Dokument-Nr. 9862
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 06. Oktober 1922

Regest
Im beiliegenden Schreiben bittet der stellvertretende Feldpropst Schwamborn um die Ernennung des Marinepfarrers Wilhelm Keil zum Päpstlichen Hausprälaten. Der Breslauer Fürstbischof Kardinal Bertram empfahl in seiner Stellungnahme zusätzlich eine Auszeichnung für Schwamborn als den Vorgesetzten Keils. Dem stimmt Pacelli prinzipiell zu, doch würde er eine solche lieber erst nach dem Abschluss der Verhandlungen um die Neuregelung der Militärseelsorge im Deutschen Reich erteilen. Außerdem ist die Frage des Titels Schwamborns als Feldpropst des nicht mehr existierenden preußischen Heeres unklar, was die Ausstellung eines Breves für die Auszeichnung unmöglich macht. Bertram stimmte den Ausführungen Pacellis zu, der um Beurteilung durch Gasparri bittet.
Betreff
Proposta di nomina a Prelato Domestico per il Sacerdote Guglielmo Keil
Eminenza Reverendissima,
Compio il dovere di trasmettere all'Eminenza Vostra Reverendissima la qui acclusa istanza, colla quale il Rev.  Dr. Paolo Schwamborn, Vicario generale del Vicariato castrense in Berlino, supplica il S. Padre a volersi degnare di nominare Suo Prelato Domestico il Sacerdote Guglielmo Keil, cappellano della marina germanica.
Non ho mancato de chiedere informazioni circa il suddetto sacerdote all'Emo Sig.  Cardinale Bertram, il quale mi ha risposto che per sé nulla osta, a suo avviso, contro tale nomina; ha tuttavia aggiunto che, qualora il Keil ricevesse l'anzidetta distinzione pontificia, non potrebbe essere lasciato indietro il di lui Superiore, vale a dire lo stesso supplicante Rev. Schwamborn.
Questa osservazione del sullodato Emo sembra
128v
giusta; d'altra parte, però, parmi subordinatamente che la eventuale concessione di una onorificenza al più volte menzionato Dr. Schwamborn riuscirebbe più opportuna, dopoché saranno conchiuse le trattative per il nuovo regolamento dell'assistenza religiosa dei militari in Germania; nella quale occasione potranno essere implorate da Sua Santità distinzioni per vari ecclesiastici, che ne fossero meritevoli, corrispondentemente al loro grado. Sarebbe inoltre al presente difficile di indicare, per la compilazione del relativo Breve, il vero titolo, che spetta al Dr. Schwamborn. Infatti, secondo le Lettere Apostoliche del 22 Maggio 1868, il Vicario Castrense (e, "vacante capellani majoris munere", il Vicario Generale) è costituito ed ha giurisdizione soltanto per "eos omnes, qui sub Borussiae vexillis militant" e "ad Borussiae exercitum secundum leges pertinent". Ora secundum leges non esiste più un esercito prussiano, ma soltanto una Reichswehr.
Avendo esposto al Sig. Cardinale Bertram queste riflessioni, il medesimo Emo mi ha testé scritto ritenere anch'egli consigliabile una dilazione1; in tal senso quindi, qualora l'Eminenza Vostra lo giudichi conveniente, potrebbe
129r
rispondersi alla istanza in discorso.2
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Pacelli Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
128r, oberhalb des Briefkopfes hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, in roter Farbe notiert: "dilata".
1"dilazione" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, in roter Farbe unterstrichen.
2"qualora l'Eminenza [...] istanza in discorso" hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Empfänger, in schwarzer Farbe unterstrichen.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 06. Oktober 1922, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9862, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9862. Letzter Zugriff am: 29.03.2024.
Online seit 31.07.2013, letzte Änderung am 01.02.2022.