Dokument-Nr. 4225
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 25. September 1920

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sulle Memorie di Erzberger
Riservato
Le attese memorie del Sig. deputato dell'ex-Ministro Erzberger sono testé venute alla luce. Egli, come spiega nel Proemio le ha intitolate, " come spiega nel Proemio, "Erlebnisse im Weltkrieg" (Memorie e v V icende della guerra mondiale) e non "Meine Erlebnisse im Weltkrieg" (Mie m M emorie de su lla guerra mondiale), perché, giunta l'ora non è a suo avviso, ancora non è ancora giunta venuta giunta di perl'ora di dare alla pubblicità tutti e i le suoi e ricordi. Memorie. Impellenti ragioni politiche e personali, egli aggiunge dice, lo hanno spin to gono obbligato a tale riserbo. (veramente in lui insolito). In realtà il libro dell'Erzberger il quale ha trattato preso avuto oL'Erzberger ha preso od almeno o o pretende di aver preso preso parte a tutte le più svariate questioni aventi connessione coll'immane conflitto, dall'entrata in guerra dell'Italia alla questione armena, dalla Rumania e dalla e Bulgaria alla Polonia ed alla Lituania, dalla guerra sottomarina ai diversi tentativi di pace, ed alla conclusione de all'armistizio, ; alla lotta per la conclusione dei del trattato di Versailles, ; ha trattato con tutti, è stato ovunque dapertutto, all' eccetto che che sui campi di battaglia, e di tutto quindi parla nel suo libro, di 396 pagine, comprendente venticinque capitoli e composto buttato giù scritto compiuto compiuto in meno di un mese. Esso non contiene nulla di sostanzialmente nuovo;, tutta non è accurato néaccurato né profondo, né logicamente forte, tuttavia
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ma ed apparisce piuttosto come la una na narrazione non organica di tanti avvenimenti, staccati gli uni dagli altri, ; come egli ha avuto occasione di conoscerli; tuttavia contiene rivela non pochi particolari ed episodi, , (di cui tuttavia però sebbene , dato il carattere dell' Erzberger autore, non potrebbe dirsi sarebbe difficile di poter dire con certezza sino a qual punto meritino fede), i quali, (sebbene dato il carattere dell'Erzberger sarebbe difficile di poter dire con certezza sino a qual punto meritino fede), non mancano certamentedi notevole d'interesse. L' Erzberger Autore AutoreL'autore ha fatto servire la sua opera alla avuto anche in mira la propria sua difesa contro le accuse mossegli, [contro] dagli avversari, tra cui gravissima quella che per la sua di lui indiscrezione l'Intesa veni sia venuta nell'Agosto 1917 a conoscenza, del famoso Memoriale con incalcolabile danno per gl'Imperi centrali, del famoso Memoriale del Conte Czernin all'Imperatore Carlo del 12 Aprile 19 di quello stesso anno; 1917, di cui l'Erzberger diede lettura nella riunione del partito del Centro in Francoforte sul Meno alla fine di Luglio di quello stesso anno; di [ne] questo punto egli tratta ampiamente nel Capitolo X intitolato "In Wien" (In Vienna), da nel quale risulta narracconta, tra l'altro, che come egli ne avrebbe avuto ebbe visione per la prima volta dall'allora visione di quel documento (a cui non si diede, a suo parere, in Germania l'attenzione e l'importanza dovuta) che meritava)dal relatore nel Ministero degli Esteri per gli A affari dell'Austria-Ungheria nel Ministero degli Esteri, che era a quel tempo il Sig. von Bergen, ora Ambasciatore di Germania presso la S. Sede. Il libro contiene censure spesso aspre contro la gli erroriata politici a e l'incosciente ottimismo, (malgrado noncurantesordo alle delle voci ammonitrici,) seguita da el Governo dell'Impero durante la guerra, e soprattutto contro i pangermanisti e le diAutorità militari; il Capitolo IV "Beim Kaiser" (Dal Kaiser) è assai poco lusinghiero per l'ex-Imperatore Guglielmo II. − Drammatica, pur nella semplicità della forma, è la narrazione del viaggio a Compiègne e delle trattative per l'Armistizio. (Capitolo XXIII).
I Capitoli, in cui era principalmente questione della S. Sede e che mi furono in preced precedenza mostrati, come ebbi l'onore di riferire all'E. V.R. nel mio rispettoso Rapporto N. 170265 in data del 15 Giugno scorso, sono il II, il III, l'XI ed il XX, ed in essi occorre riconoscere che egli ha, in sostanza, es ha
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sufficientemente (a quanto mi sembra) eseguito le soppressioni e le correzioni da me richiestegli.
Nel Capitolo II, invero, dal titolo "Vor Italiens Eintritt in den Weltkrieg", (Prima della entrata dell'Italia nella guerra mondiale), il quale nella sua prima redazione era davvero oltre ogni dire compromettente per la Augusta Persona del S. Padre, chiesi ed ho ottenuto che fosse è stato tolto assolut tutto ciò che tutto ciò che tutto del tutto quanto riguardava la parte che secondo che, secondo l'Autore, nella narrazione dell'Erzberger, Sua Santità avrebbe avuto, nei (massime d'accordo ed in unione coll'Erzberger) con lui) nei tentativi per impedire l'entrata in guerra dell'Italia nella guerra mondiale. , e e dalla quale da cui si sarebbe dedotto concluso che Sua Santità la S. Sede lavorava coi nel senso dei neutralisti in unione e d'accordo coll' "famigerato" Erzberger. − Egualmente, , per quanto il nel Capitolo III "Im Vatican" ) (In Vaticano), domandai che almeno nella narrazione delle quanto alle Udienze pontificie avute dall'Erzberger, (le quali non era possibile di ottenere che fossero tolta totalmente soppresse) , è rimasto rimanesse nel relativo Capitolo III "Im Vatikan" (In Vaticano) almeno soltanto ciò che riguardava la parte le cose puramente religiose ed ed ecclesiastiche (per cui pure richiesi varie modificazioni) e o l'azione caritatevole della S. Sede, durante il conflitto mentre è stato eliminato ndo tutto ciò che quanto concerneva la parte politica. Di questa è rimasto restatorestato un accenno alla allacirca la nota intervista del Wiegand, ma ha ristretto a quanto quel che fu già a suo tempo pubblicato sull'argomento. Nel Capla Capitolo medesimo è rimasta stata pure soppressa tutta una parte rig relativa a Mons. Gerlach. – Il Capitolo XI "Die Römische Frage" espone bensì tutti largamente i vari fantastici progetti da lui ideati, certamente senza dubbio colle migliori intenzioni, per risolvere la questione romana, ma, grazie alle
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correzioni da me indicategli, domandategli, sono state omesse le comunicazioni e risposte che egli diceva di aver ricevuto dal S. Padre dalla S. Sede, la quale così rimane estranea alla di lui ai suoi di lui piani ed alla sua di lui azione al riguardo. – Finalmente nel Capitolo XX "Die päpstliche Friedensvermittlung" (La mediazione di pace pontificia), già da me trasmesso all'E. V. col suddetto ccitato Rapporto N. 17025, ho ottenuto, gr in conformità colle istruzioni trasmessemi n impartitemi nell'ossequiato Dispaccio N. B=7626 in data del 26 Giugno scorso, che del mio secondo viaggio a Berlino nel Luglio 1917 non sia venisse fatto che se non un brevissimo cenno generico. Mi è stato riferito che la soppressione di tutto a la parte il brano concernente tale questo argomento gli è stata part costata all' costata all'Erzberger un molto un gravissimo sacrificio e che egli è stato rimastostato assai combattuto ed incerto prima di risolversi, come ha infine ha fatto, ad attuarla.
In altri Capitoli, che i quali non mi furono da lui inviati, si trovano alcuni punti, che, se fossero stati da me prima conosciuti, avrebbero avuto lo a stesso a trattamento. sorte. Così, ad esempio, nel citato Capitolo IV "Beim Kaiser", egli narra di avere essersi avere partecipato a nella prima nella prima U Udienza presso Guglielmo II (1º Marzo 1915) fatto interpreta par nella Udienza del 1º Marzo 1915" " espresso comunicato a questo "la preghiera del Papa, che cioè il Kaiser usasse tutta la sua influenza per mantenere la pace fra l'Austria e l'Italia, come il Papa il S. Padre da parte sua aveva fatto in ogni modosi era adoperatoin ogni modo e continuerebbe a fare tutti i passi opportuni ad adoperarsi in a tal senso fine. Il Kai-
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ser acquisterebbe, a giudizio del Papa, meriti immortali al tempo stesso verso l'Impero germanico, l'Austria e l'Italia, se gli riuscisse di [ma] conservare la pace... Il Kaiser fu molto lieto dei benevoli sentimenti del Papa ed mi assicurò l'Erzberger ripetutamente che era molto riconoscente verso di Lui Sua Santità per tutto ciò, che durante la guerra aveva fatto nell'interesse del popolo tedesco. Aggiunse esser ben pronto ad agire nel senso dei desiderato i da el Papa e che avrebbe con ogni risolutezza fatto passi in Vienna, per ottenere raggiungere un'intesa fra l'Austria e l'Italia; egli sperava di ottenerla, per quanto infondati ed fossero e fuori di proposito fossero i desideri dell'Italia. Assai irritato egli si espresse circa il Re d'Italia...". – Parimenti nel Capitolo XVI sul "Belgio" egli l'Erzberger parla di tentativi della S. Sede per una intesa fra il Belgio e la Germania. "L'affare (egli narra tra l'altro) prese nella primavera del 1916 un nuovo aspetto, allorché per da da alcuni suggerimenti dati da un parente del Re del Belgio in Roma si poté in Roma dedurre che la Corte belga non sarebbe stata aliena da un accordo colla Germania. Tutto naturalmente dipendeva dalle condizioni di pace, che che questa presenterebbe. la della Germania. – Il 6 Maggio 1916 (continua l'Erzberger) io potevo far conoscere alla S. Sede, d'incarico del Governo dell'Impero, che = ques = al medesimo questo è era in massimo grad sommamente gradito qualunque intervento della S. Sede nella questione belga, come in generale nelle questioni relative alla pace. Il Governo tedesco era anche pronto ad [iniziare] entrare immediatamente in uno scambio di vedute con Sua Maestà il Re del Belgio per il nuovo regolamento della questione belga. In considerazione della
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complicata natura della medesima di essa, il Governo germanico stimava che sarebbe stato opportuno, che se Sua Santità avesse avuto la grande bontà d'inviare segretamente in Germania una persona di fiducia, colla quale si sarebbero potute trattare tutte le questioni pendenti, oltre la belga. Il Governo sperava che ciò avrebbe potuto costituire un notevole passo verso la l'avviamento della pace mondiale =. Alla Corte belga però sorsero serie difficoltà, poiché il Gabinetto belga non era concorde nelle sue vedute...". – Altri accenni alla S. Sede si trovano pure altrove, ad esempio, nel Capitolo VII sulla Terra Santa e nell'VIII sulla Bulgaria, ma sono, a quanto ho potuto rilevare parmi, di minore importanza. Nel Capitolo VI sulla questione armena si accenna alle sollecitudini del S. Padre a favore di quelle infelici popolazioni, e nel Capitolo XXII intitolato "Der militärische Zusammenbruch" (Il crollo militare) si allude a proposte avanzate dall'Erzberger, d'altronde rimaste senza che però non ebbero seguito, di chiamare il invocare in quei critici momenti la mediazione di Sua Santità per la pace.
In sostanza, sembrami che la S. Sede, se non erro, erro, può possa essere abbastanza soddisfatta dell'esito avuto dell'esito avuto dalla cosa e della lodevole condiscendenza lodevolmente dimostrata, (sebbenemalgrado tutto, dall'Erzberger. ; il che torna senza dubbio a sua lode, per quanto possa essere stato spinto anche dal timore di smentite e di deplorazioni da parte della S. Sede medesima. – Particolare g Gratitudine devesi meritano pure pure oltre che a tale propositoi al Rmo P. Celestino da Deggendorf, – al Sac. Prof. il quale che dietro mia viva preghiera si recò personalmente da lui per persuaderlo esortarlo ad essere nel suo libro riservato nei riguardi della S. Sede, e principalmente i al Sac. Prof. Uberto Bastgen, già alunno dell'Accademia dei Nobili Ecclesiastici in Roma, il quale in tutto questo affare è stato intermediario fra me e l'Erzberger, di cui è am (di cui è amico) ed ha insistito presso di lui perché eseguisse comp effettuasse le correzioni da me richieste. reclamate.
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Nel riferire quanto sopra all'E. V., m'inchino
79r, links oberhalb der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. September 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4225, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4225. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.