Impero le più gravi preoccupazioni ed i più seri pericoli, ai quali occorre quindi rimediare senza indugio. Secondo l'Hoffmann questi pericoli sarebbero i seguenti:
1°) Lo spirito del bolscevismo, assai contagioso, ha prodotto già funesti effetti sull'esercito. La disciplina è considerevolmente scossa. La corruzione – caratteristica del bolscevismo – si at-
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tacca anche alle truppe tedesche al fronte. Attraverso il cordone degli eserciti germanici possono oggi passare di contrabbando cose e persone, quante se ne vogliono.
2°) La situazione dei bolsceviki è insostenibile. Quello che essi hanno telegrafato attraverso il mondo circa le loro vittorie, è pura invenzione. Egli – il generale Hoffmann – sta in relazioni telegrafiche con tutta una serie di località, che sono state occupate dai nemici dei bolsceviki, sebbene costoro affermino di essere ivi padroni della situazione. È falso che i nemici dei bolsceviki si trovino in ritirata. Al contrario!
3°) In brevissimo tempo bisognerà attendersi che l'Intesa ed i nemici dei bolsceviki formeranno una linea chiusa, la quale dalla ferrovia Murmana passerà per Wologda, Kasan, lungo il Volga fino a Baku, e di qui a Bagdad. Così l'Intesa chiuderebbe intieramente la Germania all'oriente. Questa chiusura commerciale col tempo danneggerebbe la Germania per parecchie generazioni. Ciò non dovrebbe accadere in nessun modo, giacché l'Intesa, appena stretta questa catena, insedierebbe uno Czar od eventualmente, nel caso che l'erede del trono del trono 1 fosse ancora in vita, un Reggente, ed allora tutta la Russia sarebbe unita e serrata contro la Germania. Anche se non fosse possibile (come sembra) un sollecito ristabilimento del fronte militare in Russia, ognuno vede quanto sarebbero già rilevanti i danni politici e commerciali, che ne deri-
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verebbero. La Germania – ha continuato il Generale – deve ciò prevenire. La ragione per farlo è offerta dalla Convenzione testé firmata, in cui la Russia si è obbligata a cacciare gli Inglesi dalle <coste>2 Murmane nel termine di tre giorni dalla relativa richiesta della Germania. Ora è evidente che la Russia non sarebbe in grado di soddisfare tale suo impegno, ed allora la Germania in forza della Convenzione avrebbe il diritto di intervenire per l'espulsione degli Inglesi. Il Generale Hoffmann ha le truppe già pronte per poter subito marciare su Pietrogrado, dove i tedeschi sono attesi dagli elementi d'ordine, e di là si potrebbe avanzare verso Swanka, ove immette la ferrovia Murmana. Anche per la liberazione di Baku le truppe già arrivate sono sufficienti. Trovandosi i tedeschi in Swanka, si potrebbe riflettere se essi dovrebbero marciare verso il nord o verso il sud alla volta di Mosca. Ma appena gli eserciti germanici fossero a Pietrogrado, i monarchici invocherebbero subito il ristabilimento della Monarchia. La Germania dovrebbe concederlo, avendo soltanto cura che siano scelti come candidati al trono personaggi di sentimenti a lei favorevoli. Il Generale è già in relazione con costoro, e principalmente col Granduca Michele, fratello dello Czar, ed ha tutto apparecchiato per liberare la di lui moglie che si trova in carcere a Pietrogrado. È pure in stretti rapporti col Granduca Dimitri e sua moglie; e finalmente si potrebbe anche pensare al Principe Jussupoff, l'ucci-
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sore di Rasputin. Se, col consenso e coll'aiuto della Germania, si rimettesse sul trono lo Czar, si chiamerebbero subito a fianco di lui i Generali Krassnow, Alexiew e l'Hetmann Skoropachi. Ma se la Germania indugia, allora sarà l'Intesa che richiamerà lo Czar e tutto in Russia diverrà ostile ai tedeschi.
4°) La Germania non può in nessun modo lavorare più a lungo insieme coi bolsceviki, giacché altrimenti avverrà che i Generali dovranno agire con la rivoluzione russa contro la monarchia, cosa intollerabile dal punto di vista tedesco.
Tali sono i fatti e le considerazioni esposte dal Generale Hoffmann al Governo di Berlino. Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Signor von Hintze gli ha dichiarato che si metterebbe subito in rapporto col Comando Supremo e che fra pochi giorni si avrebbe una decisione al riguardo.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1"del trono" hds. gestrichen, vermutlich von Pacelli.
2"coste" hds. eingefügt. von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. September 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 3037, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/3037. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 29.09.2014.