Dokument-Nr. 8597

[Kein Betreff], vor dem 22. Oktober 1917

Continuano a giungere da Geneve a Parigi lagnanze per ammanchi di "fondi" verificatisi al Consolato francese in quella città e la cui responsabilità essendo <stata> attribuita al Console Pe d'Aix, causò a questi la sospensione della carica – Malgrado un'accurata inchiesta non si è ancora scoperto l'autore di talune sottrazioni effettuate fuori complicità del colpevole che giace attualmente sott'accusa.
Il sig. Studer, svizzero, che ha rapporti d'affari con un gruppo d'industriali italiani del partito Massonico, (lo Studer condivide le idee dei massoni se non di fatto,) ha confidenzialmente informato che si prepara in Italia una grande rivoluzione, fomentata dai membri delle diverse Loggie Riunite che combattono ora, l'intromettenza [sic] del Vaticano negli affari internazionali della guerra, combattono l'influenza del clericalismo sulle masse popolari nelle campagne e combattono l'azione direttiva della guerra Italiana che non corrisponde a quella da loro progettata. Lo Studer, assicura che la rivoluzione in Italia cova sotto le ceneri sino dall'inizio della guerra e sprigiona ogni tanto scintille
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che per mancanza di una forza collettiva localizza le manifestazioni ora in un centro ora nell'altro, una coll'accrescersi delle privazioni e dei sacrifici dovuti al prolungamento della guerra, l'esca sta preparandosi per <sviluppando> l'incendio generale che travolgerà i differenti partiti in una collisione violente.
I Massoni, non sono totalmente d'accordo di far cadere la Monarchia, il loro ideale, o almeno quello di talune notabilità del partito è di far esulare il Capo della Chiesa portando il colpo supremo alla potenza della Papalità Vaticano e del Papato a Roma. Secondo lo Studer, che ha ultimamente frequentato certe Loggie e discusso con intellettuali del partito, costoro sognano di liberare la capitale e le Provincie italiane dipendenti dall'influenza clericale, espellendo il Papa e la sua Corte, la cui diplomazia comincia a manifestare segni non dubbi di una politica mondiale che
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potrà avere grande ripercussione sul futuro assetto Europeo.
Il dilagare della potenza Papale <da>perciò l'influenza enorme che si svilupperebbe dal Vaticano, segnerebbe la perdita della partita che ha riuscito al giuoco di vita o di morte i membri delle Loggie Massoniche <il cui scopo è> di far pesare la loro volontà sulle sorti del Paese. – La guerra interiore che sta sviluppandosi alla sordina fra <le> due potenzialità [sic] belligeranti, ha detto lo Studer, sarà avrà conseguenze politiche più disastrose di quella <militare che è condotta> dei <ai> confini il cui sperpero umano e finanziario non sarà peserà <così> irreparabilmente sui destini dell'Italia.
Lo Studer comunica che negli scorsi giorni scoppiarono presso Gorla, Greco Milanese, a Gorgonzola e a Vimercate dei disordini causa la mancanza delle patate. Sabato scorso, durante il mercato che si tiene a Milano in Piazza Mercanti, essendosi sparsa la voce che in molte stazioni ferroviarie della Brianza e della Bergamasca giacevano dei carri e vagoni carichi di patate che causa la pioggia e l'umidità infradicia-
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vano per la mancata ordinazione dell'inoltro da parte delle autorità competenti, si manifestò una sommossa che sedata dai vigili urbani, scoppiò verso sera più violenta nei rioni di Porta Garibaldi e Porta Volta ove vi furono vari feriti e molti arresti.
Il Prefetto pure avendo garantito che Milano sarà approvvigionata d'or'innanzi di 650 Ql. giornalieri anziché dei 400 Ql.  che formavano <a cui si elevava> l'insufficiente distribuzione quotidiana precedente, non è riuscito a calmare l'eccitazione <degli> operaia <in ispecie> che pronunciano minaccie [sic] di sciopero.
Un membro dell'Ambasciata italiana a Parigi, comunica che la dichiarazione di Radoslavof [sic] concernente la rivendicazione bulgara della Macedonia, compreso Monastir e la vallata Morava, l'annessione della Dobrugia sino alle bocche del Danubio e l'intervenzione bulgara coll presso la Grecia per cooperare a lanciare in mare le truppe dell'Intesa, afferma
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nelle sfere politico-governanti l'opinione della guerra a basi di conquista e di annessioni svolta dalla Bulgaria.
Un "sentimento di repulsione", così testualmente accenna il membro in questione, provoca il linguaggio di Kuhlmann, "l'enfant gale" del Kaiser, "che continuando a fare sfoggio della sua illusoria retorica vedrà protrarsi la guerra all'infinito come punizione dei suoi temerari concetti, se la rivoluzione germanica non lo sbalzerà innanzi <prima> dal potere, impedendogli così di pronunciarne di peggiori."
Alcune notabilità bancarie francesi – delle quali non si citano i nomi – sono giunte a Pekino [sic] per sostituire in unione ad altre che già si trovano colà, il Consiglio direttivo della "Commercial Guarantee Bank" precedentemente composto di tedeschi. La sede continuerà a rimanere a Pekino, una delle operazioni e relazioni bancarie si svolgeranno con Banche francesi e sotto il controllo di membri del Consiglio direttivo che da Pekino ritorneranno a Parigi.
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Alcuni diplomatici francesi che si sono riuniti martedì scorso a Genève, hanno opinato la probabile caduta di Michaelis, Kuhlmann e Hein in un tempo relativamente breve, basando il possibile evento su impressioni personali, dedotte da fatti che non sarebbero favorevoli all'attuale politica spiegata dal trio ministeriale in Germania.
Assisteva alla riunione un giornalista francese nella Svizzera, che avrebbe offerto la sua cooperazione letteraria per insinuare la Stampa neutra a una campagna ostile verso i governanti in questione, specialmente contro Michaelis e Kuhlmann. Venne deciso di soprassedere all'esecuzione di tale progetto.
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La famiglia dell'ex Zar di Russia per decisione del Governo repubblicano russo sul quale ha influito il desiderio dell'Inghilterra, sposterà ancora verso il nord la sua residenza, fissata a 22 Km circa da Tobolsk nell'antico monastero d'Abalad [sic] che è un fabbricato di pietra viva sprovvisto di ogni conforto ed esposto all'inclemenza delle intemperie.
Da Belfort giunge la conferma dell'applicazione della legge Mourier e Dalbier che congeda le classi 88 e 89 e accorda una proroga alle classi 90 e 91 per gli uomini che prestano un servizio utile al paese e la cui sostituzione sia difficile ad essere fatta.
Non solamente Reggio e Messina sono dichiarate zone di guerra, un vero stato d'assedio regna colà ove la popolazione ognora più avversa alla guerra incorre in punizione d'ordine militare che raggiungono le pene
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più severe.
Affine di rendere i Comandanti meno proclivi verso le masse popolari, il Ministero della Guerra d'accordo col Comando Supremo ha nominato capi alle sedi di Reggio e Messina degli ufficiali superiori che non siano nativi di quelle regioni e non abbiano affinità di parentela cogli abitanti di quelle Provincie.
Ciò malgrado – secondo informazioni giunte da colà – l'ordine fa difetto per la deficiente disciplina imposta da quelle autorità militari.
Empfohlene Zitierweise
Anlage vom vor dem 22. Oktober 1917, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 8597, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/8597. Letzter Zugriff am: 17.04.2024.
Online seit 24.03.2010, letzte Änderung am 10.03.2014.