Dokument-Nr. 4120
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 11. September 1926

Regest
Pacelli übermittelt die Antwort der preußischen Regierung auf die Denkschrift des Heiligen Stuhls vom 30. Juni zu den preußischen Vorbehalten gegen das Polenkonkordat. Die preußische Regierung beharrt auf ihrem Standpunkt und fordert den Heiligen Stuhl auf, sich für eine schnelle und für Preußen günstige Lösung hinsichtlich der Besitztümer des Breslauer Domkapitels sowie anderer preußischer Pfarreien auf polnischen Gebiet einzusetzen. Der Nuntius berichtet ferner von einem Gespräch mit dem Breslauer Kirchen-, Staats- und Verwaltungsrechtsprofessor Heyer, der die Gerüchte über eine finanzielle Entschädigung des Breslauer Domkapitels für die verlorenen Güter thematisierte. Heyer erklärte, dass die preußische Regierung einer solchen Lösung nicht zustimmen werde, sondern die Rückgabe der Besitztümer verlange. Pacelli weist auf die Relevanz dieser Frage für die Konkordatsverhandlungen mit Preußen hin: Denn da die Regierung wünscht, gänzlich auf Staatsleistungen in Form von Grundbesitz zu verzichten, während der Heilige Stuhl diese Möglichkeit zumindest theoretisch beibehalten möchte, wäre eine propreußische Haltung des Heiligen Stuhls zu den in polnischem Gebiet liegenden Kirchengütern ein gutes Argument, um gegen die Forderung der Regierung vorzugehen.
Betreff
Nuova replica del Governo prussiano al Memorandum della S. Sede circa il Concordato polacco.
Eminenza Reverendissima,
Non appena mi pervenne il venerato Dispaccio dell'Eminenza Vostra Reverendissima N. 1556/26 del 27 Giugno p. p., mi diedi premura di rimettere al Sig.  Braun, Presidente del Consiglio dei Ministri in Prussia, il nuovo Memorandum della S. Sede circa il Concordato polacco.
Ora ho ricevuto la qui acclusa Nota N. St. M. I. 11659 del 6 corrente, colla quale il Governo prussiano risponde al prelodato Memorandum. Colla sua abituale pervicacia esso mantiene, nonostante la evidenza degli argomenti addotti dalla S. Sede, il suo noto punto di vista, e passa poi a toccare la questione delle proprietà degli enti ecclesiastici (Capitolo cattedrale di Breslavia e parrocchie della Prussia) in Polonia, in-
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sistendo perché la S. Sede si adoperi per una pronta e favorevole soluzione della vertenza.
Il Prof. Heyer mi ha aggiunto a voce che, secondo informazioni pervenute al Governo prussiano, sarebbero in corso trattative, in virtù delle quali il Capitolo di Breslavia dovrebbe rinunziare ai suoi beni in Polonia, ricevendo un compenso in danaro. Il sunnominato Professore ha detto che un tale provvedimento non sarebbe accettato dal Governo prussiano, il quale reclama la piena restituzione di quelle proprietà, attualmente ancora sotto sequestro.
Mi sia permesso di rilevare come questo punto può avere una notevole ripercussione nei pendenti negoziati per un Concordato colla Prussia. Come infatti già ben sa l'Eminenza Vostra (cfr.  Rapporto del 10 Aprile c. a.), il Governo chiede la definitiva rinunzia da parte della Chiesa in questo Stato alla dotazione in beni stabili, fissata nelle Bolle di circoscrizione, mentre che la S. Sede sostiene (cfr. Dispaccio N. 969/26 del 1. Maggio c. a.) doversi mantenere ed affermare, sia
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pure teoricamente, il diritto ai beni anzidetti. Se ora quindi la S. Sede medesima potrà difendere di fronte alla Polonia le proprietà ecclesiastiche in questione, ciò costituirà, se non m'inganno, un ottimo argomento ad hominem contro la surriferita pretesa del Governo prussiano; in caso contrario, invece, riuscirebbe, se non erro, più difficile di ottenere soddisfazione al riguardo.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 11. September 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4120, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4120. Letzter Zugriff am: 16.04.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 20.01.2020.