Dokument-Nr. 6391
Bertram, Adolf Johannes an Pacelli, Eugenio
Breslau, 01. Februar 1929

Traduzione
Eccellenza Reverendissima,
In occasione della nomina del parroco Deitmer a Preposto di S. Edvige in Berlino e con ciò a Delegato vescovile, questo posto fu trattato, in conformità dell'accordo dell'anno 1854, come un beneficium liberae collationis, e, dopo ricevuta la dichiarazione ministeriale, secondo la quale non vi era nulla da obbiettare contro la di lui persona, ebbe luogo la collazione. Frattanto un importante cambiamento è avvenuto nella situazione per il fatto che il Preposto e Delegato Deitmer fu a mia istanza elevato alla dignità di Vescovo ausiliare con residenza in Berlino, con che la S. Sede ha senza dubbio avuto in animo di stabilire una permanente unione tra il carattere vescovile e l'ufficio del Delegato, o rispettivamente del futuro Ordinario di Berlino e del territorio dell'attuale Delegazione. Sia per questo mutamento, come per l'imminente nuovo ordinamento della circoscrizione diocesana in Prussia, il Vescovo di Breslavia, designato dalla Bolla "De salute animarum" per la nomina del Delegato, è impedito di procedere ora nello stesso modo come per la nomina del Delegato Deitmer. Credo di poter supporre, salva comunicazione in contrario, che Vostra Eccellenza riterrà conveniente di trattare Ella stessa colla S. Sede "de modo designandi successorem".
Difficile è la questione dei candidati, nella quale devesi aver riguardo alla futura situazione dell'eligendo <come>1 Vescovo di Berlino.
Secondo il mio parere, fondato su 14 anni di intima conoscenza dei bisogni del Clero e del popolo di Berlino e della Delegazione, ed
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in considerazione degli speciali pericoli, che Berlino presenta per il Clero ed il popolo, sono soltanto di secondaria importanza le doti rappresentative, così sovente stimate oltre misura dalle Autorità civili, conforme al singolare modo di vedere dei funzionari secolari, per quanto bello sia l'ornamento che da esse deriva. Io desidero colà un Pastore, il quale abbia una formazione profondamente interiore ed ascetica e sia inoltre di una bontà, che conquista i cuori, e non nutra altro pensiero e preoccupazione all'infuori della cura delle anime, accoppiando energia e prudenza di governo nella moltitudine delle nuove istituzioni. Quale considerazione un tale carattere in mezzo alle confuse condizioni religiose e morali della vita spirituale in Berlino sappia imporre anche agli avversari, si è reso manifestato in occasione della morte del Vescovo ausiliare Mons. Deitmer. Io non avrei, malgrado la sua rozzezza westfalica, potuto trovare un candidato più idoneo.
Nel caso in cui si voglia scegliere un sacerdote sperimentato nella Diaspora della Delegazione e nell'amministrazione diocesana, compreso il Bonifatiusverein, io penso in prima linea al Revmo Dr. Piontek, Canonico della Cattedrale di Breslavia, in seconda linea al Revmo Mons. Steinmann in Stettin, pur facendo, riguardo a quest'ultimo, qualche riserva circa l'opportunità. Si può anche tener presente il Revmo Mons. Kaller; d'altra parte, però, è da desiderarsi che egli non venga già così presto tolto all'attuale suo campo di attività; non ho alcun dubbio sulla sua idoneità.
Pur troppo debbo omettere il Revmo Mons. Cortain, cui ho affidato la direzione interinale degli affari della Delegazione, non essendo più
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sufficenti le sue forze fisiche.
Nella ricerca di un candidato più ideoneo V. E. – ciò che io ben comprendo – volgerà probabilmente il suo pensiero ed il suo sguardo anche oltre i confini della Germania orientale.
Con profondissima venerazione
mi raffermo
Dell'Eccellenza Vostra Revma
Devmo
(f.) A. Card. Bertram.
1Masch. eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Bertram, Adolf Johannes an Pacelli, Eugenio vom 01. Februar 1929, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6391, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6391. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.
Online seit 20.01.2020.