Dokument-Nr. 5538
Pacelli, Eugenio an Bisleti, Gaetano
[München], 12. Juni 1920

Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelli
Betreff
Sul Progetto di fondazione di una facoltà teologica nell'Università di Francoforte – Seminario per la diocesi di Limburgo
Nell'Agosto dello scorso anno Monsignor Schmitt [sic], Vescovo di Fulda, inviò da me il Rettore di quel Seminario vescovile, Sac. Prof. Schreiber, il quale mi parlò del progetto di fondazione di una facoltà teologica nell'Università di Francoforte , rilasciandomi al riguardo un Pro-Memoria, che qui accluso compio il dovere d'inviare, anche per espresso desiderio del sullodato Vescovo, all'Eminenza Vostra Reverendissima (Alleg. I). In esso si espongono dettagliatamente le difficoltà ed i pericoli, che, presenterebbe tale fondazione, come pure il danno che ne risentirebbe il Seminario di Fulda, ove anche gli alunni della diocesi di Limburgo compiono attualmente il corso filosofico-teologico. Il Prof. Schreiber ritiene inoltre inopportuno che tale facoltà teologica in Francoforte venga eventualmente affidata ai Padri della Compagnia di Gesù.
Trattandosi di questione assai grave ed importante, riten stimai conveniente di prendere informazioni al riguardo in proposito, specialmente presso i Padri della prelodata Compagnia, i quali sono in vista per [avvia] l'insegnamento nella progettata facoltà. Il Revmo Preposito Generale, P. Ledóchowskyi, da me interessato, scrisse nel passato mese di Marzo al P. Provinciale di Germania, invitandolo a considerare colla maggior diligenza e ponderazione le
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ragioni pro e contra la fondazione in discorso ed a manifestargliele poi diligentemente. Vostra Eminenza troverà nell'Alleg. II la relazione del medesimo Provinciale, il quale, – sebbene non si pronunzi espressamente al riguardo, limitandosi invece a proporre gli opposti opposti argomenti –, è tuttavia, come è facile leggere tra le linee, ed a me consta altra pure per altra via, [ein Wort unlesbar] favorevole alla proposta. Tuttavia, secondo rilevasi [sic] dall'ultimo inciso capoverso (III, 4), si avrebbe in animo di cominciare colla erezione di un corso di fi istituzione di un Convitto nella città di Francoforte, nel quale gli alunni seguirebbero i corsi di filosofia e di teologia (impartiti dai Padri della Compagnia) indipendentemente dalla Università come in tutti gli altri Seminari, e solo più tardi si penserebbe di aggregare tale facoltà all'Università summenzionata. .
Se a mi è lecito, <ardisco><Se a me è lecito, per affine di> per ubbidire al deside <per> conformarmi alle a me ben note intenzioni dell'E. V., di manifestare il mio subordinato parere al riguardo, <(in quanto è possibile al nello stato attuale della questione, non ancora del tutto chiarita e matura),> dirò rispettosamente che l'idea di una nuova facoltà teologica nell' in Germania presso una pubblica Università in <della> Germania, e specialmente nella città di Francoforte, non è <certamente> tale da non sollevare <serie e> fondate rappresaglie. <obbiezioni, largamente espo già svolte nel promemoria e nella relazione succitati.> Tuttavia occorre pur riconoscere
1º) che, trattandosi non di Unive una Università dello Stato, ma di una Università della città di Francoforte, libera, e dovendo le spese per la facoltà teologica essere sostenute non dallo Stato e nemmeno <e neanche> dal municipio, ma dai fondatori di essa, e quindi <ossia in ultima analisi> dalle<a> aut Chiesa, vi è motivo di
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Finalmente Mons. Vescovo di Limburgo mi ha testé diretto la qui unita lettera (Alleg. III) in data del 4 corrente, nella quale, dopo aver accennato alla sollecitu agli sforzi dei suoi Predecessori ed alle sue proprie sollecitudini per la erezione del Seminario diocesano, riferisce le trattative in corso coi Padri della Compagnia di Gesù, ai quali egli intenderebbe affidar<ne>e sia quanto alla direzione che affidarne sia la direzione come l'insegnamento. Le trattative medesime Mons. Kilian promette una un più ampio rapporto sull'argomento, non appena le trattative medesime avranno condotto a qualche risultato concreto.
Stando così ancora le cose, non sarebbe possibile di esprimere un parere definitivo sulla grave questione; mi sia tuttavia permesso, per conformarmi alle intenzioni dell'E. V., di sottoporre, provvisoriamente al Suo superiore giudizio le seguenti considerazioni:
1º) L'idea della fondazione (sebbene ancora remota) della fondazione di una nuova facoltà teologica presso una pubblica Università della Germania, e specialmente nella città di Francoforte, non è certamente tale da non sollevare serie serie e fondate preoccupazioni. Tuttavia occorre pur riconoscere che, trattandosi non di una Università dello Stato, ma di una Università libera, e dovendo le spese per la facoltà teologica esser sostenute non dallo Stato o dal Municipio, ma dai fondatori di essa, ossia in ultima analisi dall'autorità ecclesiastica, vi è motivo di
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sperare che questa potrà, esigere quella influenza sulla nomina o remozione dei professori, sui programmi e sul metodo d'insegnamento, ecc. e quel diritto di vigilanza, che valgano a rassicurarla completamente sulla retta istruzione ed educazione dei futuri sacerdoti.
2º) che, pur pPrescindendo dalla erezione susseguente probabile erezione della facoltà teologica nell'Università, sarebbe ben utile che si stabilisse in Germania un centro di vero e sodo insegnamento della filosofia e teologia scolastica "ad Angelici Doctoris [ein Wort unlesbar] rationem, doctrinam et principia", nel quale alla parte speculativa fosse dato il necessario sviluppo e la dovuta importanza. Naturalmente dovrebbe aversi la massima diligenza nella scelta dei professori, di guisa che questi siano del tutto sicuri per la dottrina e posseggano una formazione veramente scientifica; inoltre sarebbe da richiedersi che l'i il corso non si limitasse a quattro anni di studi teoretici e ad uno di Seminario cosidetto [sic] pratico, ossia a cinque anni complessivamente, ma avesse i sei anni rich prescritti dal Codice (can. 1365).
3º) Sono certamente comprensibili le preoccupazioni dell'ottimo Mons. Schmitt per l'avvenire del suo Seminario, il quale verrebbe a perdere gli alunni della diocesi di Limburgo; ma occorre pur riconoscere che simili interessi particolari non possono venire se non in seconda linea e che, d'altra parte, il
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Vescovo di Limburgo ha per sé il diritto d'istituire nella sua diocesi un proprio e completo Seminario coll'insegnamento della filosofia e della teologia a norma del canone 1354 § 1.
4º) Che i Padri della Compagnia di Gesù assumano la direzione e l'insegnamento del nuovo Istituto, è cosa in sé [sic] stessa da salutarsi con gioia, perché essi sarebbero in grado di fornire ottimi direttori e valenti professori. Tuttavia i dubbi sollevati in proposito dal Rettore del Seminario di Fulda sono divisi anche da altrie personaggi prudenti persone saggie ed affezionate alla Compagnia, e può veramente dubitarsi se sarebbe nell'interesse stesso di questa, prudente sarebbe opportuno nell'attuale momento assumere senz'altro di tale incarico, o se non converrebbe invece non converrebbe forse meglio di attendere ancora qualche anno e di procedere, appena ottenuta la libertà in Germania, senza troppo affrettarsi con eccessiva sollecitudine. Ma di ciò saranno ciò esamineranno senza meno colla col consuetao senno il R i Superio i Superiori della Compagnia medesima.
5º) Per ciò che riguarda i mezzi finanziari, Monsignor Giuseppe Mausbach, Prelato Domestico di S. S., Canonico Preposto nel Capitolo Cattedrale di Münster e Professore di Morale nella Facoltà teologica di quella Università, inviò in data del 1º Dicembre 1919, a nome del suddetto "Comitato per la difesa degl'interessi tedeschi e cattolici
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nella guerra mondiale" e d'intesa con Mons. Vescovo di Limburg, una Circolare confidenziale per raccogliere fondi (Alleg. II ); ma tale iniziativa non ha dato i frutti sperati. Ora Mons. Kilian stima d spera di aver superato la la difficoltà, rivolgendosi ai Padri della Compagnia di Gesù. Le iniziate trattative mostreranno fino a qual punto simile fiducia era fondata.
Nel portare quanto sopra a conoscenza dell'E. V., m'inchino

38r, oben mittig hds. in roter Farbe von unbekannter Hand: "C"; über der Fußnote (1) hds. in roter Farbe vermutlich von Pacelli eingefügt: "(Nota)".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Bisleti, Gaetano vom 12. Juni 1920, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 5538, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/5538. Letzter Zugriff am: 24.04.2024.
Online seit 14.01.2013.