Dokument-Nr. 7101

[Erzberger, Matthias]: L'eguaglianza di trattamento delle due confessioni nelle scuole della Germania, eccettuata la Prussia, vor dem 09. Februar 1918

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L'eguaglianza di trattamento delle due confessioni nelle scuole della Germania, eccettuata la Prussia.
Se rivolgiamo le nostre considerazioni sull'istruzione scolastica negli altri Stati della Confederazione germanica, scorgiamo quasi tutti le conseguenze dell'esempio delle scuole prussiane, tanto frequenti sono i lamenti che noialtri cattolici dobbiamo levare anche colà a causa dell'intolleranza del trattamento. In moltissimi casi i cattolici, vedendo che tutte le loro proteste eran vane e che si cercava di rispondere abbellendo persino con ogni sorta di argomenti gli inconvenienti deplorati, si son lasciati prendere dall'indifferenza. Punto di vista, naturalmente, falso, che non ha mai contribuito a farci avanzare di un sol passo. Al contrario: noi abbiamo il dovere di portare a cognizione del pubblico ogni singolo caso di "imparità" fin ché non saremo riusciti ad ottenere i medesimi diritti che ci spettano secondo la Costituzione dello Stato. E se vi sono Stati nei quali, come purtroppo in Sassonia, nel Brunswick, nel Meclemburgo e nel Reuss, la legislazione contiene ingiustizie e rigori contro i cattolici, i nostri rappresentanti nei vari corpi legislativi non avranno certamente pace finché non vedranno soppresso fin l'ultimo paragrafo che tiene i cattolici sotto prescrizioni eccezionali; paragrafo che dovette la sua origine a tempi ancor più intolleranti degli attuali.
È dunque una grandissima soddisfazione per noialtri cattolici poter dimostrare colle prove alla mano che nell'unico Stato confederato avente una maggioranza cattolica, nella Baviera, gli abitanti della minoranza confessionale, ossia i protestanti, godono di ampissimi riguardi, tanto
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nella legislazione statale quanto presso la popolazione cattolica; e che questo – ciò che ha un grande significato – venga ammesso apertamente dalle autorità competenti. È vero che anche l'Alsazia-Lorena ha una grande maggioranza cattolica; ma la legislazione di questo paese vien, naturalmente, tanto influenzata dalla Prussia che non è il caso di parlare di pregiudizio dei protestanti, anche ammesso in via d'ipotesi che ai cattolici fosse possibile trattare con intolleranza la minoranza confessionale in un paese ove le religioni son tutte eguali dinanzi allo Stato. Nell'organo protestante settimanale della Baviera si lesse a suo tempo:
"Noialtri evangelici possiamo ringraziare Dio che la Baviera abbia seguitato ad esistere come Stato. Sotto lo scettro del Sovrano di Baviera la nostra Chiesa ha potuto svolgersi e prosperare sin qui senza impedimenti di sorta."
Un'altra testimonianza recente, di quando cioè era ancora al timone il Ministero cattolico di von Hertling, è questa. In un articolo della "Süddeutsche Konservative Korrespondenz" ("Corrispondenza conservativa della Germania meridionale") si leggeva:
"Eppure, se guardiamo più da vicino, se interroghiamo le autorità ecclesiastiche che lo devono saper benissimo, apprendiamo che i protestanti, non solo non hanno la benché minima ragione di lagnarsi di checchessia, ma che si trovano ad agio sotto il Governo attuale e il suo capo."
Se noialtri cattolici tedeschi potessimo dire lo stesso in tutto l'Impero germanico, le cose andrebbero molto meglio in Germania in quanto alla giustizia confessionale; e non sa-
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rebbero più necessari gli articoli sul trattamento ingiusto in tutti i campi, e specialmente in quello della scuola.
1. Baviera.
In Baviera, a dire il vero, i cattolici non avrebbero da lamentarsi di disuguaglianze speciali, se dal punto di vista cattolico non si dovessero combattere alcune disposizioni nelle prescrizioni di legge sulle scuole, create per amor della corrente liberale nel '70 del secolo scorso. Una legge scolastica generale intesa a regolare i rapporti della scuola popolare non è mai passata; e per questo son fissati per legge soltanto gli stipendi dei maestri delle scuole popolari; le loro pensioni, la vita delle vedove e degli orfani è il dovere dell'insegnamento obbligatorio. Il rimanente ordinamento scolastico vien regolato, come in Prussia, per mezzo di decreti ministeriali e governativi.
In Baviera è la scuola confessionale che dà regola; tuttavia l'introduzione di scuole "simultanee" – cioè a dire di scuole comuni agli allievi cattolici e protestanti – fu di molto facilitata nel passato per il fatto che una deliberazione delle autorità comunali era quella che fissava il carattere della scuola. Le proteste dell'Episcopato riuscirono a determinare un cambiamento, ed oggi è in rigore il rescritto Sovrano del 26 agosto 1883. Secondo questo rescritto soltanto nei luoghi di popolazione mista in quanto al culto, quando il Comune costruisca con i suoi mezzi una nuova scuola comunale per il popolo, questa può essere dichiarata dal Governo, a richiesta, scuola "simultanea". In casi straordinari condizionati da circostanze impellenti, scuole confessionali possono, quando esistano certe premesse dettagliatamente
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specificate, esser cambiate in scuole "simultanee", ed è il Ministero dei culti che decide in ultima istanza. Allo stesso modo scuole simultanee possono esser cambiate in confessionali quando due terzi del Consiglio Comunale ne facciano domanda allegandone i motivi. In Baviera vi sono in tutto 190 scuole simultanee di cui 80 nel Palatinato, 66 nella Franconia centrale, 15 nella Baviera del Nord e 17 nella Svevia. Monaco ne ha 14 e Norimberga, prevalentemente protestante, ne ha 45. Le scuole simultanee urbane sono in misura del 14 per cento, mentre quelle di campagna del solo 0,8 per cento. È questa, del resto, una prova che il liberalismo bavarese ha saputo approfittare delle prescrizioni in vigore.
A tutela delle minoranze confessionali c'è il seguente articolo della legge scolastica del 1902: "Quando in una o in più località nel raggio di tre chilometri e mezzo vi sono 50 bambini della minoranza confessionale in obbligo di frequentare la scuola, questi Comuni sono obbligati ad aprire una scuola confessionale per questa minoranza."
Disposizioni governative bavaresi regolano ancora le funzioni religiose per gli scolari in quanto che gli allievi delle scuole popolari sono obbligati a recarsi alle funzioni religiose principali e a quelle speciali, celebrate ad uso delle scuole. L'intiero personale insegnante è obbligato alla sorveglianza degli scolari durante le funzioni stesse e ad accompagnare all'organo, due volte la settimana, gli inni sacri. Una cerimonia religiosa immediatamente prima dell'inizio delle lezioni servirà a surrogare la S. Messa, e ad essa si deve assistere sempre, accezion fatta per i mesi che vanno al novembre al marzo.
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La scuola popolare è un'istituzione statale, ma finanziariamente parlando, è comunale. Alla Chiesa è riconosciuto soltanto il diritto di istituire, dirigere e sorvegliare l'insegnamento religioso.
Nel 1909 vi erano 7.665 scuole popolari fra cui 71 private. Di queste scuole 5.425 erano cattoliche (71,1 %); 1.967 protestanti (25,6 %); 83 israelite (1,0 %) e 190 simultanee o miste. (La statistica del Regno del 1911 dà 7.566 scuole popolari pubbliche.) Fra un milione e 36.991 scolari (1.041.676 nel 1911) se ne contarono 745.196 cattolici (71,8 %); 286.034 protestanti (27,6 %); 4.225 israeliti (0,4 %) e 1.536 di confessioni diverse (0,2 %). Ora, siccome in Baviera i cattolici sono il 70,6 % e i protestanti 28,2 %, si ha che il numero dei bambini cattolici sorpassa dello 0,8 % la quota di tutta la popolazione cattolica; mentre il numero dei bambini protestanti rimane dello 0,6 % al di sotto della quota della popolazione protestante; – una prova questa che, se da una parte la popolazione cattolica dimostra una più grande fecondità, dall'altra fa partecipare in misura minore i suoi figli alle scuole medie e superiori. Il corpo insegnante contava 18.352 membri, fra cui 4.831 maestre (ossia il 26,3 %). Fra le maestre ve ne sono soltanto 572 protestanti ed 1 israelita, mentre quelle cattoliche sono 4.258 (ossia l'88,1 %). Nel corpo insegnante vi erano 12.877 cattolici (il 70,2 %); 5.389 protestanti (il 28,9 %) e 86 isrealiti (lo 0,5 %). In tutta la Baviera, dunque, non si scorge in nessun luogo un favoreggiamento dei cattolici come si potrebbe presumere e come è stato detto tante volte in Prussia per abbellir di franzoli [sic] l'imparità di trattamento. Al contrario i protestanti godono di un pri-
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vilegio in quanto alla sistemazione della loro gioventù in età da istruzione obbligatoria; un privilegio che i cattolici non hanno goduto mai e in nessun luogo nemmeno approssimativamente. La popolazione protestante è, come abbiam detto, del 28,2 %, la percentuale degli scolari del 27,6 %, mentre quella degli insegnanti è del 28,9 %; e questo senza contare che una gran parte del corpo insegnante cattolico è formato da donne le quali, come è noto, hanno un orario d'insegnamento più piccolo. Il vantaggio dei protestanti si scorge anche nella cifra media degli scolari che ogni maestro ha sotto di sé. Mentre 1 maestro cattolico ha da istruire in media 57,8 alunni, 1 maestra protestante ne ha soli 53,1 e un maestro israelita anche meno, e cioè il 49,1 %.(La media dello Stato sarebbe del 56,5 % e in Prussia del 56,1 %). Che i circoli competenti della Prussia prendano cognizione di questa ampia tolleranza cattolica verso la minoranza e serva loro di esempio!
Una parte dell'istruzione scolastica si trova nelle mani di corporazioni religiose (anche quelle i cui i membri non hanno che gli ordini minori) e per questo si spiega la forte percentuale dell'elemento femminile fra il personale insegnante cattolico; poiché le congregazioni maschili, sebbene non escluse, non ritrovano fra esse. L'incarico dell'insegnamento vien dato dagli organi governativi dietro domanda e coll'approvazione del Comune. Le maestre appartenenti ad un Ordine religioso debbono sottomettersi, naturalmente, alle condizioni prescritte, se vogliono esercitare il loro magistero. La scelta degli insegnanti e l'occupazione dei posti vien fatta dai superiori dell'Ordine previo, accordo col Governo. Il compenso vien regolato di comune
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accordo, e liberamente e non vi è pensione per i maestri.
L'istruzione preparatoria del maestro ha luogo in una Scuola Preparatoria di tre classi e, quindi, in una Scuola Normale di due classi oppure in un Istituto di magistero di 5 classi al quale se ne aggiungerà una sesta. Il personale insegnante di queste scuole ha frequentato, generalmente scuole normali; ma dal 1808 deve sottoporsi ad uno studio universitario di quattro semestri con esame finale. I direttori sono laici, nominati dal Governo dopo aver udito le autorità ecclesiastiche; i loro supplenti invece (nominati Prefetti) sono regolarmente sacerdoti incaricati, nel contempo, dell'insegnamento religioso. Di istituti di classi preparatorie alla scuola normale ve ne erano 64 di cui 25 privati; di questi ultimi 18 sono monastici collegati, contemporaneamente, a scuole normali. Fra 4.424 scolari, 1.148, (ossia il 29,9 %) furono femmine; 3.020 (il 63,3 %) cattolici e 1.320 (il 29,8 %) protestanti. I 258 insegnanti vanno suddivisi come appresso: 52 maestre (il 20,2 %) di cui 187 cattoliche (il 72,5 %) e 60 protestanti (il 23,2 %). Scuole normali per maestri e maestre ve ne erano 40, fra cui 24 private. Dei 2.926 allievi 1.070 furono femmine (il 36,3 %); 2.006 cattolici (il 64,4 %) e 941 protestanti (il 31,7 %). Al contrario dei 534 maestri il 74,7 % son cattolici (399) e il 23,6 % protestanti (126). Nelle scuole superiori i cattolici risultano favoriti a spese dei protestanti nel corpo insegnante; ma la cifra degli scolari cattolici rimane al disotto della media della popolazione. Secondo questa statistica vi deve esser, dunque, in Baviera una maggiore offerta di concorrenti protestanti all'ufficio d'insegnanti.
L'ispezione scolastica viene esercitata dallo Stato
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colla partecipazione del Clero su una base giuridica secondo il concordato del 1817. Le autorità sono il Ministero e la Commissione provinciale; le autorità comunali e la Commissione scolastica comunale, le autorità distrettuali, i professori circondariali e, infine, autorità ed ispettori locali. Per la tutela del diritto di vigilanza della Chiesa su tutta quanta l'istruzione pubblica vi è la cosiddetta "Landesverband der katholischen geistlichen Schulverbände Bayerns" (ossia: "La Lega delle associazioni scolastiche ecclesiastiche cattoliche della Baviera") la quale, secondo la volontà dell'Episcopato, tien dietro teoricamente e praticamente alla istruzione radicale delle associazioni ecclesiastiche, e possiede un organo speciale nella "Christliche Schule" ("Scuola cristiana"). Se si tien dietro attentamente agli studi del clero bavarese pur dal lato pedagogico, non si può negare una certa abilità, anche riguardo all'ispezione scolastica, ai teologi usciti dal lungo tirocinio che sopra.
In seno alla commissione provinciale come in quella circondariale trovansi anche maestri, perché portino nelle deliberazioni il contributo della loro esperienza pratica. Anche nell'ispettorato locale scolastico (il parroco è ispettore locale) e nelle autorità distrettuali scolastiche (l'ispettore distrettuale è un sacerdote) vi sono maestri aventi diritto a seggio e a voto. Le autorità scolastiche locali e distrettuali hanno ordinamento confessionale.
All'istruzione scolastica media la Baviera sembra non aver dedicato tutta l'attenzione che merita. Non si deve dimenticare, però, che scuole medie nel senso prussiano erano ignote alla Baviera fino ai tempi più recenti, e che usavano chiamare colà generalmente le scuole superiori maschili e
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femminili col nome di scuole medie. Compiute le ricerche statistiche del 1911 si constatò che la Baviera contava 27 scuole medie pubbliche e 42 con 4.935 scolari (865 maestri 4.070 femmine); ossia 1 scolaro di scuole medie per ogni 211 scolari di scuole popolari. Di questi 2.934 (ossia il 59,4 %) eran cattolici, 1.744 (il 35,3 %) protestanti, 231 (il 4,7 %) di varie confessioni. Qui abbiamo, dunque, il medesimo fenomeno che in Prussia: i cattolici si trovano molto al di sotto dei protestanti nello stimare la scuola media, perché le parti del paese popolate prevalentemente da protestanti hanno relativamente molte scuole medie. Invece fra gli insegnanti 375 (ossia il 79,6 %) sono cattolici e 84 (il 18 %) protestanti. Questo fatto non si deve tanto ad un intenzionale scartamento dei protestanti quanto alla circostanza che nelle 42 scuole private ci sono molte maestre cattoliche. Si tratta per la maggior parte di istituti monacali con 1.787 allieve da Dame inglesi, 5 dalle Francescane, 5 dalle Domenicane, 1 dalle suore dell'Ordine delle Servite, 1 dalle Suore Clarisse, 1 dalle Benedettine e 1 dalle suore dell'Ordine Cisterciense. Rimane tuttavia da osservare che sovente le scuole medie son collegate alle scuole popolari le quali posseggono un corpo d'insegnanti unitario, ciò che spiega la piccola cifra media degli scolari; ossia il 10,6 per ogni insegnante.
2. Sassonia.
La Sassonia è quello Stato della Confederazione che gode la triste nomea di trattare i cattolici colla più grande intolleranza. I sudditi cattolici, specialmente quelli possidenti, debbon contribuire al mantenimento di chiese e
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di scuole protestanti; i preti che hanno goduto la loro istruzione presso i Gesuiti, non possono essere impiegati. L'odio per i Gesuiti specialmente produce in Sassonia i più bei frutti. L'intolleranza, che, purtroppo, si basa su certi paragrafi della legge, non si arrestò a suo tempo nemmeno dinanzi al fratello del Re.
Ha davvero dell'incredibile apprendere che in Sassonia figli cattolici di genitori cattolici debbono diventare, in certi dati casi, protestanti. Quando, per esempio, secondo le prescrizioni della legge scolastica sassone dell'anno 1836, bambini cattolici sassoni non hanno il modo di godere istruzione religiosa cattolica vengono costretti a partecipare alle lezioni di religione protestante. Questi bambini son realmente considerati come protestanti, quando non hanno goduto fino al 12esimo anno nessuna istruzione religiosa cattolica, e continuano, per qualsivoglia motivo a frequentare le lezioni di religione protestante nel luogo e nella casa paterna. Allora, in forza della legge essi debbono "perseverare" nella confessione protestante. E così i genitori non possono decidere nemmeno della educazione religiosa della loro prole. Questo avviene nel paese della chiara Sassonia.
È vero che i bambini cattolici son liberati dall'obbligo di assistere alle lezioni di religione protestante nella scuola locale quando possono comprovare di ricever lezioni sufficienti di religione cattolica; ma le autorità ecclesiastiche mancano di mezzi e di forze per istituire dappertutto corsi di religione cattolica; ragione per cui centinaia di località rimangono senza tali corsi. La triste conseguenza è che i bambini cattolici di queste località
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debbono, per legge e per diritto, divenire protestanti. In questo modo la legge aiuta la religione protestante a farsi proseliti. La "Sächsische Volkszeitung" scrisse nel suo numero 147 del 28 giugno 1913:
"Nel 1909, dei 25.055 bambini cattolici in Sassonia ben 3.465 rimasero senza lezioni di religione cattolica e dovettero, quindi, assistere a quelle di fede protestante. Se, giunti i bambini all'età di 12 anni compiuti, il direttore della scuola li richiami o no agli effetti delle prescrizioni della legge, è tutt'una: la lettera della legge ha la parola, e subentra l'ordine del "perseverare"; il che vuol dire che i bambini son divenuti protestanti per legge anche se da questo giorno saranno tenuti lontani dall'istruzione religiosa protestante".
Anche in Sassonia le scuole comunali son confessionali; tutte le società religiose permesse possono, cioè, coll'approvazione delle supreme autorità scolastiche, fondare scuole proprie. E i fanciulli della minoranza debbono frequentarle purché siano equiparate a quelle della maggioranza; caso contrario essi devono frequentare quest'ultime.
Quando per la minoranza non vi sono scuole i bambini di questa minoranza debbono frequentare le scuole comunali pubbliche del luogo; in quanto a lezioni di religione deve, però, esser provveduto altrimenti. Quando ciò non è possibile, entrano in vigore le prescrizioni sopra enunciate. Ordini ecclesiastici possono aprire scuole e convitti d'educazione solo in base alle prescrizioni di una legge speciale.
Secondo le costatazioni statistiche del 1912 vi sono in Sassonia 2.387 scuole popolari nel vero senso della paro-
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la con 807.613 bambini e 15.741 insegnanti. (Nel 1911 le scuole erano 2.270 con 771.103 scolari e 13.385 maestri e 710 maestre.) Di queste scuole 56 (2,4 %) eran cattoliche con 25.055 scolari (3,2 %) e 308 fra maestri e maestre (2,2 %). Essendo del 4,9 % la partecipazione dei cattolici si comprende subito che tanti e tanti bambini, per lo meno 13.300, van perduti alla Chiesa per opera dei matrimoni misti, dell'istruzione scolastica, ecc., ecc. Più di una terza parte dei bambini (37,8 %) dovettero visitare le scuole evangeliche per mancanza di quelle cattoliche; e più precisamente: 709 nell'alta Lusazia (Oberlausitz) dove si trovano 29 scuole cattoliche con 5.004 scolari, e 8.652 nei possessi della Corona sassone. In tutto, dunque, 9.361 scolari. Ora, siccome in soli 150-160 luoghi è possibile l'istruzione religiosa cattolica, ben 3.465 bambini rimangono, come abbiam detto, senza istruzione religiosa cattolica e debbono divenire protestanti in forza di una legge che è una vergogna del secolo XX. Ogni maestro protestante ha una media di 54,7 scolari; nelle scuole cattoliche il numero è di soli 51, trattandosi spesso di più piccoli sistemi. Oltre alle scuole pubbliche vi sono anche 19 scuole private con 1.446 scolari di cui 293 cattolici. L'istruzione preparatoria dei maestri sassoni vien fatta in sei anni, e dal 1914 in 7 anni di scuole Normali. A tutti i maestri è permessa, sotto certe condizioni esattamente fissate in alcune prescrizioni, la visita dell'Università di Lipsia. Questo permesso è stato ultimamente esteso anche alle maestre. In Sassonia vi sono 25 scuole di magistero per maestri, fra le quali due per maestre, tutte interne. Il numero degli scolari fu di 4.447 nel 1914 e quello dei maestri 281. Per i cattolici vi
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è la scuola Normale di Bautzen con 15 insegnanti e 137 seminaristi. Le maestre cattoliche la Sassonia deve prenderle dai paesi finitimi, poiché negli Istituti del paese non vengono istruite che maestre protestanti.
La suprema autorità scolastica è il Ministero dei Culti e dell'Istruzione pubblica, al quale sottostanno 31 ispettori scolastici di Stato. Le autorità scolastiche del luogo esercitano la vigilanza per mezzo di un ispettore scolastico locale in carica onorifica il quale è sempre un sacerdote. A quanti sacerdoti cattolici è affidata l'ispezione del luogo non si può desumere dalle ricerche. Gli ispettori scolastici del circondario son tutti protestanti.
In Sassonia vi erano nel 1911 65 scuole medie pubbliche e 37 private con 18.370 scolari e 21.595 fanciulli: in tutto, dunque, 39.965; dimodoché per ogni scolaro di scuola media ve ne sono 19,3 delle scuole comunali. Le scuole medie hanno vita florida. Gli scolari cattolici furono 929, ossia il 2,3 %. La partecipazione è insufficiente anche se si prende in considerazione che la popolazione cattolica appartiene per la maggior parte alle classi lavoratrici. In quanto al numero degli insegnanti, la statistica indica soltanto quello delle scuole private; ossia 321 fra maestri e maestre. Quanti fra di essi son cattolici, non si è potuto assodare. Comunque, non giungeranno certamente, nella madrepatria della tolleranza, al numero di 30, come lo richiederebbe la legge sulla "parità" di religione.
3. Württemberg
Nel decennio che precedette la guerra il Württemberg colla sua legge sulle scuole popolari del 17 agosto 1909
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precedette altri Stati della Confederazione come il Baden, l'Assia, la Sassonia-Weimar, l'Oldenburg, ecc., con ottimi esempi dimostrativi di come avrebbe dovuto solversi, in certo modo felicemente, la difficile questione; mentre ad altri Stati, come alla Prussia e alla Baviera non vuol assolutamente riuscire di porre tutta quanta l'istruzione pubblica, o almeno quella che riguarda le scuole popolari, su una base giuridica. La legge scolastica del Württemberg si occupa delle scuole nei seguenti 7 capitoli:
1. Del compito delle scuole popolari;
2. Dell'obbligo di frequentare le scuole;
3. Della istituzione e del mantenimento delle scuole comunali;
4. Dell'istruzione privata;
5. Degli istituti di perfezionamento e delle scuole domenicali;
6. Dei maestri;
7. Dell'ispezione delle scuole comunali.
A noi interessa soprattutto che tutta l'istruzione popolare (compresa quella dei maestri, nonché l'ispezione) sia edificata su base confessionale. La separazione confessionale è stata fatta così bene che, ormai, non vi è più posto per la scuola "simultanea". Anche per le minoranze confessionali vi sono nella legge scolastica prescrizioni così chiare che ovunque si può procedere alla fondazione di scuole confessionali laddove vi sia un certo numero di fanciulli di una confessione. L'istituzione di scuole confessionali per una minoranza è legata, a certe condizioni, al numero 30. Naturalmente questo è più facile nel Württemberg dove vi sono territori di confessioni miste, in nessu-
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no di essi una vera e propria "diaspora" (sparpagliamento), come, per esempio, nella Germania del Nord e in quella occidentale, né per i cattolici né per i protestanti. Per questa ragione manca ancora un numero considerevole di bambini che debbono frequentare le scuole della maggioranza. Se anche il loro numero non è direttamente indicato nelle statistiche che sopra, si può calcolare senza tanta difficoltà. Nelle scuole evangeliche vi saranno all'incirca 693 bambini cattolici. Per questi bambini si provvede sufficientemente, in base alle prescrizioni relative per l'istruzione religiosa delle minoranze confessionali.
Secondo la "Statistica sull'istruzione e educazione pubblica nel Regno di Württemberg" del 1913, v'erano 2.253 luoghi colle scuole, di cui 1.228 colle sole scuole evangeliche e 726 colle sole scuole cattoliche, mentre 140 scuole erano per le due confessioni. Le scuole vennero frequentate da 249.803 bambini evangelici (cioè il 68,3 %) e da 115.314 bambini cattolici (ossia del 31,6 %). Considerato che nelle scuole Normali, negli Istituti di correzione ed in varie scuole private si trovano altri 2.645 bambini protestanti e 2.652 cattolici, abbiamo una cifra complessiva di 370.664 bambini delle scuole comunali fra cui 117.966 cattolici (il 31,8 %). I cattolici partecipano però alla popolazione totale del 30,4 %; dimodoché i fanciulli cattolici superano quelli protestanti dell'1,4 %. In iscuole aventi una sola classe debbono andare 21.736 bambini cattolici (18,9 %): in iscuole con due classi, 32.686 (28,3 %): in iscuole con tre classi 19.588 (17 %) e in iscuole con più di tre classi 41.310 (35,8 %). Relativamente ai protestanti le proporzioni, prese nello stesso ordine, sono invece le seguenti:
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13,2 % - 19,2 % - 13,2 % e 54,4 %. Essi formano infatti il contingente principale nelle grandi città, mentre i cattolici abitano la campagna.
La cifra totale dei posti di maestri ammontava a 6.550, fra cui 4.510 protestanti (il 68,9 %) e a 2.040 cattolici (ossia il 31,1 %). Ora, facendo il Württemberg la distinzione fra maestri e maestre permanenti, vicariati scolastici (Schulvikariate) e maestri e maestre non stabili, troviamo opportuno dar le cifre del corpo insegnante stabile: 3.359 maestri protestanti (69,6 %) e 1.464 cattolici (30,4 %). Straordinariamente piccola è la cifra delle maestre cattoliche di carriera che è di solo 25 (8,8 %) dinanzi 260 protestanti (21,2 %). Da che cosa dipende, non si può precisare senza ulteriori ricerche; comunque il fatto rimane come un pregiudizio della parte del popolo cattolico. Per ogni maestro cattolico vi sono 56,5 scolari e per ogni maestro evangelico 55,4. Nel 1912 furono istituiti 142 posti di maestro, fra cui soltanto 41 per maestri cattolici (29%). I candidati patentati all'ufficio di maestro e di maestra furono 2.422, impiegati quasi subito, fra cui 780 cattolici (32,2 %). Da parte cattolica vi fu, dunque, un'offerta sufficiente.
Per l'istruzione preparatoria dei maestri vi erano 9 scuole Normali governativi di 6 classi ciascuna, 6 protestanti con 88 maestri e 947 allievi e 3 cattoliche con 48 maestri e 580 scolari. A queste si aggiungevano 5 istituti privati evangelici con 15 maestri (senza contare i maestri supplenti) e 239 allievi. I cattolici partecipavano, quindi, al personale insegnante per il 31,7 %; mentre gli allievi cattolici rappresentavano una media del 33,2 %.
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Nelle due Normali governativi per le maestre (1 cattolica e 1 evangelica) un personale insegnante di 11 persone (fra cui 4 cattoliche) istruì 133 allieve (39 cattoliche).
L'ispezione scolastica è esercitata dallo Stato separatamente, per confessione. Suprema autorità scolastica è il Ministero dell'Istruzione pubblica e dei Culti con due reparti indipendenti del Consiglio superiore scolastico protestante e Consiglio superiore scolastico cattolico; ognuno investito di mansioni speciali per le scuole della sua confessione. Gli ispettori (chiamati ispettori scolastici circondariali) attivi in questi due dicasteri sono, nella loro occupazione principale, ufficiali di Stato, presi per la maggior parte dei maestri comunali ammessi agli studi accademici, e debbono appartenere alla confessione dei maestri che loro sottostanno. L'ispezione locale è esercitata dalla Commissione per gli studi, nel cui nome il sacerdote del luogo ispeziona le scuole della sua confessione. Nelle scuole che hanno sette e più classi è però il rettore che ha certi diritti di ispezione.
Nel Regno del Württemberg il numero delle scuole medie pubbliche è di 38, alle quali se ne devono aggiungere altre 9 private. Queste scuole furono frequentate da 12.657 scolari fra cui si trovarono soltanto 1.982 bambini cattolici (15,6 %), ossia precisamente la metà degli scolari che i cattolici dovrebbero avere. Non evvi scusa alcuna per una tale indifferenza dinanzi ad un istituto che torna utile ai piccoli impiegati e professionisti. Per ogni scolaro di scuole medie ve ne sono 29,3 nelle scuole comunali. Che fra 399 insegnanti ve ne siano soltanto 53 cattolici (13,2 %) non fa onoro al pensiero "paritativo" delle autorità e per-
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sonalità in questione, imperocché, anche stando al numero degli scolari, questi maestri dovrebbero essere almeno 63.
4. Baden
Nel Baden le scuole comunali sono per principio "simultanee". È vero che esistono prescrizioni dettagliate per tutelare la parità delle singole confessioni, ma anche le disposizioni più belle e più giuste non possono rimuovere un cattolico nei suoi pregiudizi di massima contro la scuola simultanea.
Nelle scuole con un maestro, questi deve essere della confessione della maggioranza degli scolari; nelle scuole con più maestri la minoranza confessionale dev'esser presa in considerazione; molto più se essa ammonta durevolmente a 40 scolari. Anche quando il numero degli scolari sia minore, è permesso avere un maestro della confessione della minoranza. L'istruzione religiosa viene impartita da sacerdoti e da maestri in tre ore settimanali, divise per confessione. Quando non v'è un maestro ma vi sono durevolmente 15 bambini della minoranza confessionale, l'istruzione religiosa dovrà essere impartita dal più vicino maestro della religione di quella minoranza a spese del Comune. Per legge né lo Stato né i suoi organi dovranno immischiarsi nell'istruzione religiosa e nella sua impartizione (secondo le prescrizioni ecclesiastiche) fin tanto che questa non disturba l'ordinamento scolastico unitario. Per questa regione l'incorporazione esterna della medesima nell'esercizio scolastico è affare dello Stato.
Il Baden ha nelle sue 1.956 scuole pubbliche 335.264 scolari (166.286 maschi, pari al 49,6 % e 168.978 femmine,
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 pari al 50,4%). Calcolati secondo le confessioni erano 204.448 cattolici (61, 0%), 126.884 protestanti (37,8 %), 1.493 israeliti (0,4 %) e 2.409 seguaci di altre confessioni (0,8 %). Ora, formando i cattolici il 59,3 % della popolazione, noi possiamo constatare qui il medesimo sintomo come in altri Stati con una grande percentuale cattolici; che, cioè, il numero dei fanciulli cattolici sorpassa di molto la quota dei cattolici in rapporto della popolazione. Qui la sorpassa dell'1,7 %, mentre il numero dei bambini protestanti rimane dello 0,7 % sotto la quota della popolazione protestante.
Il corpo insegnante era costituito di 4.668 maestri e di 957 maestre, di cui 2.891 maestri (61,9 %) e 603 maestre (63,0 %) di religione cattolica; di modo che i cattolici non possono lamentarsi di imparità. Di religione protestante furono 1.720 maestri e 336 maestre; israeliti 37 maestri (0,8 %) e 13 maestre (1,4 %), di altre religioni 20 maestri e 5 maestre. Gli ebrei in questo paese, esemplare per liberalità, vengono grandemente preferiti a spese dei protestanti; nel Baden trovano impiego anche maestri di altre confessioni. Per ogni maestro vi sono in media 59,6 scolari; e più precisamente 58,5 per ogni maestro cattolico, 61,7 per ogni maestro protestante, 29,9 per ogni maestro israelita. Le 7 scuole private hanno 665 scolari fra cui 430 cattolici.
Le disposizioni riguardanti le funzioni religiose per gli scolari, rivelano tratti di grande liberalità. Secondo queste disposizioni i bambini non debbono esser trattenuti nei giorni feriali per più di 2 ore la settimana ad una funzione religiosa (la Santa Messa celebrata per i bambini); la vigilanza della gioventù da parte dei maestri
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come aveva luogo prima, è cessata fin dal 1913.
I maestri vengono istruiti gratuitamente con un corso di 6 anni alle scuole Normali. Tutte le Normali e le Preparatorie sono, per principio, simultanee; tuttavia a Meersburg e a Ettlingen la popolazione è tutta cattolica e a Karlsruhe tutta protestante. Le 4 Preparatorie comprendono i 3 corsi inferiori della scuola magistrale. Il corpo insegnante nelle scuole magistrali gode per la maggior parte di cultura accademica. Le Preparatorie sono frequentate da 239 cattolici, da 179 protestanti, da 1 israelita, e da 2 appartenenti ad altre religioni; le Normali invece sono frequentate da 943 cattolici, da 582 protestanti, da 3 israeliti e da 3 altri; – gli allievi cattolici formano, quindi, il 60,5 %. Per l'istruzione delle maestre alle 4 scuole femminili secondarie sono istituiti corsi speciali che contano 129 allieve cattoliche, 146 protestanti, 13 israelite ed una di altra confessione. Vi si aggiunga la pia fondazione della principessa Guglielmo a Karlsruhe con 144 allieve, fra cui 55 cattoliche. I cattolici partecipano, dunque, del solo 42,5 % al corpo insegnante femminile futuro.
L'ispezione scolastica nel Baden spetta esclusivamente allo Stato. Essa viene esercitata dal Consiglio superiore scolastico che ha la sua sede nello stesso Ministero dell'Istruzione pubblica e dei Culti. Sotto di esso stanno i 18 uffici scolastici circondariali col Consiglio scolastico pure circondariale, il quale ha il principale ufficio di ispezionare le scuole del suo circondario. L'ispezione locale sul corso delle lezioni viene esercitata nei grandi sistemi scolastici da un rettore o da un professore. Le altre scuole sottostanno direttamente al Consiglio scolastico
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del circondario. Inoltre l'ispezione scolastica nel luogo viene esercitata dal Consiglio comunale insieme al parroco di ogni confessione ed a un maestro di ogni scuola.
Il Baden ha soltanto scuole medie pubbliche e cioè 26 che vengono frequentate da 3.873 maschi e da 5.062 femmine; in tutto da 8.925 scolari. Vi è, dunque, un solo scolaro di scuole medie per ogni 37,5 scolari delle scuole popolari, ciò che getta una cattiva luce sullo sviluppo delle scuole medie del Baden. La partecipazione dei cattolici, di 3.812 scolari (42,7 %), è completamente insufficiente. Come è diversa la partecipazione dei protestanti, con 4.695 scolari, ossia col 52,6 %! Anche nel Baden, dunque, si deve deplorare la grande indifferenza dei cattolici per l'istruzione media e lodare lo zelo dei protestanti i quali fanno godere ai loro figli un'istruzione migliore. Fra i 248 maestri 118 (43,5 %) sono cattolici; di modo che la parità sembra rispettata.
5. Assia.
Anche nell'Assia le scuole, pure quelle comunali, sono per principio scuole "simultanee", ossia comuni ad allievi cattolici e protestanti. L'istruzione religiosa è obbligatoria e confessionale. Quando in una scuola non vi è nessun maestro della confessione della minoranza, e i bambini di questa minoranza sono per lo meno 10, il Comune deve mettere a disposizione per le lezioni di religione private il locale scolastico e il riscaldamento. Quando il numero degli scolari è maggiore di 10, il Comune può essere obbligato a sopportare le spese dell'istruzione religiosa per intero o in parte. Il numero dei maestri di ogni confessione alle
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scuole simultanee deve regolarsi secondo la cifra dei seguaci della confessione entro il Comune.
Nel 1911 esistevano nell'Assia, accanto a 906 scuole con uguaglianza di trattamento delle due confessioni ("paritätische Schulen") altre 36 scuole protestanti e 39 cattoliche, di cui fu, però, deliberata la soppressione alla Camera nell'anno 1913. Queste 988 scuole furono frequentate da 205.558 allievi (102.563 – 49,9 % fanciulli e 102.995 – 50,1 % bambine). Dei bambini 135.196 (65,8 %) furono protestanti; 67.006 (32,6 %) cattolici; 1.797 (0,9 %) israeliti e 1.559 (0,7 %) seguaci d'altre confessioni. Essi furono istruiti da 3.246 maestri e da 542 maestre; in tutto da 3.788 insegnanti; di modo che si ha la media di 54,3 scolari per ogni maestro. Degli insegnanti 2.580 (68,1 %) erano protestanti, 1.172 (30,9 %) cattolici, e 36 israeliti e di altre confessioni (0,9 %). La "parità" potrebbe essere esercitata, dunque, molto meglio. Per ogni maestro protestante vi sono 52,4 % scolari della stessa confessione, per ogni maestro cattolico, invece, 57,2 %, e questo sebbene fra gli insegnanti cattolici una gran parte, e più precisamente il 23,8 %, siano maestre, dinanzi al solo 9,9 % di maestre protestanti. Senza nemmeno prendere in considerazione l'alta percentuale di maestre, i cattolici dell'Assia vengono a soffrire il danno della mancanza di 60 insegnanti. Le tre scuole private hanno 240 allievi quasi tutti cattolici. Anche nell'Assia la partecipazione dei bambini cattolici è molto più alta di quel che sopporterebbe la quota della popolazione cattolica (dell'1,6 %), mentre quella degli scolari protestanti sta dello 0,4 al di sotto della partecipazione della popolazione protestante.
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L'istruzione preparatoria dei maestri vien fatta nelle tre scuole Normali "paritative" di Alzey (con 188 alunni) di Friedberg (214 alunni) e di Bensheim (178 alunni), in tutto, dunque, son 580 allievi di cui 438 (75,5 %) protestanti, 138 (23,8 %) cattolici e 4 israeliti o seguaci d'altre confessioni. Le scuole Normali son considerate contrariamente a quello che avviene negli altri Stati, come scuole superiori e comprendono quattro anni di studio. Gli insegnanti godono di un'istruzione preparatoria parte accademica parte normale. Servono da scuole Normali preparatorie le cosiddette "Präparanden-Schulen" (Scuole preparatorie) con un corso di due anni. Ma non andrà a lungo che le scuole Normali saranno fuse colle scuole preparatorie in un istituto comprendente sei gradi. I primi passi per questa fusione sono già stati fatti a Bensheim. Gli abiturienti degli istituti superiori di nove anni, ma soltanto quelli liberati dall'esame orale e che vogliono entrare in qualità di maestri nelle scuole popolari, debbono fare, per essere impiegati come maestri, un corso pedagogico di un anno a Darmstadt. Per le maestre vi è una scuola Normale a Darmstadt. Questa scuola è frequentata da 73 allieve protestanti e da 41 cattoliche (ossia il 33,1 %). Oltre a questa scuola Normale vi è fin dal 1912 a Magonza un istituto detto delle Dame inglesi, (Englische Fräulein) dove le future maestre comunali possono fare un corso di preparazione per le scuole Normali.
Suprema autorità scolastica è il riparto per le questioni scolastiche nel Ministero granducale degli Interni; a questo riparto sottostanno le Commissioni scolastiche circondariali per ogni circondario, e a queste Commissioni i direttori di scuola. Gli ispettori scolastici circondariali
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sorvegliano il contegno dei maestri durante e fuori del servizio e sono membri periti delle Commissioni scolastiche. Questi ispettori, scelti fra i maestri, hanno goduto tutti un'istruzione parte accademica parte normale.
Nell'Assia vi sono sei scuole medie pubbliche e due private con 5.184 scolari (2.531 maschi e 2.653 femmine). Per ogni 39,6 allievi di scuole comunali ve ne è uno di scuole medie. Anche nell'Assia si rivela una grande trascuratezza da parte dei cattolici riguardo alle scuole medie, poiché esse vengono frequentate soltanto dal 18,4 % della scolaresca e più precisamente da 965 allievi cattolici. 4.024 scolari (ossia il 77,6 %) son protestanti e 229 (4,4 %) seguaci d'altre confessioni. Dei 143 insegnanti 116 sono protestanti (80,1 %) e soltanto 25 cattolici (17,5 %).
6. Oldemburgo.
Il Granducato d'Oldemburgo appartiene a quegli Stati nei quali tutta quanta l'istruzione obbligatoria non è regolata da disposizioni o da leggi particolari, ma posseggono una vera e propria legge scolastica generale. Questa legge fu promulgata il 4 febbraio 1910 e comprende la scuola di magistero e l'ispezione scolastica.
Le scuole popolari si basano sulla confessione e risolvono il problema degli eguali diritti delle due grandi confessioni cristiane in modo quasi esemplare. Per la confessione di un comune, si può pretendere nel comune stesso una scuola propria, quando vi siano durevolmente 25 bambini e la maggioranza dei genitori ne faccia domanda. Nel Granducato Oldemburgo si praticano, dunque, le cosiddette "Zwergschulen" (scuole nane) confessionali, – per adoperare l'e-
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spressione in voga – istituite in base ad una legge. I bambini della confessione della minoranza che non hanno una scuola propria, non prendon parte all'istruzione religiosa nella scuola del luogo, sono però obbligati dal direttore della scuola ad assistere all'insegnamento religioso impartita da un incaricato della comunità religiosa della loro confessione. Infatti lo Stato non si occupa dell'insegnamento religioso e non dà mezzi perché questo insegnamento venga impartito alla scolaresca. Per l'insegnamento religioso agli ebrei vengono concessi sussidi dallo Stato. In quanto al resto l'istruzione scolastica degli ebrei non subisce restrizioni di legge.
Nel 1912 vi erano nel Granducato dell'Oldemburgo 704 scuole popolari pubbliche con 83.266 scolari; di queste scuole 538 eran protestanti con 64.382 scolari (77,3 %) e 166 scuole cattoliche con 18.864 scolari (22,7 %). Il numero degli scolari corrisponde approssimativamente alla partecipazione delle due confessioni alla popolazione. Dei 1.526 insegnanti 1.215 son protestanti (1.014 maestri e 201 maestre) e 311 cattolici (fra cui 62 maestre, ossia il 20 %). Per ogni maestro vi sono in media 54,6 scolari e 60,7 per ogni maestro cattolico, non si può proprio affermare che nel Granducato di Oldemburgo vi sia, nonostante le esatte prescrizioni di legge, eguaglianza di diritti in quanto all'impiego dei maestri cattolici che dovrebbero essere almeno 35. Le scuole private sono 11 con 589 scolari. Di queste scuole cinque sono cattoliche con 490 scolari e due israelite con 36 scolari. Per l'istruzione preparatoria dei maestri vi sono due scuole Normali governative di sei classi; quella di Oldemburgo (protestante) con 289 e quella di Fechta (cattolica) con 105 seminaristi. Perché le scuole Normali di Oldemburgo non siano
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tanto affollate se ne stanno istituendo altre protestanti a Varel. I principati di Lubecca e Birkenfeld prendono i loro maestri dalle scuole di magistero prussiane, colle quali sono stati conclusi accordi a tal uopo. Per l'istruzione preparatoria delle maestre vi sono due scuole Normali private femminili comprendenti quattro corsi, alle quali lo Stato concede sussidi; una protestante a Nauenburg con 127 allieve ed una cattolica a Kloppenburg con 100, quest'ultima diretta dalle Sorelle di Nostra Signora. A questo istituto è collegata una scuola preparatoria con 95 scolari. Da ciò risulta che l'Oldemburgo dà maestre cattoliche oltre il suo bisogno; ragione per cui una parte di esse si recano nella vicina Annover [sic] e nella Vestfalia.
Son attivi nell'ispezione scolastica un collegio superiore scolastico cattolico e protestante, fra cui cinque ispettori scolastici circondariali protestanti nella loro carica principale, nonché un ispettore (carica principale) e due ispettori (carica accessoria) cattolici. Le autorità scolastiche locali sono formate dalle direzioni scolastiche cattoliche e protestanti ai cui membri ecclesiastici spetta esclusivamente l'ispezione sulla istruzione religiosa.
Nell'Oldemburgo vi sono nove scuole medie pubbliche e 25 private con 2.587 scolari (1.342 maschi e 1.245 femmine, 2.034 protestanti pari al 78,6 %, e 519 cattolici pari al 20,1 %, e 34 di altre confessioni). Per ogni 32,2 scolari delle scuole popolari vi è uno scolaro delle scuole medie. Dei 104 insegnanti 22 sono cattolici (21,1 %); di modo che noi possiamo essere più contenti di questa "parità" che di quella esistente nelle scuole comunali.
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7. Alsazia-Lorena
L'istruzione scolastica inferiore nell'Alsazia-Lorena assunse forme stabili colla legge scolastica del 12 febbraio 1913. Il 24 febbraio 1908 fu cambiata e compendiata in sei brevi paragrafi sull'istruzione obbligatoria. Naturalmente anche nella nuova legge rimasero in vigore alquante prescrizioni anteriori al 1870.
Tutta quanta l'istruzione scolastica sottostà all'ispezione e direzione dello Stato. La scuola popolare ha, per principio, carattere confessionale, e si permette un'eccezione soltanto laddove il numero dei bambini è tanto piccolo da non permettere l'istituzione di una scuola per una minoranza confessionale. Per venti bambini di una minoranza deve essere, in regola, istituita una scuola speciale confessionale. Le scuole private sono permesse accanto a quelle pubbliche, e nell'Alsazia-Lorena sono specialmente numerose. Un resto dell'epoca francese è la prescrizione che vi sia vacanza ogni giovedì invece del libero pomeriggio al mercoledì e al sabato.
La lingua d'insegnamento è la tedesca. Nei territori dove si parla il francese o le due lingue è permesso però che nelle classi in cui gli scolari parlano tutti il francese come madre lingua l'insegnamento sia impartito anche in francese. Nelle scuole dove gli scolari parlano parte francese parte tedesco è il provveditore agli studi che regola la lingua d'insegnamento a seconda dei casi. Però gradatamente, si passa dall'insegnamento in francese a quello in tedesco. Nel 1911 il 16 % delle scuole avevano la lingua d'insegnamento francese o mista.
Nel 1911 c'erano nell'Alsazia-Lorena 2.852 scuole po-
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polari frequentate da 252.858. 2.347 scuole erano cattoliche (82,3 %); 400 protestanti (14 %); 47 israelite (1,7 %) e 58 "simultanee"(2 %). Degli scolari 204.904 erano cattolici (81,3 %); 45.139 protestanti (17,8 %) e 1.705 israeliti (0,7 %). Ma siccome i cattolici formano soltanto il 76,2 % della popolazione e i protestanti il 21,8 %, ne deriva che la partecipazione dei bambini cattolici sorpassa del 5,1 % quella della popolazione cattolica, mentre i bambini protestanti rimangono del 2,8 % sotto la quota della popolazione protestante. Le lezioni vengono impartite da 3.124 maestri fra cui 16 monaci e 2.613 maestre (di queste 1.365 sono monache). Degli insegnanti 4.637 son cattolici (81,2 %); 1.020 protestanti (17,9 %) e 52 israeliti (0,9 %). Dà anzitutto nell'occhio il grande numero delle maestre, le quali formano il 45,6 % della cifra totale, quindi la grande cifra degli insegnanti ecclesiastici (24,1 %). Per ogni insegnante cattolico vi è una percentuale del 44,2 %, per ogni maestro protestante del 46 %, e per ogni maestro ebreo il 32,8 % di scolari della medesima confessione; cioè a dire la più favorevole media degli scolari in tutto l'Impero. Questo si deve alla grande quantità di maestri e maestre ecclesiastici. Delle 63 scuole private 51 erano cattoliche, 6 evangeliche, 6 "simultanee"; esse furono frequentate da 3.831 scolati per la maggior parte cattolici. Le scuole Normali per i maestri hanno carattere confessionale. Vi sono 4 scuole Normali cattoliche ed una protestante; 3 scuole preparatorie cattoliche ed una protestante; una scuola Normale per le maestre con annessa una scuola preparatoria. Questi istituti sono governativi e contano 884 allievi fra cui 681 cattolici (77,0 %). Vi sono oltre a ciò 4 scuole normali private di-
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rette da monache e frequentate da 447 scolare. Anche alle scuole secondarie femminili sono uniti istituti di magistero per le maestre con 441 allieve.
Le scuole sottostanno all'ispezione di un provveditore degli studi e dei 3 presidenti circondariali (Bezirkspräsidenten), coadiuvati ognuno da un consigliere scolastico governativo (Regierungsschulrat). L'ispettore scolastico circondariale, un impiegato governativo tratto dalla classe dei maestri, sorveglia un certo numero di scuole. Fa parte del direttorio scolastico un sacerdote della confessione relativa, il quale esercita esclusivamente l'ispezione dell'insegnamento religioso.
Nel 1911 si trovavano nell'Alsazia-Lorena 44 scuole medie pubbliche e 13 private con 8.285 scolari, 5.549 maschi e 2.736 femmine. Una media, cioè, di 30,5 allievi delle scuole popolari per ogni allievo delle scuole medie. Delle scuole medie 13 sono cattoliche. 6 scuole medie femminili cattoliche son dirette da associazioni religiose; vi sono quindi fra le maestre 26 suore. Secondo la confessione vi erano 5.579 cattolici (67,4 %), 2.456 protestanti (29,6 %) e 250 di altre confessioni (3 %). Anche i cattolici dell'Alsazia-Lorena non pregiano come si dovrebbe le scuole medie. I protestanti e gli israeliti, invece, le frequentano al disopra della quota. Tra i maestri ve ne sono 76 protestanti (26,1 % e 215 cattolici (73,9 %). I cattolici sono dunque assai favoriti a spese dei protestanti e degli israeliti, i quali ultimi non hanno maestri della loro confessione.
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8. I rimanenti Stati nella Germania
centrale e del nord.
Nei 18 piccoli Stati della Germania centrale e del nord, i cattolici formano solo una piccola frazione di tutta la popolazione; una frazione che oscilla fra l'1,3 % (Schwarzburg-Rudolstadt) e il 7,4 % (Brema). In alcuni di questi paesi, soprattutto nel Brunswick, Reuss e i due Meclemburgo, la storia dei cattolici è una ininterrotta catena di dolori. Con tutte le leggi, disposizioni e ordinanze possibili immaginabili, fu reso loro difficile l'esercizio della religione cattolica e la vita religiosa resa oltremodo ardua. Questo stato di cose perdura tuttora. È vero che da un certo numero di anni e grazie alle mozioni nel Reichstag sulla tolleranza, sono state tolte le disposizioni eccezionali più dure sui cattolici. Tuttavia, esistono ancora oggi molte disposizioni provinciali, oltre ogni dire opprimenti. Ma in questa nostra relazione non debbono interessarci altro che le condizioni nel campo scolastico.
Per dare un esempio dello stato di cose occorre ricordare anzitutto che i cattolici sono obbligati nel Brunswick, Reuss e in altri Stati confederati, a pagare le tasse scolastiche per le scuole protestanti e pensare, oltre a ciò, al mantenimento delle loro proprie scuole. Nelle scuole protestanti del Brunswick vi sono 800 bambini cattolici che non godono istruzione religiosa alcuna; lo Stato lascia l'istruzione religiosa alla Chiesa, a cui, però, mancano i mezzi e le forze. In quei casi in cui la Chiesa cattolica ha pensato all'istruzione religiosa (per circa 570 bambini in 17 località) questa dev'essere impartita in locali disadatti come rimesse, magazzini e stanze private: solo in due
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luoghi è permesso far uso dei locali scolastici. Fino al 1910 i bambini cattolici che frequentavano le scuole protestanti, erano costretti a imparare e a cantare inni religiosi protestanti, a partecipare a cerimonie scolastiche di carattere spiccatamente protestante e a recarsi a scuola in giorni festivi per i cattolici. Un decreto a tutti i direttori e ispettori scolastici insiste sulla necessità di "evitare durante le lezioni nelle scuole comunali qualsiasi violazione dei sentimenti religiosi dei bambini cattolici e di far uso della massima cautela da parte del personale insegnante." Già il fatto che un tal decreto è risultato necessario parla di per se stesso un linguaggio eloquente.
Nel Brunswick non c'è, fin oggi., un regolamento di legge per la scuola cattolica. Tutti gli sforzi e i tentativi dei cattolici dello Stato (e dell'Impero) per ottenere una legislazione sulle scuole comunali, legislazione che obblighi i comuni a mantenere una scuola comunale cattolica, sono falliti. Soltanto tre delle scuole esistenti ricevono sussidi dalle casse dello Stato e della città. Son questi tutti gli sforzi dello Stato per le scuole cattoliche, ottenuti dopo tanto battagliare. In molte scuole del Brunswick il numero degli scolari cattolici è rilevante, e va dai 35 ai 140 scolari. Nel comune di Wolsdorf il numero dei bambini cattolici sorpassa già da alcuni anni quello dei bambini protestanti, senza che sia possibile di istituire una scuola speciale od anche soltanto lezioni di religione.
Nello Stato di Lubecca possono essere aperte, è vero, scuole cattoliche; ma allorché il comune cattolico nel centro industriale di Küchnitz e dintorni volle erigere una scuola cattolica per 92 bambini, non poté acquistare il ter-
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reno occorrente essendo tutto di proprietà dello Stato. La borghesia liberale (!) di Lubecca, però, non permise la vendita del terreno in parola, non volendo servisse allo scopo che sopra; e questo nonostante che il Senato, ben più tollerante, avesse dato il suo permesso. Per tale ragione i 92 bambini non possono ricevere altro che lezioni di religione, per le quali lo Stato non rifonde spesa alcuna.
Nella maggior parte degli Stati i bambini cattolici che frequentano le scuole locali sono costretti dalle leggi del paese o dalle disposizioni delle autorità scolastiche ad assistere all'istruzione religiosa protestante quando non si possa comprovare che il fanciullo gode, in qualche modo, l'istruzione religiosa cattolica. Ora si consideri che l'istruzione religiosa ai bambini cattolici è cosa privata della Chiesa, di cui lo Stato assolutamente non si cura, nemmeno contribuendo alle spese come nelle città libere. Solo pochi Stati, come la Sassonia-Weimar e il Mecklemburgo-Schwerin liberano gli appartenenti di una comunità religiosa riconosciuta dallo Stato dalla partecipazione all'istruzione religiosa dalla scuola locale.
Nel principato di Reuss (ältere Linie) è ancora in vigore la prescrizione che i bambini cattolici in quelle scuole comunali possano esser liberati dall'obbligo di recarsi a scuola nei giorni festivi cattolici, purché ne facciano richiesta. Anche nella Sassonia-Altenburg i bambini cattolici non hanno l'obbligo di andare a scuola nei giorni di festa per i cattolici, e son liberati da qualche ora di lezione settimanale nelle settimane in cui debbono prepararsi alla Santa Comunione. Una disposizione nella Sassonia-Weimar prescrive, in modo assai arrendevole, che quando un ispettore
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scolastico circondariale viene a sapere che i bambini cattolici non godono l'istruzione religiosa, deve farne subito rapporto al Decanato di Geisa il quale ha l'obbligo di rimediare il mancamento.
Alcuni Stati come Brunswick, Mecklemburgo e Reuss conoscono soltanto prescrizioni sull'istruzione scolastica riguardanti le scuole di confessione protestante. In altri Stati l'istruzione scolastica è regolata sulla base delle scuole "simultanee"; tutta la sua istituzione assume, però, forme evangeliche-luterane e riformate, come per esempio Lubecca. La legge scolastica di Lubecca del 1885 instituisce per legge scuole areligiose; scuole che, in realtà, sonò evangelico-luterane. Anche Schaumburg-Lippe basa la sua istruzione scolastica sullo spirito dell'uguaglianza (paritätisch) dimodoché si deve pensare ad un'istruzione religiosa confessionale per la minoranza cattolica a spese del comune. È egualmente possibile instituire scuole confessionali private. Nella Sassonia-Weimar l'obbligo del mantenimento di una scuola da parte del comune si estende ad una scuola soltanto, senza distinzione della confessione dei singoli bambini. Le scuole delle altre confessioni son considerate come scuole private. Per questo nella Sassonia-Weimar ci sono scuole private cattoliche nella zona protestante, ed una scuola privata protestante nella zona cattolica del Granducato; in quella zona formante il Decanato di Geisa appartenente un tempo a Fulda.
Nella Sassonia-Meiningen, poi, l'istruzione obbligatoria risiede su basi legislative che non concedono alla Chiesa nessunissimo influsso nemmeno sull'istruzione religiosa. Per le minoranze possono aversi lezioni di religio-
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ne, ma questo non è avvenuto mai sin qui per la minoranza cattolica. Possono anche essere fondate scuole speciali per la minoranza confessionale, accanto alle scuole locali, ma a spese della Chiesa. In questo caso i bambini vengono liberati dal pagamento delle tasse scolastiche alla scuola locale.
Nel ducato di Anhalt è permessa l'istituzione di scuole private per le altre confessioni e queste possono essere, a domanda della relativa comunità ecclesiastica, dichiarate scuole pubbliche dal Ministero quando la scuola sia frequentata almeno da 50 scolari. Quando il numero diminuisce fino a scendere a 30, la dichiarazione può èssere ritirata. Lo Stato di Anhalt paga gli stipendi ai maestri, ma non contribuisce alle spese di costruzione. I maestri vengono impiegati dalla comunità ecclesiastica ma coll'approvazione dello Stato. La scuola privata di Zerbst gode di sussidio governativo.
Le due scuole cattoliche della città di Brema sono dichiarate scuole pubbliche e per esse lo Stato paga annualmente 2.000 marchi per ogni classe fin tutto 66.000 marchi). Al contrario, un'altra scuola cattolica di 4 classi nel medesimo Stato non riceve sovvenzione alcuna. Ad Amburgo, invece, la comunità cattolica deve pensare da sola alle sue 12 scuole cattoliche, perché lo Stato lascia, sì, che esistano quali scuole semi-pubbliche, ma non paga sovvenzioni. Lubecca, invece, versa marchi 3.000 alla scuola della comunità cattolica. Per quanto questa scuola non sia pubblica, pure viene considerata equiparata alle scuole dello Stato, e gli insegnanti – 3 preti, 1 maestro e 9 suore patentate – ricevono, dietro domanda, conferma dello Stato. Lippe ha, oltre a tre scuole pubbliche cattoliche, 8 scuole private cattoli
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che, sulle quali il vescovo di Paderborn esercita la sorveglianza. A lui spetta anche il diritto di scegliere i maestri delle scuole private e di proporre quelli delle scuole pubbliche. Nelle scuole private lo Stato paga la metà degli stipendi e delle pensioni. Le due scuole del Mecklemburgo-Schwerin sono private, e per esse né lo Stato né le città rispettive pagano sussidi di qualsiasi genere; lo stesso dicasi di Reuss (jüngere Linie), nei riguardi della scuola cattolica di Gera. Nella Sassonia-Weimar le scuole private cattoliche ricevono sussidi di varia entità da 225 a 450 marchi. Il corpo insegnante cattolico deve essere confermato dalla Commissione "Immediat-Kommission für das katholische Kirchen-und Schulwesen" (Commissione che si occupa direttamente dell'istruzione scolastica nei rapporti della Chiesa cattolica). Nella Sassonia-Altenburg l'unica scuola privata cattolica gode di un sussidio di 800 marchi. La Sassonia-Coburgo-Gotha, Schwarzburg-Rudolstadt e Schaumburg-Sondershausen non pagano, imitando gli altri Stati, nessun sussidio per le poche scuole cattoliche, tutte private.
Sulle scuole popolari protestanti e cattoliche nei più piccoli Stati della Confederazione, ci dà informazione la seguente tabella:
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Scuole protestanti partecipazione dei cattolici alla popolazione Scuole cattoliche bambini cattolici partecipazione dei bambini
Stati confederati pubbliche private maestri scolari scolari cattolici cifra degli scolari per ogni maestro pubbliche private maestri scolari
1. Anhalt 238 - 908 40.871 252 45 3,9 9 5 24 1.217 1.469 3,5
2. Brunswick 439 - 1.594 79.033 1.370 49,6 5,2 - 8 35 2.350 3.720 4,5
3. Brema 73 3 876 39.262 597 44,8 7,4 3 - 34 1.649 2.246 5,5
4. Amburgo 222 2 3.521 115.607 1.415 32,8 5,0 - 12 80 3.850 5.265 4,4
5. Lubecca 51 - 440 13.707 164 31,2 3,4 1 - 18 312 476 3,4
6. Lippe 153 - 323 24.329 - 75,3 3,9 3 11 15 931 931 3,9
7. Schaumburg-Lippe 47 - 107 7.804 19 73,5 1,5 - 2 2 55 74 0,9
8. Waldeck 122 - 175 10.329 32 59 4,6 3 1 5 320 352 3,3
9. Meclemburgo-Schwerin 1.235 28 3.102 92.661 1.308 29,9 3,6 - 2 2 135 1.443 1,5
10. Meclemburgo-Strelitz 231 2 388 15.697 276 40,5 3,6 - - - - 276 1,7
11. Reuss, ältere Linie 55 1 210 12.802 177 60,9 1,8 - - - - 177 1,4
12. Reuss, jüngere Linie 118 - 385 23.230 118 60,3 2,3 - 1 2 163 281 1,2
13. Sassonia-Weimar-Eisenach 476 1 1.181 65.646 70 55,6 4,8 12 6 40 2.195 2.265 3,3
14. Sassonia-Coburg-Gotha 243 - 864 42.710 171 50,4 1,9 2 - 4 195 366 0,9
15. Sassonia-Meiningen 319 3 953 49.605 311 52 1,9 2 1 3 129 440 0,9
16. Sassonia-Altenburg 217 1 571 37.458 659 63,4 3,4 - 1 2 230 889 2,4
17. Schwarzburg-Rudolstadt 137 - 307 17.968 41 58,5 1,3 - 1 1 36 77 0,9
18. Schwarzburg-Sondershausen 98 - 260 14.753 30 56,7 1,9 - 2 2 110 140 1,0
4474 41 16.165 704.472 7.010 43,6 4,4 34 53 273 13.877 20.887 2,7
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Le cifre di questa tabella parlano una lingua eloquente della intolleranza e del poco intendimento tanto verso la popolazione di altra fede quanto, ed ancor più, dei Governi per i bisogni religiosi dei cattolici, sia che essi si reputino ortodossi sia che si glorino del più ampio liberalismo. Se ortodosso ha lo stesso significato di intollerante, e se liberale vuol dire "esser liberale verso tutti, ma non verso i cattolici" può darsi che abbiamo ragione. Per 196.000 cattolici i quali, è vero, formano soltanto una frazione della popolazione, ci sono soltanto 78 scuole, la maggior parte private e mantenute dai cattolici stessi. Che, stando così le cose, un buon terzo dei bambini cattolici debbono frequentare scuole protestanti e in parte assistere alle lezioni di religione protestante, non ci deve meravigliare, data la situazione sopradescritta determinata dalle leggi intolleranti. Infatti, dato il carattere protestante e cattolico di tutti quegli Stati della Confederazione, non è possibile alla Chiesa provvedere alle lezioni religiose, mancandole, oltre ai mezzi, anche le forze. Quali sacrifizi impone ai cattolici di quegli Stati della Confederazione e della Germania la cura delle scuole, può giudicarlo soltanto chi si dia la pena di studiare le spese dell'Associazione di San Bonifazio per il titolo "Stipendi ai maestri, costruzione di scuole e affitti".
Istruttivo è il confronto fra le due colonne 8 e 14. Astrazione fatta da Lippe e da Lubecca, la percentuale dei bambini cattolici non raggiunge in nessun luogo la proporzione della popolazione cattolica, mentre la sorpassa di molto in quasi tutti i grandi Stati. Lo stato sfavorevole delle scuole, la pressione quotidiana esercitata sui catto-
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lici e specialmente sulle classi operaie, i matrimoni misti e tante altre circostanze che troppo lungo sarebbe enumerare fanno sì che la cifra dei bambini rimanga fin oltre la metà sotto la quota della popolazione. In tutto, e se si prende soltanto in considerazione la cifra rappresentata dalla quota della popolazione, la Chiesa perde 7.700 anime. E quanti dei 7.010 bambini che crescono quasi senza istruzione religiosa rimarranno fedeli alla Chiesa?
In nessuno degli Stati si pensa all'aumento dei maestri cattolici. In nessun luogo è scritto che uno Stato abbia stretto un accordo con una scuola Normale prussiana cattolica nelle vicinanze, come ha fatto, per esempio, Oldemburgo per i suoi principati Lubecca e Birkenfeld, obbligandosi a mettere a loro disposizione giovani maestri durante le vacanze. Sono le comunità cattoliche o chi per esse che debbon far di tutto per trovare gli insegnanti necessari, lo Stato disinteressandosene totalmente.
Gli istituti per l'istruzione dei maestri sono profondamente diversi nei piccoli Stati. Secondo la grandezza di questi Stati vi è una o più scuole di magistero; diversi paesi della Turinghia hanno una scuola magistrale comune. Qua vi sono istituti di tre classi collegati ad un istituto preparatorio con 2 o 3 classi, là istituti di 5 o 6 classi. Non mancano i progetti di fondare scuole normali di 7 classi. Il Mecklemburgo ha persino, oltre ad una scuola Normale provinciale, una seconda scuola Normale di minor valore che si limita ad istruire i maestri per le scuole comunali inferiori. Naturalmente anche gli scopi di insegnamento di questi istituti sono diversi. L'istruzione delle maestre viene affidata, in molti casi, alla cura privata; ma vi sono ancora al-
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cune scuole Normali governative per le maestre.
Corrispondentemente a tutta quanta la direttiva della legislazione politico-scolastica nei singoli Stati, anche l'ispezione ha ordinamento vario. Il Brunswick e il Mecklemburgo hanno ancora l'ispezione scolastica, tanto per quel che riguarda l'ispezione circondariale come per quella locale. Nel Mecklemburgo, poi, appartiene ai diritti e doveri del clero. In altri Stati vi sono ispettori scolastici circondariali o comunali di carriera, sorti dallo stesso corpo insegnante o che nelle loro funzioni passate stavano, comunque, in contatto colla scuola popolare. L'istruzione locale è lasciata, però, alla Chiesa. In altri Stati, invece, la Chiesa ha soltanto il diritto d'ispezione nell'insegnamento religioso con varie limitazioni; nel Reuss (jüngere Linie), per esempio, basta che il sacerdote incaricato ispezioni le scuole una volta ogni 6 anni. Nello Stato più "liberale", nella Sassonia-Meiningen, la Chiesa ha perduto qualsiasi influsso sulla scuola.
L'ispezione sulle scuole cattoliche sembra affidata in molti Stati agli organi governativi; in altri, invece, sembra che sia affidata ad autorità cattoliche, come ho potuto veder a Lippe. Questi Stati sono, naturalmente, molto più coerenti nel loro contegno di quelli che impugnano sempre la legge ma che, in pratica, non conoscono doveri e stanno colle mani in mano.
La seguente tabella dà, meglio di qualsiasi ragionamento, informazione sulle scuole medie nei piccoli Stati. Naturalmente per noialtri cattolici interessa soltanto la cifra degli scolari cattolici. Questa cifra non può essere che esigua, appartenendo i cattolici quasi esclusivamente
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alle classi operaie. Soltanto nell'Anhalt sale ad una cifra assoluta più grande di 112 scolari, perché colà le scuole medie sono molto numerose e per ogni 3,3 scolari delle scuole popolari vi è uno scolaro delle scuole medie. Più alta di tutti la cifra è, relativamente, nella Sassonia-Weimar col 5,6 %, (il numero dei cattolici nel totale della popolazione è del 4,8 %) perché la scuola media di Geisa (nella parte cattolica dello Stato, ex-possesso dell'arcivescovo di Fulda) ha 50 scolari cattolici.
La seguente tabella ci dà informazioni sui rapporti confessionali nelle scuole medie dei piccoli Stati della Confederazione:

Stato confederato Scuole pubbliche Scuole private Maestri Cifra totale degli scolari Scolari cattolici Cifra degli scolari di scuole comunali per ogni scolare di scuola media % degli scolari cattolici
Anhalt 30 - 431 12.308 112 3,3 0,9
Brema - 1 10 305 11 125,4 3,6
Amburgo - 5 52 1.750 5 66,0 0,3
Lubecca 4 2 120 3.617 21 3,8 0,6
Lippe 14 - 33 1.207 31 20,1 2,6
Mecklemburgo-Schwerin 5 49 223 4.722 20 19,7 0,4
Reuss, jüngere Linie1 1 - 58 2.185 17 10,6 0,8
Sassonia-Weimar - 18 28 969 55 67,7 5,6
Sassonia-Coburg-Gotha 1 - 27 1.049 28 41,7 2,6
Sassonia-Altenburgo 8 1 33 841 2 44,5 0,2
Waldeck 4 - 12 252 10 41 3,9
67 76 1.027 29.205 312 24,1 1,1

Gli Stati Confederati non citati nella tabella mancano di scuole medie.
1Masch. Ergänzung am rechten Rand in Bezug auf Reuss, jüngere Linie, Sachsen-Weimar und Sachsen-Coburg-Gotha: "4 maestri cattolici".
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], L'eguaglianza di trattamento delle due confessioni nelle scuole della Germania, eccettuata la Prussia vom vor dem 09. Februar 1918, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7101, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7101. Letzter Zugriff am: 25.04.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 20.01.2020.