Dokument-Nr. 7103

[Erzberger, Matthias]: Allargamento delle zone di operazione dei sommergibili germanici, vor dem 30. November 1917

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Zona di sbarramento anteriore al novembre 1917.
Zona di sbarramento allargata.
[Kartenzeichnung]1
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Ancor una volta il Governo germanico si vede costretto, sotto la pressione della condotta della guerra da parte dell'Intesa, di inasprire la dichiarazione di sbarramento, allargando le zone di operazione dei subacquei tedeschi. La prima dichiarazione di sbarramento data dal 4 febbraio 1915. In essa, le acque intorno alla Gran Bretagna e all'Irlanda, compreso l'intero Canale della Manica, vennero dichiarate regione di guerra, entro le quali qualsiasi nave mercantile nemica sarebbe stata senz'altro distrutta. Il 31 gennaio 1917 fu inviata, poi, al Governo degli Stati Uniti d'America quella famosa nota, accompagnata da un memoriale del Governo tedesco riguardante una nuova dichiarazione di sbarramento intorno all'Inghilterra, alla Francia e nel Mar Mediterraneo. In questo memoriale si leggeva che in una zona di sbarramento, in esso memoriale specificatamente determinata, si sarebbe fatta opposizione con ogni arma e senz'altro a qualsiasi traffico marittimo a partire dal primo febbraio 1915. La zona di sbarramento comprendeva tutta l'Inghilterra e la Francia; ma lasciava nel Mar del Nord un passaggio sufficientemente largo per le navi scandinave ed olandesi. Anche per le navi greche fu lasciata aperta una striscia larga 20 miglia marine attraverso il Mediterraneo fino all'Oceano Atlantico. Al traffico marittimo spagnolo con i paesi d'oltremare, non sorgeva quasi difficoltà alcuna. Il 24 marzo 1917 fu compresa nella zona di guerra anche una porzione del Mar Glaciale artico, e questo per tagliare le comunicazioni al nord della Russia con i mari del mondo.
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L'allargamento delle zone di operazione dei sommergibili germanici – (riportiamo in fondo la traduzione del documento ufficiale e del breve memoriale) – non fa che completare la dichiarazione di sbarramento fatta il 31 gennaio 1917 ed è una misura necessaria, determinata dai tentativi dell'Intesa intesi a diminuire i crescenti successi dei subacquei. Il memoriale ne espone i motivi brevemente, ma in modo persuasivo.
L'Intesa, per rimediare in qualche modo alla mancanza, in continuo aumento, di tonnellaggio natante, cerca di attrarre a sé, usando di tutti i mezzi possibili e immaginabili, tutte le navi mercantili ancora disponibili. Per raggiungere l'intento, i nostri avversari non si peritano di ricorrere anche a misure violente. Sequestrando tutti i piroscafi mercantili degli Imperi Centrali, rifugiati allo scoppio della guerra mondiale nei porti degli Stati Uniti, le Potenze dell'Intesa verranno a conseguire un aumento del loro tonnellaggio di circa 700.000 tonnellate. E vero che queste navi non potranno essere rese atte a prendere il mare che a poco a poco; comunque, prima o poi, esse saranno incluse nei traffici dei nostri nemici. Oltre a ciò l'Inghilterra e le sue alleate sono riuscite ad impossessarsi del tonnellaggio che le Potenze Centrali avevano nei porti di quegli altri Stati neutrali che l'Intesa è riuscita a coinvolgere nella guerra. Il tonnellaggio neutrale che l'Intesa è riuscita a ricattare facendo uso di poco onesti mezzi di pressione, si può calcolare ascendere da un milione e mezzo, fino a due milioni di tonnellate lorde di registro; per quanto non sia
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possibile, com'è naturale, procedere ad un calcolo esatto. Infine, l'Intesa tenta di completare con nuove costruzioni il suo tonnellaggio natante, che diviene, di giorno in giorno, sempre più raro.
Tutte queste circostanze rendevano inevitabile un allargamento delle zone di operazione dei sommergibili tedeschi, perché la guerra subacquea risultasse così ancor più efficace. In questo allargamento delle zone di operazione, è l'Inghilterra occidentale che viene a rivestire un carattere di speciale importanza. I limiti della zona di sbarramento vengono spostati qui di 300 fino 400 miglia marine. Oltre all'intento addotto nel memoriale – colpire, cioè, il traffico divenuto sempre più importante per l'Inghilterra in questa direzione – ha influito sulla decisione la circostanza che le misure di difesa antisommergibile dell'Intesa si erano alquanto rinforzate. Il raggio d'azione della difesa dei nostri nemici giungeva fino ai limiti della zona di sbarramento, come era sin qui. Spostando questi limiti i subacquei tedeschi escono dall'ambito entro il quale i mezzi di difesa avversari si ripromettevano una certa efficacia. Infatti, non sarà tanto facile per gl'Inglesi spingere ancor più in alto mare il loro servizio di sicurezza contro i sommergibili. Anche lo sbarramento attorno alle Isole Azzorre si spiega e si giustifica colla circostanza che queste isole, specialmente dacché vi si sono stabiliti gli Americani, sono venute ad acquistare un grandissimo significato, anzitutto per l'aiuto che gli Americani prestano all'Intesa; poi perché l'approvvigionamento dell'Inghil-
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terra dall'Australia e dall'India diviene sempre più impossibile e si svolge presentemente per la maggior parte dai paesi costieri dell'Oceano Atlantico. Ora, le principali strade d'importazione passano dalle Azzorre, che sono divenute, perciò, una base economica e militare di primissimo ordine per l'Intesa. L'efficienza in continuo aumento ed il numero cresciuto dei subacquei germanici, permetteva, d'altra parte, uno spostamento, o, meglio, un allargamento della zona di operazione. Non vi era infine più motivo alcuno, per le mutate circostanze spiegate dal memoriale, di mantenere ancora nel Mar Mediterraneo la striscia di 20 miglia marine che la dichiarazione di sbarramento del 31 gennaio 1917 lasciava aperta per favorire l'importazione in Grecia, paese allora neutrale.
Che anche questa volta la Germania abbia avuto riguardo alla navigazione neutrale, concedendole un congruo termine che potrà preservarla da qualsiasi danno purché ne faccia un uso leale, mostra che l'Impero germanico considera le sue misure come esclusivamente rivolte contro i suoi nemici. Questo dicasi specialmente per quel che riguarda l'importazione a beneficio del Belgio, alla quale si vuol garantire tutta quanta la possibilità di abbandonare la zona di sbarramento fino al 29 novembre. Per la navigazione neutrale vengono lasciate aperte larghe vie; così, per esempio, la Spagna ha, sotto ogni rapporto, un traffico del tutto indisturbato verso gli Stati della Plata. Anche l'Olanda e gli Stati scandinavi, potranno, aggirando la zona di sbarramento, mantenere intatta la loro navigazione come hanno fatto sin qui. Continui radio-
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telegrammi in lingua tedesca ed inglese metteranno per tempo al corrente delle nuove misure tedesche le navi che si trovano in alto mare o nei porti neutrali.
L'allargamento delle zone di operazione dei sommergibili germanici schiude a questi un più vasto campo di attività, e, quindi, la possibilità di una maggiore efficacia dinanzi alla navigazione mercantile dell'Intesa. La misura si imponeva oggi che le Potenze dell'Intesa sono ancor più unite che mai nel pensiero di voler bloccare completamente le Potenze Centrali.
Segue la traduzione letterale del testo della dichiarazione ufficiale e del memoriale ad essa accluso.
Completamento della dichiarazion e di sbarramento del 31 gennaio 1917.
Berlino 21 novembre 1917. Ai Governi degli Stati alleati, neutrali ed avversari è stata rimessa la seguente comunicazione:
I. A completamento della dichiarazione di sbarramento del 31 gennaio 1917, la zona di guerra nel mare viene allargata entro i confini qui appresso segnati a partire dal 22 novembre 1917.
1) Zona di sbarramento intorno all'Inghilterra: La linea che segna la zona
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di sbarramento intorno all'Inghilterra e alla Franata, comincia dal punto di confine del Belgio coll'Olanda e continua attraversando i seguenti gradi:
51° 35' Nord 57' Est
52° 2' Nord 52' Est
52° 28' Nord 22' Est
52° 40' Nord 25' Est
52° 40' Nord 40' Est
54° 45' Nord 40' Est
55° 10' Nord 0' Est
56° 0' Nord 0' Est
56° 0' Nord 50' Est
per proseguire lungo il grado di longitudine 4° 50' Est fino ad un punto che si tenga a 10 miglia marine dal faro di Utsire; di là, in un cerchio di 10 miglia marine attorno al suddetto faro, fino al punto d'intersecazione della linea di congiunzione del faro di Utsire col punto
62° 0' Nord 0° 0' Est di longitudine;
da questo punto d'intersecazione attraverso i punti
62° 0' Nord 0° 0' Est di longitudine; e
62° 0' Nord 5° 0' Ovest
fino ad un punto a 3 miglia marine al sud della punta meridionale delle Fèroe. Risale quindi fino al
62 0' Nord 10° 0' Ovest
per continuare verso il
61° 0' Nord 15' Ovest
57° 0' Nord 30' Ovest
47° 0' Nord 30' Ovest
43° 0' Nord 15' Ovest
e, infine, lungo il 43° di latitudine Nord fino ad un punto
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a 20 miglia marine dalla costa spagnola ed a 20 miglia marine lungo la costa settentrionale della Spagna fino al confine franco-spagnolo.
2) Nuova zona di sbarramento intorno alla base di operazioni nemica delle Isole Azzorre:
La linea di sbarramento attraversa i punti seguenti:
39° 0' Nord 17°0' Ovest
44° 0' Nord 27°45' Ovest
44° 0' Nord 34°0' Ovest
42° 0' Nord 37°0' Ovest
37° 0' Nord 37°0' Ovest
30° 0' Nord 26°0' Ovest
34° 0' Nord 20°0' Ovest
fino al punto di partenza.
3) Zona di sbarramento nel Mar Mediterraneo: La striscia di mare lasciata sin qui libera nel Mar Mediterraneo, viene compresa nella zona di sbarramento.
II. Soltanto a partire dal 12 gennaio 1918, nell'impiego del procedimento militare ordinato per la zona di sbarramento potrà esser garantita la sicurezza nelle zone di mare qui appresso specificate ed apparenti sin qui nella zona di sbarramento:
1. Zona compresa fra:
il punto 52° 40' Nord 4°0' Est
il punto 52° 40' Nord 3°40' Est
il punto 54° 45' Nord 3°40' Est
il punto 54° 10' Nord 4°0' Est
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2. Zona compresa fra il punto di confine belga-olandese,
il punto 51° 35' Nord 4°0' Est
e il punto d'intersecazione della linea di congiunzione fra il punto ultimamente nominato e il
il punto 52° 2' Nord 3°52' Est
col limite orientale di sbarramento sin qui valido davanti alla costa olandese.
III. Navi neutrali e navi della Commissione d'assistenza belga che al momento della pubblicazione di questa dichiarazione si trovano nei porti entro i confini della nuova zona di sbarramento intorno alle Azzorre e nei porti greci, possono abbandonare queste zone senza correr rischio che siano applicate su esse le nuove misure militari ordinate per la zona di sbarramento, purché levino l'àncora [sic] prima del 29 novembre e prendano la rotta più breve per giungere sul mare libero.
Sono state prese le disposizioni necessarie perchè alle navi neutrali e a quelle della Commissione d'assistenza belga, entrate nella zona di sbarramento senza aver potuto ricever notizia dell'allargamento del campo di operazione dei sommergibili, non siano applicate le misure militari ordinate per la zona di sbarramento e questo per un termine congruo più che sufficiente.
Si consiglia con ogni urgenza di avvertire, con qualsiasi mezzo disponibile, la navigazione neutrale e di farle prendere un'altra direzione.
Berlino, 22 novembre 1917
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Memoriale.
Le violazioni compiute sui neutrali dell'Europa da parte dei nostri nemici, hanno continuato in forma inasprita.
L'Intesa, non contenta di togliere da qualche tempo ad essi le navi che toccavano i suoi porti o che incontrava in alto mare – e questo per riempire i vuoti aperti nel suo tonnellaggio mercantile dai nostri subacquei in caccia, e per sgravare più che poteva la sua marina mercantile, – tenta oggi, impiegando numerosi mezzi di pressione ed in special modo inasprendo il blocco della fame, di strappare ai paesi neutrali e di mettere a suo servizio il tonnellaggio che questi erano riusciti a sottrarre alle rapine dell'Intesa, ritirandolo nei loro porti protetti.
La guerra mercantile degli Imperi Centrali sui mari è diretta contro le importazioni verso i paesi nemici e, quindi, contro il tonnellaggio natante avversario e contro quello che naviga a servizio dei nemici. Ora, siccome questo tonnellaggio natante viene surrogato dall'Intesa ricorrendo a misure di violenza, il Governo tedesco, in lotta contro il dominio britannico della violenza, un dominio che non conosce il benché minimo riguardo e calpesta qualsiasi diritto specialmente delle piccole nazioni, – si vede costretto ad allargare il campo di operazione dei suoi subacquei. L'allargamento consiste principalmente nell'aumento verso occidente della cintura di sbarramento attorno all'Inghilterra, inteso a colpire il traffico che in questa direzione diviene sempre più importante per l'Inghilterra; e nella dichiarazione di nuova zona di sbarramento intorno alle isole
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Azzorre, divenute ormai un'importantissima base militare avversaria per il traffico marinaro dell'Atlantico; infine nella chiusura della striscia di mare lasciata sin qui aperta nel Mediterraneo e conduceva alla Grecia; visto che questa striscia di mare non veniva tanto adoperata dal Governo venizelista per approvvigionare di derrate alimentari la popolazione greca, quanto per il trasporto di armi e di munizioni.
1Auf fol. 99r befindet sich eine handgezeichnete Karte Europas, in der die Operationszonen der deutschen U-Boote eingezeichnet sind. Diese Karte kann bisher nicht ediert werden.
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], Allargamento delle zone di operazione dei sommergibili germanici vom vor dem 30. November 1917, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7103, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7103. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 20.01.2020.