Dokument-Nr. 7177

[Erzberger, Matthias]: Trattato di pace fra la Germania, l'Austria-Ungheria, la Bulgaria, la Turchia da un lato e la Russia dall'altro, firmato in Brest-Litowsk il 3 marzo 1918, 03. März 1918

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Trattato di pace fra la Germania, l' Austria-Bulgeria, la Bulgaria, la Turchia da un lato e la Russia dall'altro.
Poiché Germania, Austria-Ungheria, Bulgaria e Turchia da una parte e Russia dall'altra hanno risoluto di metter fine allo stato di guerra e di condurre il più presto a buon fine le trattative di pace, vennero nominati a plenipotenziari:
dall'imperiale Governo germanico:
il Segretario di Stato per gli Affari esteri, consigliere intimo effettivo, signor Richard von Kühlmann, l'Inviato straordinario e Ministro plenipotenziario signor dottor von Rosenberg, il maggior generale nel regio esercito prussiano Hoffmann, capo dello Stato Maggiore del Comandante supremo nell'est il tenente di vascello Horn.
Dal reale e imperiale Governo austro-ungarico:
il Ministro dell'imperiale e real Casa e degli Esteri, il consigliere intimo di Sua Maestà Apostolica, conte Ottocaro Czernin von e zu Chudenitz, l'ambasciatore e plenipotenziario straordinario di Sua Maestà Apostolica consigliere intimo signor Gaetano Merey di Kapos-mere, il generale di fanteria e consigliere intimo di Sua Maestà Apostolica, signor Massimiliano Csecserics di Bacsany.
Dal regio Governo bulgaro:
l'Inviato straordinario e Ministro plenipotenziario in Vienna Andrea Toscheff, il colonnello di Stato Maggiore, regio plenipotenziario militare bulgaro
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presso Sua Maestà l'Imperatore di Germania ed aiutante di campo di Sua Maestà il Re dei Bulgari Pietro Gantscheff, il primo Segretario di legazione dottor Teodoro Anastassoff.
Dall'imperiale Governo ottomano:
Sua Altezza Ibraim Hakki pascià, ex granvisir, membro del Senato ottomano, ambasciatore di Sua Maestà il Sultano in Berlino, Sua Eccellenza il generale di cavalleria, aiutante generale di Sua Maestà il Sultano presso Sua Maestà l'Imperatore di Germania, Zeki pascià.
Dalla Repubblica federale russa dei Sowjets:
Grigori Jakowlewic Sokolnikoff, membro del Comitato centrale esecutivo dei Consigli dei delegati degli operai, soldati e contadini, Lew Michailowic Karachan, membro del Comitato centrale esecutivo dei Consigli dei deputati degli operai, soldati e contadini, Georgi Wassiliewic Tschitscherin, coadiutore del Commissario del popolo per gli affari esteri, Grigori Iwanovic Petrowsky, commissario del popolo per gli affari interni.
I plenipotenziari si sono adunati per le trattative di pace in Brest-Litowsk, e, dopo la presentazione dei rispettivi pieni poteri, trovati in perfetta regola, si sono accordati sulle seguenti decisioni:
Articolo I.
Germania, Austria-Ungheria, Bulgaria e Turchia da una parte e Russia dall'altra dichiarano che lo stato di guerra fra loro è terminato. Esse sono risolute a vivere, d'ora innanzi, insieme in pace ed amicizia.
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Articolo II.
Le parti contraenti si asterranno da ogni agitazione o propaganda contro il Governo o le istituzioni politiche e militari dell'altra parte. Quest'obbligo, in quanto concerne la Russia, si estende pure ai territori occupati dalle Potenze della Quadruplice.
Articolo III.
I paesi situati all'ovest della linea concordata fra le parti contraenti, e che hanno appartenuto alla Russia, non soggiaceranno più alla sovranità dello Stato russo. La linea concordata è indicata nella carta allegata a questo trattato di pace come sua parte integrante. (Allegato 1).
La precisa determinazione della linea sarà fatta da una commissione russo-tedesca. Ai paesi in parola non deriverà alcuna obbligazione verso la Russia dalla loro passata appartenenza all'Impero russo. La Russia rinunzia ad ogni ingerenza nelle condizioni interne di questi paesi. La Germania e l'Austria-Ungheria si propongono di fissare l'assetto futuro di questi territori d'accordo con la loro popolazione.
Articolo IV.
La Germania è pronta, appena conclusa la pace generale e attuata interamente la smobilitazione russa, a sgombrare il territorio all'est della linea indicata nell'articolo III, capoverso 1, nella misura che l'articolo IV non disponga altrimenti.
La Russia farà quanto è in suo potere per assicurare la sollecita evacuazione delle province dell'Anatolia orientale e la loro regolare restituzione alla Turchia.
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I distretti di Erdehan, Kars e Batum saranno pure sgombrati senza indugio dalle truppe russe. La Russia non s'ingerirà nel riordinamento costituzionale e internazionale di questi distretti, ma lascerà alla popolazione di essi di attuarlo d'accordo con gli Stati limitrofi, specialmente con la Turchia.
Articolo V.
La Russia smobiliterà immediatamente ed interamente il suo esercito comprese le nuove unità formate dal presente Governo. Inoltre la Russia o farà trasferire le sue navi da guerra in porti russi e ve le lascerà sino alla conclusione della pace generale, oppure le disarmerà subito.
Le navi degli Stati ancora in guerra con la Quadruplice, se nelle acque territoriali russe, saranno trattate come navi da guerra russe.
La zona interdetta nel Mar glaciale sarà mantenuta sino alla conclusione della pace generale. Nel Mar Baltico, e nella visura corrispondente all'estensione della sovranità russa, nel Mar Nero s'incomincerà subito il rastrellamento delle mine. La navigazione mercantile è in questi mari libera e sarà subito ripresa. Commissioni miste saranno nominate per fissare le disposizioni precise e specialmente per la pubblicazione delle rotte sicure per le navi commerciali. Le strade marittime dovranno mantenersi sempre sgombre da mine vaganti.
Articolo VI.
La Russia si obbliga a concludere subito la pace con la Repubblica dell'Ucraina e a riconoscere il trattato di pace fra questo Stato e le Potenze della Quadruplice. Il
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territorio ucraino sarà sgombrato senza indugio dalle truppe regolari russe e dalla guardia rossa russa. La Russia desiste da ogni agitazione o propaganda contro il Governo o le pubbliche istituzioni della Repubblica dell'Ucraina.
L'Estonia e la Livonia saranno pure sgombrate senza indugio dalle truppe regolari russe e dalla guardia rossa russa. Il confine orientale dell'Estonia corre, in generale, lungo il fiume Narva, il confine orientale della Livonia corre, in generale, attraverso il Lago Peipus e il Lago di Pskow, sino al suo lembo sudorientale, quindi, attraverso il Lago di Luban, va in direzione di Livenhof sulla Dwina. L'Estonia e la Livonia saranno occupate da truppe di polizia tedesche sino a quando la sicurezza vi venga garantita da istituzioni locali e sia costituito lo Stato. La Russia rimetterà subito in libertà tutti gli abitanti dell'Estonia e della Livonia arrestati o trasportati lontano e si obbliga a rinviare in modo sicuro in patria tutti gli Estoni e Livoni trascinati via.
Pure la Finlandia e le isole Aland saranno sgombrate quanto prima dalle truppe regolari russe e dalla guardia rossa russa, i porti finlandesi dalla flotta russa e dalle truppe di marina russe. Sinché i ghiacci impediranno il trasferimento delle navi da guerra in porti russi, rimarranno su esse solo piccoli drappelli di guardia. La Russia desiste da ogni agitazione e propaganda contro il Governo e le pubbliche istituzioni della Finlandia.
Le fortificazioni erette nelle isole Aland dovranno demolirsi il più presto possibile. Sul divieto permanente di opera di difesa militari in queste isole, come sul loro trattamento nel riguardo militare e tecnico-marittimo, si
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dovrà concludere un accordo speciale fra la Germania, la Finlandia, la Russia e la Svezia. Si è d'intesa che per desiderio della Germania potranno accedere a quest'accordo pure altri Stati rivieraschi del Mar Baltico.
Articolo VII.
Considerando che la Persia e l'Afganistan sono Stati liberi ed indipendenti le parti contraenti si obbligano a rispettare l'indipendenza politica ed economica e l'integrità territoriale di questi Stati.
Articolo VIII.
I prigionieri di guerra di ambedue le parti saranno rimpatriati. La sistemazione delle questioni a ciò connesse si effettua per mezzo dei trattati speciali menzionati nell'articolo XII.
Articolo IX.
Le parti contraenti rinunziano reciprocamente al rifacimento delle loro spese di guerra e cioè delle spese fatte dallo Stato per la condotta della guerra, nonché al rifacimento dei danni di guerra, ossia di quei danni che ad esse e ai loro sudditi sono derivati nelle zone di guerra da misure militari, comprese tutte le requisizioni operate in territorio nemico.
Articolo X.
Le relazioni diplomatiche e consolari fra le parti contraenti saranno riallacciate appena ratificato il trattato di pace. Quanto all'ammissione di consoli d'ambedue le parti dovranno prendersi speciali accordi.
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Articolo XI.
Per le relazioni economiche fra gli Stati della Quadruplice e la Russia dovranno osservarsi le disposizioni contenute negli allegati 2-5 e cioè l'allegato 2 per le relazioni russo-tedesche, l'allegato 3 per quelle russo-austro-ungariche, l'allegato 4 per le russo-bulgare; l'allegato 5 per le turco-russe.
Articolo XII.
Il ristabilimento dei rapporti giuridici, pubblici e privati, la permuta dei prigionieri di guerra e dei borghesi internati, la questione dell'amnistia, come la questione del trattamento delle navi commerciali cadute in potere del nemico, saranno regolate con la Russia in trattati speciali che costituiranno parte integrante del presente trattato di pace, e, nella misura del possibile, entreranno in vigore insieme con esso.
Articolo XIII.
Nell'interpretazione di questo trattato dovranno prendersi a base per le relazioni fra la Germania e la Russia il testo tedesco e il testo russo; per le relazioni tra l'Austria-Ungheria e la Russia, il testo tedesco, l'ungherese e il russo; per le relazioni tra la Bulgaria e la Russia il testo bulgaro e il russo; per le relazioni tra la Turchia e la Russia il testo turco e il russo.
Articolo XIV.
Il presente trattato dì pace sarà ratificato. I documenti di ratificazione saranno scambiati il più presto possibile in Berlino. Il Governo russo si obbliga, se uno degli Stati della Quadruplice ne manifesti il desiderio, a
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fare lo scambio dei documenti di ratificazione entro due settimane. Il trattato di pace, nella misura che i suoi articoli, i suoi allegati o i trattati addizionali non dispongano altrimenti, entra in vigore appena avvenuta la ratificazione.
In fede di che i plenipotenziari hanno firmato di proprio pugno questo trattato.
Redatto in cinque testi originali in Brest-Litowsk, 3 marzo 1918.
Empfohlene Zitierweise
[Erzberger, Matthias], Trattato di pace fra la Germania, l'Austria-Ungheria, la Bulgaria, la Turchia da un lato e la Russia dall'altro, firmato in Brest-Litowsk il 3 marzo 1918 vom 03. März 1918, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 7177, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/7177. Letzter Zugriff am: 28.03.2024.
Online seit 02.03.2011.