Betreff
Sulle Memorie di Erzberger
Le attese memorie del Sig. deputato
dell'ex-Ministro Erzberger sono testé venute alla luce. Egli, come spiega nel Proemio le ha intitolate,
"
come spiega nel Proemio, "Erlebnisse im Weltkrieg" (Memorie e v
V
icende della guerra mondiale) e non "Meine Erlebnisse im Weltkrieg" (Mie
m
M
emorie
de
su
lla guerra mondiale), perché, giunta
l'ora non è
a suo avviso,
ancora
non è ancora
giunta
venuta giunta
di
perl'ora di dare alla pubblicità tutti
e
i le suoi
e
ricordi.
Memorie. Impellenti ragioni politiche e personali, egli aggiunge
dice, lo hanno
spin
to
gono
obbligato a tale riserbo.
(veramente in lui insolito).
In realtà il libro dell'Erzberger il quale ha trattato
preso
avuto oL'Erzberger ha preso
od almeno
o
o pretende di aver preso
preso parte a tutte le più svariate questioni aventi connessione coll'immane conflitto, dall'entrata in guerra dell'Italia alla questione armena, dalla Rumania e dalla
e Bulgaria alla Polonia ed alla Lituania, dalla guerra sottomarina ai diversi tentativi di pace,
ed alla conclusione de
all'armistizio,
;
alla lotta per la conclusione
dei
del trattato di Versailles,
;
ha trattato con tutti, è stato ovunque
dapertutto, all' eccetto che
che sui campi di battaglia, e di tutto quindi parla nel suo libro,
di 396 pagine, comprendente venticinque capitoli e composto
buttato giù
scritto compiuto
compiuto
in meno di un mese. Esso non contiene nulla di sostanzialmente nuovo;, tutta non è
accurato néaccurato né profondo, né logicamente forte,
tuttavia
79v
ma
ed apparisce piuttosto come la
una
na narrazione non organica di tanti avvenimenti, staccati gli uni dagli altri,
;
come egli ha avuto occasione di conoscerli; tuttavia contiene
rivela non pochi particolari ed episodi,
,
(di cui
tuttavia
però
sebbene
, dato il carattere dell'
Erzberger
autore,
non potrebbe dirsi
sarebbe difficile di poter dire
con certezza sino a qual punto meritino fede), i quali, (sebbene dato il carattere dell'Erzberger sarebbe difficile di poter dire con certezza sino a qual punto meritino fede), non mancano
certamentedi notevole
d'interesse. L'
Erzberger
Autore
AutoreL'autore ha fatto servire la sua opera alla
avuto anche in mira la propria
sua difesa contro le accuse mossegli,
[contro] dagli avversari, tra cui gravissima quella che per la sua
di lui indiscrezione l'Intesa veni sia venuta nell'Agosto 1917 a conoscenza,
del famoso Memoriale
con incalcolabile danno per gl'Imperi centrali, del famoso Memoriale del Conte Czernin all'Imperatore Carlo del 12 Aprile 19
di quello stesso anno;
1917, di cui l'Erzberger diede lettura nella riunione del partito del Centro in Francoforte sul Meno alla fine di Luglio di quello stesso anno;
di [ne] questo punto egli tratta ampiamente nel Capitolo X intitolato "In Wien" (In Vienna), da
nel quale risulta
narracconta, tra l'altro,
che
come egli ne
avrebbe avuto
ebbe visione
per la prima volta dall'allora
visione di quel documento (a cui non si diede, a suo parere, in Germania l'attenzione e l'importanza dovuta) che meritava)dal relatore nel Ministero degli Esteri per gli A affari dell'Austria-Ungheria nel Ministero degli Esteri, che era a quel tempo il Sig. von Bergen, ora Ambasciatore di Germania presso la S. Sede. Il libro contiene censure spesso aspre contro la
gli erroriata
politici
a
e l'incosciente ottimismo, (malgrado
noncurantesordo alle delle voci ammonitrici,)
seguita da
el Governo dell'Impero durante la guerra, e soprattutto contro i pangermanisti e le diAutorità militari; il Capitolo IV "Beim Kaiser" (Dal Kaiser) è assai poco lusinghiero per l'ex-Imperatore Guglielmo II. − Drammatica, pur nella semplicità della forma, è la narrazione del viaggio a Compiègne e delle trattative per l'Armistizio. (Capitolo XXIII).
I Capitoli, in cui era principalmente questione della S. Sede e che mi furono in preced precedenza mostrati, come ebbi l'onore di riferire all'E. V.R. nel mio rispettoso Rapporto N. 170265 in data del 15 Giugno scorso, sono il II, il III, l'XI ed il XX, ed in essi occorre riconoscere che egli ha, in sostanza, es
ha
80r
sufficientemente (a quanto mi sembra) eseguito le soppressioni e le correzioni da me richiestegli.
Nel Capitolo II, invero, dal titolo "Vor Italiens Eintritt in den Weltkrieg",
(Prima della entrata dell'Italia nella guerra mondiale), il quale nella sua prima redazione era davvero oltre ogni dire compromettente per la Augusta Persona del S. Padre, chiesi ed ho ottenuto che fosse
è stato tolto assolut
tutto ciò che
tutto ciò che tutto del tutto quanto
riguardava la parte che
secondo che, secondo l'Autore, nella narrazione dell'Erzberger,
Sua Santità avrebbe avuto, nei
(massime d'accordo ed in unione coll'Erzberger) con lui) nei tentativi per impedire l'entrata in guerra dell'Italia nella guerra mondiale.
, e e dalla quale da cui si sarebbe dedotto concluso che Sua Santità la S. Sede lavorava coi nel senso dei neutralisti in unione e d'accordo coll' "famigerato" Erzberger. − Egualmente,
, per quanto il
nel Capitolo III "Im Vatican"
)
(In Vaticano), domandai che almeno nella narrazione delle
quanto alle Udienze pontificie avute dall'Erzberger,
(le quali non era possibile di ottenere che fossero tolta totalmente soppresse)
,
è rimasto
rimanesse
nel relativo Capitolo III "Im Vatikan" (In Vaticano)
almeno soltanto ciò che riguardava
la parte le cose puramente religiose ed
ed ecclesiastiche (per cui pure richiesi varie modificazioni) e
o l'azione caritatevole della S. Sede, durante il conflitto
mentre è stato eliminato
ndo tutto ciò che
quanto concerneva la parte politica. Di questa è rimasto
restatorestato un accenno alla
allacirca la
nota intervista del Wiegand, ma ha ristretto a quanto
quel che fu già a suo tempo pubblicato sull'argomento. Nel Capla Capitolo medesimo è rimasta stata pure soppressa tutta una parte rig relativa a Mons. Gerlach. – Il Capitolo XI "Die Römische Frage" espone bensì tutti
largamente i vari fantastici progetti da lui ideati, certamente
senza dubbio colle migliori intenzioni, per risolvere la questione romana, ma, grazie alle 80v
correzioni da me indicategli,
domandategli, sono state omesse le comunicazioni e risposte che egli diceva di aver ricevuto dal S. Padre dalla S. Sede, la quale così rimane estranea alla di lui ai suoi
di lui piani ed alla sua
di lui azione al riguardo. – Finalmente nel Capitolo XX "Die päpstliche Friedensvermittlung" (La mediazione di pace pontificia), già da me trasmesso all'E. V. col suddetto
ccitato Rapporto N. 17025, ho ottenuto, gr in conformità colle istruzioni trasmessemi n impartitemi nell'ossequiato Dispaccio N. B=7626 in data del 26 Giugno scorso, che del mio secondo viaggio a Berlino nel Luglio 1917 non sia venisse fatto che
se non un brevissimo cenno generico. Mi è stato riferito che la soppressione di tutto
a la parte
il brano concernente tale
questo argomento gli è
stata part costata all'
costata
all'Erzberger un molto
un gravissimo sacrificio e che egli è stato
rimastostato assai combattuto ed incerto prima di risolversi, come ha
infine ha fatto, ad attuarla.
In altri Capitoli, che
i quali non mi furono da lui inviati, si trovano alcuni punti, che, se fossero stati da me prima conosciuti, avrebbero avuto lo
a stesso
a
trattamento.
sorte. Così, ad esempio, nel citato Capitolo IV "Beim Kaiser", egli narra di avere
essersi avere partecipato a
nella prima
nella prima U
Udienza presso Guglielmo II (1º Marzo 1915)
fatto interpreta par
nella Udienza del 1º Marzo 1915"
"
espresso
comunicato
a questo
"la preghiera del Papa, che cioè il Kaiser usasse tutta la sua influenza per mantenere la pace fra l'Austria e l'Italia, come il Papa
il S. Padre da parte sua aveva fatto
in ogni modosi era adoperatoin ogni modo e continuerebbe a fare tutti i passi opportuni
ad adoperarsi
in
a tal senso
fine. Il Kai-81r
ser acquisterebbe, a giudizio del Papa, meriti immortali al tempo stesso verso l'Impero germanico, l'Austria e l'Italia, se gli riuscisse di [ma] conservare la pace... Il Kaiser fu molto lieto dei benevoli sentimenti del Papa ed
mi assicurò l'Erzberger ripetutamente che era molto riconoscente verso di Lui
Sua Santità per tutto ciò, che durante la guerra aveva fatto nell'interesse del popolo tedesco. Aggiunse esser ben pronto ad agire nel senso dei desiderato
i da
el Papa e che avrebbe con ogni risolutezza fatto passi in Vienna, per ottenere
raggiungere un'intesa fra l'Austria e l'Italia; egli sperava di ottenerla, per quanto infondati ed fossero e fuori di proposito fossero i desideri dell'Italia. Assai irritato egli si espresse circa il Re d'Italia...". – Parimenti nel Capitolo XVI sul "Belgio" egli
l'Erzberger parla di tentativi della S. Sede per una intesa fra il Belgio e la Germania. "L'affare (egli narra tra l'altro) prese nella primavera del 1916 un nuovo aspetto, allorché per
da
da alcuni suggerimenti dati da un parente del Re del Belgio in Roma si poté in Roma dedurre che la Corte belga non sarebbe stata aliena da un accordo colla Germania. Tutto naturalmente dipendeva dalle condizioni di pace, che che questa presenterebbe. la
della Germania. – Il 6 Maggio 1916 (continua l'Erzberger)
io potevo far conoscere alla S. Sede, d'incarico del Governo dell'Impero, che = ques = al medesimo
questo è
era
in massimo grad sommamente gradito qualunque intervento della S. Sede nella questione belga, come in generale nelle questioni relative alla pace. Il Governo tedesco era anche pronto ad [iniziare] entrare immediatamente in uno scambio di vedute con Sua Maestà il Re del Belgio per il nuovo regolamento della questione belga. In considerazione della 81v
complicata natura della medesima
di essa, il Governo germanico stimava che sarebbe stato opportuno, che
se Sua Santità avesse avuto la grande bontà d'inviare segretamente in Germania una persona di fiducia, colla quale si sarebbero potute trattare tutte le questioni pendenti, oltre la belga. Il Governo sperava che ciò avrebbe potuto costituire un notevole passo verso la l'avviamento della pace mondiale =. Alla Corte belga però sorsero serie difficoltà, poiché il Gabinetto belga non era concorde nelle sue vedute...". – Altri accenni alla S. Sede si trovano pure altrove, ad esempio, nel Capitolo VII sulla Terra Santa e nell'VIII sulla Bulgaria, ma sono, a quanto ho potuto rilevare parmi, di minore importanza. Nel Capitolo VI sulla questione armena si accenna alle sollecitudini del S. Padre a favore di quelle infelici popolazioni, e nel Capitolo XXII intitolato "Der militärische Zusammenbruch" (Il crollo militare) si allude a proposte avanzate dall'Erzberger, d'altronde rimaste senza che però non ebbero seguito, di chiamare il invocare in quei critici momenti la mediazione di Sua Santità per la pace.
In sostanza, sembrami che la S. Sede, se non erro, erro, può
possa essere abbastanza soddisfatta dell'esito avuto dell'esito avuto dalla cosa e della
lodevole
condiscendenza
lodevolmente
dimostrata, (sebbenemalgrado tutto, dall'Erzberger.
; il che torna senza dubbio a sua lode, per quanto possa essere stato spinto anche dal timore di smentite e di deplorazioni da parte della S. Sede medesima. –
Particolare g
Gratitudine devesi
meritano
pure pure –
oltre che
a tale propositoi
al Rmo P. Celestino da Deggendorf, – al Sac. Prof.
il quale
che dietro mia viva preghiera si recò personalmente da lui per persuaderlo
esortarlo ad essere nel suo libro riservato nei riguardi della S. Sede, e principalmente i
al Sac. Prof. Uberto Bastgen, già alunno dell'Accademia dei Nobili Ecclesiastici in Roma, il quale in tutto questo affare è stato intermediario fra me e l'Erzberger, di cui è am
(di cui è amico) ed ha insistito presso di lui perché eseguisse
comp effettuasse le correzioni da me richieste.
reclamate.
82r
Nel riferire quanto sopra all'E. V., m'inchino
79r, links oberhalb der Betreffzeile hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten vermerkt: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. September 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4225, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4225. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 29.09.2014.