Dokument-Nr. 5357

Bertram, Adolf Johannes: Una parola ammonitrice ai cattolici dell'Alta Slesia, in: Germania, Nr. 393, 04. September 1920
[Übersetzung]
Le pubbliche violenze, commesse nelle settimane passate nell'Alta Slesia in seguito ai turbamenti politici e che hanno condotto a spargimento di sangue e a rapine, hanno ben a ragione destato spavento e profonda irritazione anche oltre i confini della Slesia. Essendo colpita da questa sciagura una delle parti più importanti della diocesi, non posso tacere, nononstante la riservatezza e la cautela a cui mi sono sempre attenuto e mi atterrò in tutte le controversie politiche. Non già motivi politici mi ispirano questo monito agli abitanti dell'Alta Slesia, bensì la coscienza del dovere, che ho di ricordare a tutti senza distinzione i loro doveri cristiani.
Spero che una parola calma, dettata dall'amore e dalla preoccupazione, troverà oggi un'accoglienza migliore che non l'avrebbe avuta nei giorni di bollente tumulto.
Sono questi (si udì domandare) i fedeli cattolici Silesiani così attaccati all'ordine, alla religione ed alla Chiesa? No, rispondo io, non sono essi, che hanno commesso queste brutalità e delitti. Non è nel carattere dell'abitante dell'Alta Slesia di mostrarsi pieno di odio e di violenza. Elementi stranieri si sono intromessi fra la popolazione per eccitarla. All'autorità pubblica spetta di respingerli. Il mio compito è di richiamare alla memoria dei Diocesani, che ascoltano la parola del loro Vescovo, i comandamenti di Dio.
Dio commanda, di avere amore e giustizia per tutti senza distinzione di razza e di lingua. Rispettatevi l'un l'altro.
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Lasciate che ognuno coltivi la propria lingua ed i propri costumi. Evitate tutto <ciò>1 che possa irritare gli altri. Tenete lontani da voi i giornali che spargono il veleno della discordia.
Tenetevi lontani da coloro che da mesi si abbandonano ad eccessive ingiurie ed a discorsi provocanti, i quali devono finalmente condurre ad atti violenti. "Non illudetevi; né i maledici né i rapaci possiederanno il regno di Dio." (1.Cor.6.10.)
Rispettate la libertà della votazione, spettante ad ognuno che abbia diritto di voto. Tale è pure la volontà del Santo Padre, il Quale ammonisce esplicitamente che questa libertà non venga lesa da nessuno né direttamente né indirettamente. Il S. Padre ben sa con quanta premura il Vostro Vescovo richiede la tutela di questa libertà. Senza dubbio ciascuno può esprimere la sua opinione politica e seguire la sua convinzione. Ma ciò deve essere fatto con moderazione e rispetto della verità e con generoso riguardo per i sentimenti degli altri. Chi agisce diversamente, è indegno del diritto di votare, il cui importante esercizio esige da ogni persona coscienziosa la più seria ed oggettiva riflessione.
Sia memore il Clero dei doveri, che io incessantemente, a voce, in iscritto e con solenni decreti ho rappresentato ai sacerdoti. Secondo il monito della Scrittura: "Clama, ne cesses" ripeto questa ammonizione ancora una volta. Il santuario non deve mai divenire il teatro di discorsi e di dimostrazioni politiche. Mai un sacerdote non deve prendere parte a tali dimostrazioni politiche, che eccitano gli animi e sono indegne
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di un ecclesiastico. Quando egli esprime la sua opinione, deve essere per tutti un esempio di moderazione e di delicato riguardo verso i parrocchiani, che pensano differentemente. Chi tiene una diversa condotta, si chiude la via ai cuori dei parrocchiani di altra opinione politica, si aggrava la coscienza di colpa e si fa complice delle conseguenze, che nei nostri torbidi ed agitati tempi nascono così facilmente dal fanatismo di partito. Questo vale per tutti senza distinzione di razza e di lingua.
Così comanda la nostra religione e la nostra Chiesa. Così vuole la fedele popolazione cattolica, già da lungo stanca delle agitazioni e delle calunnie e desiderosa di tranquillità e di ordine.
Essendomi stato reso impossibile, con mio profondo rammarico, di recarmi ora personalmente nell'Alta Slesia, prego la stampa cattolica di dar diffusione a questa parola ammonitrice.
Finalmente prego tutti coloro, che s'interessano all'Alta Slesia, di raccomandare nelle loro preghiere alla divina Provvidenza l'imminente decisione.
(firm.) Il Principe Vescovo
A. Card. Bertram
1Hds. eingefügt von unbekannter Hand.
Empfohlene Zitierweise
Bertram, Adolf Johannes, Una parola ammonitrice ai cattolici dell'Alta Slesiain: Germania, Nr.393 vom 04. September 1920, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 5357, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/5357. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 14.01.2013, letzte Änderung am 24.10.2013.