Dokument-Nr. 4067
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 16. Juli 1927

Regest
Pacelli berichtet, dass in den Zeitungen der lang erwartete Entwurf des Reichsschulgesetzes publiziert wurde, mit dem sich in Kürze Reichsrat und Reichstag befassen werden. Insgesamt sieht Pacelli den großen Vorzug des Entwurfs darin, dass die drei Schulformen - die Gemeinschaftsschule, die Bekenntnisschule und die bekenntnisfreie Schule - gleichwertig gestellt werden, was im Vorfeld zu starken Diskussionen führte, da die Weimarer Verfassung erstere favorisiert. Der Nuntius teilt mit, dass ihn Reichskanzler Marx aufsuchte und sich zufrieden mit dem Entwurf zeigte, obwohl ihm klar ist, dass im Laufe der bevorstehenden Debatten noch einige Änderungen vorgenommen werden. Marx ist wie Pacelli der Meinung, dass der Gesetzesentwurf weniger günstig ist als das Bayernkonkordat, da dort beispielsweise präzisere und strengere Anforderungen an die Lehrkräfte der Bekenntnisschulen gestellt werden. Ferner betonte Marx, dass ein für die katholische Kirche annehmbares Schulgesetz nur mit der aktuellen bürgerlichen Koalition durchzusetzen ist. Sollte es dennoch scheitern, so Marx, gebe es vorerst keine Hoffnung auf ein Schulgesetz im Deutschen Reich. Pacelli bat den Reichskanzler sicherzustellen, dass es am Ende keine Widersprüche zwischen dem Konkordat mit Bayern und dem neuen Schulgesetz gibt.
Betreff
Progetto di legge scolastica per il Reich
Eminenza Reverendissima,
I giornali di stamane hanno pubblicato il tanto atteso progetto di legge scolastica per il Reich (cfr. Allegato ). Esso verrà prossimamente sottoposto al Reichsrat , mentre le relative discussioni nel Reichstag principieranno nel prossimo mese di Settembre.
Il Sig. Cancelliere del Reich, Dr. Marx, venuto a visitarmi nel pomeriggio di oggi, si è mostrato abbastanza soddisfatto al riguardo, pur non dissimulandosi che notevoli modificazioni saranno inevitabilmente introdotte in detto progetto nel corso dei futuri dibattiti. Esso ha il vantaggio che pone praticamente sullo stesso piede le tre specie di scuole: la scuola simultanea (Gemeinschaftsschule), la scuola confessionale (Bekenntnisschule) e la scuola laica (bekenntnisfreie Schule); punto assai discusso secondo la Costituzione di Weimar, la quale sembrava favorire la prima.
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In tal guisa la scuola confessionale acquisterebbe la facoltà di svilupparsi liberamente in base alla volontà dei genitori. Naturalmente – e ciò ammette lo stesso Cancelliere – il progetto in discorso è men favorevole del Concordato bavarese. Così, per citare qualche esempio, mentre questo prescrive all'art. 5 § 1 che nelle scuole confessionali (cattoliche) siano impiegati soltanto maestri "atti e disposti ad istruire i fanciulli in modo sicuro nella dottrina cattolica e ad educarli nello spirito della fede cattolica" invece il corrispondente § 4 n. 5 del progetto richiede soltanto che il maestro "appartenga alla confessione dei fanciulli, per i quali la scuola è destinata". Parimenti, mentre l'art. 5 § 2 del Concordato bavarese esige la missio canonica da parte del Vescovo diocesano per i maestri, che debbono impartire l'istruzione religiosa, ciò non si ha, almeno espressamente, nel progetto. Bisogna tuttavia riconoscere che esso è il massimo che si possa ottenere nella presente situazione in Germania. Lo stesso Dr. Marx mi
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ha detto che una legge scolastica tollerabile per la Chiesa cattolica è conseguibile unicamente coll'attuale coalizione di destra; il che conferma quanto l'umile sottoscritto si è più volte in passato permesso di esprimere nei suoi rispettosi Rapporti. Le difficoltà potranno sorgere nel campo della Deutsche Volkspartei , le cui tendenze essenzialmente liberali si trovano in opposizione con quelle conservatrici del protestantesimo credente, rappresentate dal partito tedesco-nazionale. Il Cancelliere aggiunse che, se l'anzidetto progetto dovesse naufragare, non vi sarebbe più speranza per un tempo indefinito di aver in Germania una legge scolastica.
Da parte mia, lo pregai ancora una volta – come ho fatto anche con altri Ministri ed uomini politici – di cer <cu>care [sic]1 con ogni vigilanza che non vi siano contraddizioni fra la futura legge scolastica ed il Concordato bavarese, affine di evitare spiacevoli difficoltà e conflitti.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 16. Juli 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4067, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4067. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 25.02.2019, letzte Änderung am 01.02.2022.