Dokument-Nr. 4164
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
Berlin, 21. Juli 1929

Regest
Pacelli berichtet über seine Maßnahmen bezüglich der Ernennung des Meißener Bischofs Schreiber zum Weihbischof in Berlin und zum zukünftigen Bischof von Berlin. Der Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram, dem er diese Entscheidung zuerst mitteilte, drückte seine Zufriedenheit darüber aus. Daraufhin bat der Nuntius den Bischof in die Nuntiatur und teilte ihm die Absicht des Papstes mit. Schreiber zeigte sich dazu bereit, dem Wunsch des Papstes zu folgen, wies aber auf die Schwierigkeiten hin, die Diözese Meißen zu verlassen. Pacelli versicherte, dass der Heilige Stuhl einen Nachfolger finden werde, der Schreibers begonnene Arbeit fortführen werde. Daraufhin nahm Schreiber die Ernennung an. Pacelli schlägt auf Anraten von namentlich nicht genannten kompetenten Beratern für das weitere Vorgehen vor, den Austausch der Ratifikationsurkunden für das Konkordat mit Preußen am 13. August abzuwarten. Da das Berliner Domkapitel noch nicht konstituiert ist, kann das im Konkordat vorgesehene Verfahren zur Bischofsbesetzung nicht angewandt werden. Pacelli rät dazu, der preußischen Regierung unmittelbar nach dem Austausch der Ratifikationsurkunden mitzuteilen, dass der Heilige Stuhl beabsichtigt, Schreiber zu ernennen, und die Regierung nach möglichen Einwänden politischer Natur fragt. Der Nuntius geht nicht davon aus, dass dies Schwierigkeiten hervorrufen wird. Allerdings kann der Heilige Stuhl Schreiber erst nach der Errichtung der Diözese ernennen, weshalb Pacelli vorschlägt, ihn bis dahin zum Apostolischen Administrator mit allen bischöflichen Befugnissen für das Gebiet der fürstbischöflichen Delegatur Berlin zu ernennen. Er bittet um Weisung.
Betreff
Sulla nomina del Revmo Mons. Schreiber a vescovo della erigenda diocesi di Berlino
Eminenza Reverendissima,
Mi pervenne regolarmente il venerato telegramma cifrato dell'Eminenza Vostra Reverendissima in data del 3 corrente, concernente la nomina del Revmo Mons.  Schreiber a Vescovo della erigenda diocesi di Berlino.
Cominciai col dare comunicazione della scelta del S. Padre all'Eminentissimo Sig.  Cardinale Bertram, il quale mi rispose che si congratulava vivamente coi cattolici di Berlino "per un Pastore così esemplare, del quale la energia, la versabilità, l'amore al lavoro ed i modi attraenti suscitano le migliori speranze".
Chiamai quindi in Nunziatura il prelodato Vescovo e gli manifestai il proposito dell'Augusto Pontefice di trasferirlo alla suddetta erigenda diocesi, facendogli rilevare come, data la particolare importanza di questa Sede, ciò costituiva una prova di specialissima fiducia e benevolenza da parte di Sua Santità. Egli si disse prontis-
29v
simo ad obbedire al volere del S. Padre; manifestò tuttavia la difficoltà, che provava nel lasciare la sua diocesi di Meißen, ove varie opere da lui iniziate avrebbero richiesto la sua presenza colà ancora per qualche anno. Gli risposi che la S. Sede provvederebbe certamente a dargli un successore atto a continuare e portare a termine quando egli aveva intrapreso. Mons. Schreiber ha quindi accettato la proposta nomina.
Resta ora a considerare quale sia il modus procedendi più opportuno a tale scopo. A giudizio di personaggi competenti, da me riservatamente interrogati, converrebbe innanzi tutto, affine di evitare incidenti e polemiche, di attendere lo scambio delle ratifiche del Concordato colla Prussia, il quale, del resto, come all'Eminenza Vostra è già noto, avrà luogo quanto prima, vale a dire il 13 del prossimo mese di Agosto. Siccome, poi, non è ancora costituito il Capitolo cattedrale in Berlino, l'elezione del futuro vescovo non può effettuarsi nel modo previsto dall'articolo 6 del Concordato medesimo, ma dovrà essere oggetto di un accordo speciale. A mio umile parere, potrebbe, subito dopo lo scambio suddetto, comunicarsi al Governo che la S. Sede intende di preporre alla nuova diocesi il Revmo Mons. Schreiber e chiedere al tempo stesso se esso abbia obbiezione di ordi-
30r
ne politico contro il candidato in discorso. Vi è ogni ragione di ritenere che il Governo non muoverà alcuna eccezione. Poiché però, d'altra parte, la diocesi anzidetta non sarà canonicamente eretta se non colla emanazione della relativa Bolla di circoscrizione, e quindi non sembra possibile di procedere prima di allora alla nomina del Vescovo, il Revmo Mons. Schreiber potrebbe nel frattempo, a mio subordinato parere, essere deputato all'ufficio provvisorio di Amministratore Apostolico del territorio dell'attuale Delegazione di Berlino con tutte le facoltà dei Vescovi residenziali, ed in tal guisa rimarrebbe già convenientemente provveduto ai bisogni spirituali dei fedeli del territorio medesimo.
Nel sottoporre quanto sopra all'alto senno dell'Eminenza Vostra, m'inchino umilmente al bacio della Sacra Porpora, e con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
29r, links der Datumsangabe hds. von Gasparri vermerkt: "Sta bene"
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 21. Juli 1929, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4164, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4164. Letzter Zugriff am: 16.04.2024.
Online seit 20.01.2020, letzte Änderung am 01.02.2022.