Dokument-Nr. 323
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 20. März 1919

Regest
In Anbetracht der Folgen auf die Verleihung von Adelstiteln durch den Heiligen Stuhls berichtet Pacelli Gasparri über das Gesetz über die Aufhebung des Adels in Bayern. Obwohl das Gesetz fast einstimmig angenommen wurde, zweifelt Pacelli daran, dass alle Parteien einverstanden sind und weist auf die nicht-sozialistische Presse hin, die dieses Gesetz als pueril und ungerecht bezeichnete.
Betreff
Soppressione dei titoli nobiliari in Baviera
Eminenza Reverendissima,
Sebbene la cosa in sé non abbia che una relativa importanza, pure per le conseguenze, che da essa derivano e le quali riguardano anche le eventuali future concessioni di titoli nobiliari da parte della Santa Sede a sudditi bavaresi, credo mio dovere segnalare all'Eminenza Vostra Reverendissima l'avvenuta soppressione dei detti titoli nobiliari decretata in Baviera.
Il Landtag infatti, nella seduta del 18 corrente, ha accettato quasi all'unanimità una proposta di legge contenuta nei seguenti due brevi paragrafi:
"1°) La nobiltà bavarese è soppressa. E' proibito ai sudditi bavaresi di accettare il conferimento della nobiltà da altri Stati.
2°) Questa legge entra in Vigore il giorno della sua promulgazione".
La quasi unanimità, che ha raccolto la surriferita
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proposta, non deve far credere che veramente i partiti non socialisti abbiano ad occhi chiusi approvato il progetto di cui sopra. Infatti, lo stesso partito democratico aveva chiesto di avere la parola in proposito, per dichiarare, cioè, che ammetteva bensì la soppressione dei privilegi soprattutto politici spettanti alla nobiltà nell'antico regime, ma trovava inutile e ridicolo proibire ai nobili di portare i loro titoli; tuttavia ogni possibilità di discussione fu negata e non rimase che accettare ovvero rifiutare la proposta di legge. Qualche deputato si limitò ad abbandonare l'Aula in segno di protesta.
La stampa non socialista commenta la detta legge, additandola come una cosa puerile, che compromette la serietà del partito socialista e del nuovo Ministero bavarese, e non manca di far rilevare la ingiustizia della legge, che, senza uno scopo serio, colpisce sentimenti e ricordi storici e familiari, i quali si dovrebbero rispettare, e produce delle situazioni comiche, come, per esempio, quella di alcuni fra i nobili che posseggono dei beni fuori della Baviera, dove
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potranno continuare ad essere e farsi chiamare coi loro titoli, mentre ritornando in Baviera rimarranno semplicemente il Signor B. od il Signor C.!
È stata intanto approvata dal Landtag medesimo anche una legge che abolisce i fidecommessi ed i feudi.
Inchinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione mi pregio confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 20. März 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 323, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/323. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 29.09.2014.