Dokument-Nr. 6090
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 25. Februar 1919

Regest
Pacelli übersendet die italienische Übersetzung eines Briefs von Victor Naumann, dem Bevollmächtigten und Direktor des Außenministeriums in Berlin. Dieser klagt über die strenge Haltung der Entente gegenüber Deutschland. Er bittet den Heiligen Vater darum, sich bei der Entente dafür einzusetzen, Maßnahmen gegen die Verbreitung des Bolschewismus zu unternehmen und Milde gegenüber Deutschland zu zeigen. Naumann erklärt sich überzeugt, dass die neue Regierung keinen Kulturkampf mit der Kirche will und ihr Engagement in Deutschland für notwendig und wohltuend hält.
Betreff
Notizie politiche
Eminenza Reverendissima,
Il Dr.  Vittorio Naumann, attualmente Ministro Plenipotenziario e Direttore nel Ministero degli Esteri di Berlino, mi ha testé indirizzato una lettera, della quale sembrami non inutile di trascrivere qui appresso, per opportuna cognizione dell'Eminenza Vostra Reverendissima, tradotto dal tedesco, il seguente brano:
"Se l'Intesa vuol andar così oltre da lasciarci soltanto la scelta fra essere impiccati o decapitati e da farci andare in completa rovina, dovrà essa stessa sentirne le gravissime conseguenze. Il bolscevismo è una malattia contagiosa come la grippe, e l'Italia sarebbe in modo particolare la prima ad esserne vittima. Naturalmente anche altre regioni, non esclusa l'Inghilterra, verrebbero colpite. Il Santo Padre nella Sua alta saggezza è senza dubbio in grado di conoscere chiaramente e di giudicare rettamente la situazione. Sembra quindi superfluo che io esprima all'Eccellenza Vostra quan-
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to sarebbe necessario che oggi il Capo della Chiesa cattolica, non ufficialmente, ma colla potente influenza ch'Egli può esercitare dapertutto [sic] nel mondo, esortasse l'Intesa alla prudenza ed alla moderazione. Il Presidente Wilson combatte manifestamente nella cerchia dei suoi stessi Alleati una difficile lotta. Il prudente appoggio da parte della Santa Sede, la quale ha ed avrà sempre in ogni paese seguaci incondizionatamente fedeli, sarebbe quindi altamente opportuno. Se noi non riceviamo presto viveri e materie prime, trionferà Spartaco, l'Europa centrale sarà ridotta alla rovina e la bandiera rossa vittoriosa sventolerà presto anche in Stoccolma, Madrid, Parigi e Roma. Non bisogna farsi su ciò alcuna illusione. Una volta divenuta la Germania bolscevica ed alleata della Russia, nulla potrà più arrestare il male sulla china.
Roma può, del resto, senza preoccupazione impegnarsi a nostro favore. Io ho colto l'occasione in Weimar, come già prima in Berlino, per discutere a fondo cogli uomini influenti del nuovo Governo la questione dell'attitudine a riguar-
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do della Chiesa cattolica, e debbo dire che così il Signor Scheidemann, come pure tutti gli altri, coi quali ho discorso, mi hanno espressamente dichiarato ch'essi respingono l'idea di un Kulturkampf. Non si vede, d'altronde, perché l'attuale maggioranza, la quale è obbligata ad appoggiarsi sul Centro, dovrebbe cadere nell'errore dell'antico liberalismo, che ha procurato a questo la morte. Io credo che la Chiesa cattolica in Germania potrà sotto il nuovo regime svolgere completamente indisturbata la sua benefica e necessaria azione".
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 25. Februar 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6090, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6090. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 29.08.2013.