Dokument-Nr. 4126
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 19. Mai 1925

Regest
Pacelli berichtet vom Besuch des neuen Reichspräsidenten von Hindenburg und des Staatssekretärs Meissner in der Nuntiatur. Sie sprachen eine Vierteilstunde miteinander, in der Pacelli dem Reichspräsidenten gratulierte und anbot, alles in seinen Möglichkeiten Stehende zu tun für das Wohl des deutschen Volkes und für den Erhalt der guten Beziehungen zwischen dem Heiligen Stuhl und der Reichsregierung. Von Hindenburg bedankte sich dafür, dass der Papst die deutschen Pilger mit Wohlwollen empfängt. Pacelli wiederum versicherte, dass der Papst dem Reich großes Interesse entgegenbringt. Der Reichspräsident spielte auch auf die Verhandlungen um ein zukünftiges Konkordat mit dem Reich an. Der Nuntius sprach sein Beileid aus über die Explosion in der Zeche Dorstfeld, bei der zahlreiche Arbeiter ums Leben kamen.
Betreff
Visita del Presidente del Reich von Hindenburg
Eminenza Reverendissima
Oggi alle ore 17.30 il nuovo Presidente del Reich, Maresciallo von Hindenburg, accompagnato dal Segretario di Stato Sig.  Dr. Meissner, è venuto nella residenza della Nunziatura a visitarmi come Decano del Corpo diplomatico, per ringraziarmi delle felicitazioni espressegli nel ricevimento di Giovedì scorso.
Il Sig. Presidente si è trattenuto meco in colloquio per oltre un quarto d'ora. Da mia parte gli ho reiterato gli auguri per la sua Persona e per la Nazione germanica, dichiarandomi sempre pronto a fare quanto e in me per il bene del popolo tedesco e per il mantenimento dei buoni rapporti felicemente esistenti fra la S. Sede ed il Governo del Reich . Il Maresciallo ha ringraziato ed ha espresso la sua soddisfazione per la benevolenza con cui Sua Santità si degna di accogliere i numerosi pellegrini tedeschi. Ne ho profittato per dargli l'assicurazione del vivo interesse,
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che il S. Padre porta alla Germania, e per descrivergli la profonda e rara conoscenza, che il sapientissimo Regnante Pontefice ha della lingua e delle condizioni di questo Paese. Il Sig. Presidente ha alluso anche alle trattative per un futuro Concordato col Reich , e sapendo che la mia umile persona rappresenta già da molti anni la S. Sede in Germania, ha ricordato vari avvenimenti della guerra e della rivoluzione, esprimendo la speranza che il popolo tedesco, rimasto in fondo sano e laborioso, potrà sollevarsi a nuova vita.
Infine ho rinnovato al Sig. von Hindenburg le condoglienze, già da me espresse al Ministero degli Esteri, per il recente disastro minerario in Dorstfeld, che ha costato la vita a numerosi operai.
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
84r, unterhalb des Datums, hds. (wahrscheinlich vom Empfänger): „acc. ricev. col. n. 42457"
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 19. Mai 1925, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4126, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4126. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 24.06.2016, letzte Änderung am 01.02.2022.