Dokument-Nr. 500
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe
Berlin, 29. Januar 1926

Regest
Pacelli bedankt sich in einem persönlichen Schreiben beim Substitut im Staatssekretariat Pizzardo für dessen Brief vom 20. Januar. Da ihm der Schweizer Nuntius Maglione in der darin thematisierten Angelegenheit nicht mehr schrieb, ging Pacelli davon aus, dass etwas nicht in Ordnung wäre. Dennoch ist der Nuntius verwundert, dass Maglione nicht die Pariser Nuntiatur übernehmen soll, was er für den lieben Freund sehr bedauert. Pacelli spekuliert, dass es möglicherweise einen anderen Prälaten gibt, der ein höheres Anrecht auf die Beförderung hat. Dennoch kann er sich die Sache nicht erklären. Daraufhin bedanke sich der Nuntius für Pizzardos Antwort bezüglich der 10.000 Lire im Zusammenhang mit der Verleihung der Kommende des Ordens des heiligen Gregors des Großen mit Stern an Clemens Lammers. Diesem wurde in der letzten Regierungskrise ein Ministeramt angeboten, doch er lehnte ab. Da es der schnellste Weg ist, um eine Antwort zu erhalten, übersendet Pacelli direkt an Pizzardo einen Bericht über eine Ehe, die er in Berlin segnen soll. Er bittet darin auch um die Fakultät, bei der Eheschließung assistieren zu dürfen. In München stellte das kein Problem dar, da es dort einen Kardinal gab, der in der Hierarchie über ihm stand und den er darum bitten konnte. In Berlin residiert allerdings nur ein Weihbischof, der niedriger in der Hierarchie steht als er selbst. Pacelli bittet darum, ihm den Bericht wieder zurückzusenden, sollte die Angelegenheit nicht akzeptiert werden können. Dann würde er ihn neu schreiben und dabei diese Stelle streichen. Pacelli kommt auf die Münchener Witwe Raith-Mähler zu sprechen, die ihm weiterhin schreibt, was ihm unangenehm ist, da er nicht mehr Münchener Nuntius ist. Er fragt, ob in dieser Frage die Hoffnung auf eine Einigung mit dem Münchener Nuntius Vassallo di Torregrossa besteht. Ferner bedauert Pacelli, dass Pizzardo so müde ist. Aus Zuneigung zum Substitut schlägt er vor, dass er sein Büro neu ordnen und die Arbeit anders einteilen soll, um der Überlastung Abhilfe zu schaffen. Letztlich erfuhr Pacelli aus Zeitungsmeldungen, dass Gasparri als Legat zum Eucharistischen Kongress nach Chicago gehen wird. Es wird weiterhin berichtet, dass der derzeitige Pariser Nuntius Cerretti sein Nachfolger als Kardinalstaatssekretär werden soll, worüber sich Pacelli freuen würde.
[Kein Betreff]
Persönlich
Mio carissimo Monsignore
La ringrazio della carissima Sua del 20 corr. e delle notizie che Ella mi dà. Mons.  Maglione non mi aveva più scritto e questo mi faceva, a dir la verità, sospettare che qualche cosa non fosse in ordine. Mi ha tuttavia sorpreso di apprendere che egli non andrà più a Parigi, e non so proprio indovinarne la ragione, dopochè tutto era combinato. Me ne rincresce assai per il caro amico. Ma forse vi era qualche altro Prelato, che aveva diritto prevalente a quella altissima promozione: altrimenti non saprei proprio spiegarmi la cosa.
La ringrazio per la risposta circa le 10.000 lire, e per la decorazione per il deputato Lammers. In quest'ultima crisi governativa gli era stato offerto con isist[1 Buchstabe unlesbar]re 1un portafoglio di Ministro, ma egli non ha accettato.
Invio a Lei direttamente (giacchè vedo che è il miglior modo per avere una sollecita risposta) un Rapportino per un matrimonio che dovrò benedire qui in Berlino. Vi chiedo la benedizione Apostolica per gli sposi e di più possibilmente la facoltà diretta di assistere al matrimonio. In Monaco, essendovi un Cardinale, e quindi un Superiore, la cosa non presentava difficoltà; ma qui, ove vi è un semplice Vescovo Ausiliare, e quindi un inferiore, sembrami poco conveniente di domandare a lui la facoltà. Se tuttavia la cosa non potesse essere accettata, abbia la bontà di rimandarmi indietro il Rapporto. Lo scriverò e manderò di nuovo, sopprimendovi quella parte.
La nota Signora Dora Raith, sebbene io non sia più Nunzio di Monaco, continua a scrivermi, piangendo e raccomandandosi. È un caso veramente penoso. Ne parlai anche a Monaco con Mons.  Vassallo. Vi è speranza di un accomodamento?
Mi duole vivissimamente di sentire ce Ella è così stanco. Le
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iniezioni possono ben giovare; ma l'essenziale è che Ella ordini e regoli altrimenti2 il Suo ufficio, dividendo meglio il lavoro. Perdoni se Le parlo così; ma è solo per affetto verso di Lei e perchè mi dorrebbe infinitamente, se Ella si esaurisse completamente e non fosse così più in grado di prestare l'opera Sua preziosa alla S. Sede ed al S. Padre, che ha per Lei tanto paterna fiducia. Veda dunque di rimediare seriamente.
Parecchi giornali hanno pubblicato che L'Emo  Gasparri andrà come Legato a latere per il Congresso Eucaristico di Chicago e che l'Emo  Cerretti gli succederà allora nel suo ufficio di Segr. di Stato. Qualora veramente l'Emo Gasparri dovrebbe 3 dovesse pur troppo ritirarsi, mi rallegrerei per la scelta di un così abile ed idoneo successore.
In fretta, con inalterabile stima ed affetto
Sempre Suo
+ Eugenio Pacelli
Diesem Schreiben war der Nuntiaturbericht Nr. 34443 vom 26. Januar 1926 als Anlagen beigefügt.
1Hds. von Pacelli gestrichen.
2Hds. von Pacelli hinzugfügt.
3Hds. von Pacelli gestrichen.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Pizzardo, Giuseppe vom 29. Januar 1926, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 500, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/500. Letzter Zugriff am: 19.03.2024.
Online seit 29.01.2018, letzte Änderung am 01.02.2022.