Dokument-Nr. 3666
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio
Vatikan, 31. August 1918

Regest
Gasparri informiert Pacelli, dass es im Deutschen Reich zahlreiche Kriegsgefangene gibt, die seit langer Zeit weder Briefe schreiben noch erhalten können und weist ihn an, genauere Informationen über sie einzuholen.
[Kein Betreff]
Illmo e Revmo Signore,
Da fonte privata sono segnalate alla Santa Sede le gravi notizie seguenti:
Un tenente prigioniero, già pianto morto dalla famiglia, dopo 13 mesi ha potuto scrivere consegnando la lettera ad un rimpatriato.
"Ferito, fu portato all'ospedale di Lubiana, quindi a Vienna, poi a Pilsen, poi in Germania a Eseschenwege <Eschwege>1 (70 chilometri da Cassel), dove dice vi sono altri cinque ufficiali, fra i quali il capitano Lenzi, che dicevano morto e interrato a Nabresina.
Fa cenno che in altro campo distante 2 chilometri da lui, e precisamente in quello di Erlangen vi sono altri 78 ufficiali, che come lui non possono scrivere né ricevere lettere."
La notizia ha dell'inverosimile; ad ogni modo premerebbe alla Santa Sede avere esatte informazioni al riguardo, se non
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peraltro, per calmare le ansie e togliere al tempo stesso vani timori e speranze vane.
Affido pertanto alla prudente carità della S. V. una simile inchiesta, e sicuro che non le sarà difficile di occuparsene con l'abituale, cortese sollecitudine, la ringrazio fin d'ora di quanto potrà comunicarmi in proposito.
Ai ringraziamenti aggiungo volentieri il nuovo attestato della mia più distinta e sincera stima
di V. S. Illma 
Affmo per servirla
P. Card. Gasparri
1Hds. durchgestrichen und eingefügt, vermutlich vom Verfasser.
Empfohlene Zitierweise
Gasparri, Pietro an Pacelli, Eugenio vom 31. August 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 3666, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/3666. Letzter Zugriff am: 20.04.2024.
Online seit 20.12.2011.