Dokument-Nr. 6901
Matt, Franz an Pacelli, Eugenio
München, 26. August 1920

Traduzione
Reverendissimo Signor Nunzio,
Vostra Eccellenza,
Al colloquio che Vostra Eccellenza aveva di recente con me sul modus procedendi per ottenere basi appropriate per le negoziazioni ulteriori fra la Santa Sede e la Repubblica di Baviera in riguardo d'un nuovo accordo sulle condizioni della Chiesa Cattolica in Baviera ho promesso a Vostra Eccellenza di parteciparLe la mia opinione dapprima sol-
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tanto personale e non obbligante riguardo alle puntazioni, che Vostra Eccellenza ha presentato il 4 Febbraio di quest'anno al governo di Stato bavarese per ordine della Santa Sede.
Dapprima ho omesso ancora di mettermi in comunicazione col Consiglio dei ministri. Per questo credo che il momento appropriato non sia venuto che quando le negoziazioni sulle particolarità possibili del contratto siano rischiarate fino al punto che almeno delle difficoltà, in apparenza insormontabili, siano tolte e quindi date basi alle quali non c'è da aspettare a priori l'opposizione degli altri fattori interessati.
Vostra Eccellenza Stessa non ha creduto definitiva la presente redazione delle singole proposte, anzi all'atto della loro consegna ha designato come l'opinione della Santa Sede che con queste proposte s'intendesse soltanto d'aprire le negoziazioni su quelle materie la cui regolazione importa particolarmente alla Santa Sede.
Dapprima mi sia permesso di rammentarLe un punto che ho sempre messo in rilievo ai nostri colloqui ripetuti: la Baviera è mem-
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bro della Confederazione tedesca (la Germania), e come tale è disposta e obbligata di rispettare e di ratificare la costituzione e la legislazione attuale della Germania. Un nuovo accordo fra la Santa Sede e la Baviera deve dunque tenersi nei limiti prescritti alla Repubblica di Baviera per la costituzione e la legislazione della Confederazione tedesca. Quindi dovranno evitarsi delle locuzioni e delle espressioni che si presentano come variazioni o supplementi inammissibili di disposizioni legali della Confederazione tedesca.
Inoltre l'accordo venturo non dovrebbe rinchiudere che tali materie e prevedere la loro regolazione in una tale redazione e con tali restrizioni, che nella Camera, in quanto è possibile, potesse evitarsi una discussione ulteriore sulle particolarità e che il progetto fosse accettato nel suo totale. Ambedue contraenti, per certo, desiderano al nuovo accordo la durata la più lunga che sia possibile.
Quindi si raccomanderebbe d'escludere interamente, dal contratto che si deve fare, gli affari che già son stati regolati nella Costituzione federale tedesca, o di ammetterli sol-
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tanto in una redazione conforme a questa Costituzione e che non ne differisca.
Finché la costituzione e la legislazione federale della Germania mantengono la regolazione della materia in questione, la Chiesa Cattolica ne gode il vantaggio senza tener conto se il punto è ripetuto o no nel nuovo accordo. Ma se una volta gli avversari ricevessero una maggioranza, c'è pericolo che una tale maggioranza politica appena si faccia scrupolo di respingere interamente un accordo che contiene tali punti non graditi; così potrebbero perdersi non solo le parti del contratto alla cui regolazione si sarebbe potuto rinunziare senza esitazione, ma anche quelle (p. e. concessioni finanziarie) che altrimenti sarebbero rimaste possesso indisturbato della Chiesa Cattolica, delle sue istituzioni e dei suoi membri.
Partendo da tali e somiglianti considerazioni ho preso partito riguardo ai singoli numeri delle puntazioni curiali dapprima solamente in forma d'osservazioni, rinunziando a proprie proposte di redazione. Mi permetto di presentar a Vostra Eccellenza una parte di queste osservazioni come allegato. Il resto ne fornirò fra poco, quando
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sarò tornato a Monaco da un breve congedo che passo in campagna.
Ho ancora messo da parte una dichiarazione concernente i desideri che lo Stato ha l'intenzione di far valere in riguardo della regolazione contrattuale di alcuni affari ecclesiastici.
Secondo questo mi permetto di pregare Vostra Eccellenza di esaminare le osservazioni, se Le aggrada, e di decidere le proposte ulteriori dopo essersi intesa, all'occorrenza, colla Santa Sede.
Con piacere mi pregio anche in questa occasione di assicurarLa della più profonda stima, con cui ho l'onore di rimanere
di Vostra Eccellenza
devotissimo
(segnato:) Dr. Matt.
Empfohlene Zitierweise
Matt, Franz an Pacelli, Eugenio vom 26. August 1920, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 6901, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/6901. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.
Online seit 31.07.2013.