Dokument-Nr. 805

[Gasparri, Pietro]: [Kein Betreff], 04. Juli 1917

1°) Libertà dei Mari secondo le norme da stabilirsi nella Conferenza della Pace.
La libertà dei mari è voluta giustamente dal Signor Wilson, Presidente degli Stati Uniti di America; e Lord Churchill in un pubblico discorso dichiarò che l'Inghilterra era disposta a discuterla.
2°) Disarmo simultaneo e reciproco con sanzione internazionale da convenirsi contro la nazione che osasse violarlo. Ogni Stato non dovrebbe avere che quel numero di soldati che è necessario per il mantenimento dell'ordine pu b blico interno.
Il disarmo: a) Segnerebbe la fine del militarismo ed allontanerebbe il pericolo di qualsiasi imperialismo militare; b) Provvederebbe alla situazione economica così grave e preoccupante dei singoli Stati, poiché come i grandi eserciti coi relativi armamenti sono per le nazioni un enorme danno emergente ed un enorme lucro cessante, così al contrario il disarmo sarebbe per esse un enorme danno cessante ed un enorme lucro emergente;
c) Oltre il benessere materiale dei popoli, promuoverebbe il loro progresso civile, le scienze, le arti, le industrie, i commerci, per tacere di altri vantaggi di ordine superiore.
3°) Arbitrato secondo le norme da convenirsi e con la sanzione
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internazionale egualmente da convenirsi contro lo Stato che si rifiutasse o di sottoporre le questioni internazionali all'arbitro o di accettarne la decisione.
L'arbitro è la conseguenza e come il corollario del disarmo. Col disarmo e l'arbitrato, muniti della debita sanzione, sarebbe assicurata la pace duratura in Europa con tutti i vantaggi che ne derivano.
4°) L'Inghilterra restituisce le colonie tedesche alla Germania.
La Germania dal canto su o : a) Evacua il territorio francese che occupa attualmente ; b) Evacua il Belgio nella sua totalità con garanzie da convenirsi di perfett a indipendenza politica, militare, economica sia vis à vis della Germania, sia vis à vis dell'Inghilterra e della Francia.
Lord George nel suo ultimo discorso non esclude la restituzione delle colonie tedesche. D'altronde se la Germania restituisce i territori occupati dell'Intesa, è giusto che altrettanto facciano i suoi avversarii.
5°) La Conferenza della pace dovrà regolare le divergenze economiche
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fra le nazioni.
Ammesso il disarmo debitamente garantito che rappresenta un immenso vantaggio economico per tutte le nazioni; queste divergenze economiche dovrebbero scomparire o almeno si presenterebbero molto attenuate. D'altronde la continuazione dell'attuale carneficina per una questione di danaro non sarebbe ammessa dai popoli.
6°) La Conferenza della Pace dovrà pure regolare la questione di frontiera fra l'Italia e l'Austria, e fra la Germania e la Francia in Alsazia e Lorena.
Questione grave, ma non insolubile con un poco di buona volontà nelle due parti, che è lecito supporre di fronte ai benefici immensi di una pace duratura. Però accettata in massima la proposta di pace, converrebbe regolare questa questione prima della Conferenza la quale approverebbe e sanzionerebbe gli accordi già presi e forse altrettanto converrebbe fare per le questioni economiche delle quali si è parlato al n°5.
7°) Egualmente la Conferenza dovrà decidere: a) dell'aspetto politico della Polonia, alla quale le sue nobili tradizioni storiche e le sofferenze di oltre un secolo non che queste eccezionalmente gravi sopportate durante l'attuale guerra, devono giustamente conci-
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liare le simpatie delle nazioni; b) della sorte della Serbia, della Rumania e del Montenegro.
Empfohlene Zitierweise
[Gasparri, Pietro], [Kein Betreff] vom 04. Juli 1917, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 805, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/805. Letzter Zugriff am: 17.04.2024.
Online seit 20.12.2011, letzte Änderung am 10.09.2018.