Dokument-Nr. 9185
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro
München, 28. November 19181

Schreiber (Textgenese)
MörnerMörnerSchioppa
Betreff
[Kein Betreff] Sulla colpa immediata della guerra
Facendo seguito al rapporto N. 3269 del 30 Decembre 1917, credo mio dovere riferire a V. E. R. intorno ad un avvenimento che da qualche giorno occupa tutta la stampa germanica, che certamente avrà una larga eco anche all'estero e che ha prodotto e senza dubbio produrrà notevoli conseguenze politiche.
La Bayrische Staatszeitung (N.° 275, del 26 corr.) pubblicava riproduceva la seguente nota ufficiale: "Il mMinistro pPresidente e mMinistro degli esteri bavarese Eisner ha da poco presentato al g Governo centrale la proposta di pubblicare gli atti sulle origini della guerra. Questa proposta
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è dettata dalla persuasione che solamente per mezzo dell'intiera verità può aversi fra il popolo quella fiducia che è il presupposto per una pace secondo il desiderio del popolo stesso. Il mMinistro pPresidente bBavarese da parte sua si occuperà di pubblicare dagli atti dai documenti diplomatici bavaresi gli atti che chiariranno la preistoria della guerra mondiale. Innanzi tutto saranno pubblicati alcuni particolari tratti dai rapporti del mMinistro bavarese a Berlino, Conte Lerchenfeld. In un rapporto del 18 luglio 1914 il mMinistro bavarese in Berlino pa Conte Lerchenfeld parla delle relazioni del governo di Berlino e lo sciaguratissimo uUltimato austriaco alla Serbia. Am linken Seitenrand an dieser Stelle hds. von Schioppa notiert: "a capo". " Segue qui il testo del detto rapporto, testo che ho l'onore di qui unire (allegato 1) – Secondo esso la Germania apparisce come direttamente colpevole dello scoppio della guerra. , giacché era perfettamente a sua conoscenza il contenuto dell'Ultimato dell'Austria alla Serbia.
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Questa pubblicazione del gGoverno bavarese fu accolta dalla grande maggioranza della stampa con parole di vivissima riprovazione, quantunque si convenisse sulla necessità che il popolo venga illuminato sulle origini della guerra. "Ma, scriveva la Germania, è un'altra cosa se un singolo Stato, o un rappresentante di un singolo Stato debba farlo con una politica propria, la quale, più o meno direttamente, si appoggia a quell'uomo di Stato che tra i nostri innimici che nemici senza dubbio ci vuole il peggiore nostro male, e che certamente desidera ostacolare qualunque azione politica e diplomatica del Governo centrale nell'interesse del popolo tedesco."
E qui il giornale fa un attacco personale al signore Curt Eisner, che vale la pena di riprodurre: "Qui s Si presenta la questione (dice la Germania)
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chi è veramente il signor Kurt Eisner. Il pubblico lo conosce da poco come il quale Ministro Presidente bavarese, come questo rappresentante del popolo orgogliosamente si chiama. Noi non vogliamo combattere personalmente la sua persona se possiamo essere siamo tentati di provare quale origine giudaica Ostgaliziana origine si nasconde sotto il sonante nome tedesco di Eisner e quali maniere da gran signore abbia assunto in un vagone salone questo rappresentante del proletariato." (Infatti il signor Eisner nella suoa recente viaggio gita da Monaco a Berlino e viceversa ha viaggiato con in un treno speciale reale). "Ma dobbiamo dare più importanza al fatto che egli è in continue relazioni col Ministro Presidente della Repubblica francese Clemenceau, come lo stesso Eisner ieri ha dichiarato nella conferenza degli Stati Federati della Germania, dicendo, che
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egli conosce la situazione dell'Intesa non dai giornali, ma da rapporti personali ."
Oltre la riprovazione della stampa, vi sono altri fatti da notare intorno alla suddetta pubblicazione bavarese, e cioè:
l) La Legazione bavarese a Berlino ha dichiarato comunicato, che il rapporto pubblicato non fu redatto da quel Ministro Conte Lerchenfeld, ma dal Dottr. Hans von Schön.
2) Gli allora Ministri bavaresi del culto, della giustizia, delle finanze e deglille comunicazioni hanno dichiarato all'attuale Ministro Presidente di Baviera che fino ad oggi né ufficialmente né privatamente hanno avuto conoscenza della del rapporto menzionato della legazione bavarese a Berlino e dei fatti in esso contenuti.
3) Il Ministro degli esteri di Berlino ha pubblicato in proposito quanto segue:
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"Da parte del Ministero degli ministeri Affari esteri è stato protestato contro la pubblicazione fatta a Monaco sulla preistoria della guerra. Essa specialmente ora, che da parte dei nostri nemici si oppongono le più grandi difficoltà sulla via della pace, deve riguardarsi come un grave colpo per i nostri lavori politici. Si dà negli nelle mani dei nostri inimici nemici e degli oppositori delle trattative un'arma, di cui essi sapranno servirsi. La pubblicazione suddetta sta in relazione col fatto che l'attuale rappresentante della Baviera in Berna, Proff. Guglielmo Förster ha consigliato il suo Governo, per insinuazione di un intermediario di Clemenceau, a pubblicare notizie sulla preistoria della guerra, giacché la confessione della Germania come colpevole della guerra potrebbe servire ad accelerare la pace. Secondo
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il nostro parere (continua il comunicato del ministero degli esteri di Berlino) non cade alcun dubbio che il Signor Clemenceau vuole arrivare al punto di metterci dalla parte del torto. Nel grave errore, che Clemenceau sia un uomo, che si lasci mitigare se noi pigliamo sulle nostre spalle la colpa della guerra, possono cadere solamente quelli, che hanno un falso concetto del carattere del Ministro Presidente francese. Dietro proposta del Segretario di Stato degli esteri, gli atti del Ministero degli esteri sono stati trasmessi al sottosegretario Dott. David (del nuovo Governo repubblicano), affinché costui spregiudicatamente possa esaminare la preistoria della guerra e i relativi atti diplomatici."
Fin qui ciò che riguarda la pubblicazione del Governo bavarese.
Ora il signor von Bethmann Holweg Hollweg, già Cancelliere dell'Im-
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pero ha risposto alla su riferita pubblicazione bavarese in un'intervista concessa alla direzione della Deutsche Allgemeine Zeitung (Allegato 2). In questa intervista, l'ex-Cancelliere, fra le altre cose, dichiara che il Governo Tedesco non avrebbe conosceva in realtà il testo dell'Ultimato dell'Austria alla Serbia; e che egli, quando lo conobbe il testo dell'ultimato stesso, lo riteneva ne talmente forte duro, come troppo duro. che avrebbe dato ad intendere al governo Austro-Ungarico in forma energica che il governo tedesco quantunque pronto ad adempire i doveri dell'alleanza, avrebbe dovuto rifiutare, che l'Austria-Ungheria non ascoltando i consigli tedeschi lo trascinasse in una guerra modiale.
Egli Bethman-Hollweg, prosegue a parlare dello spirito di revanche in Francia, degli sforzi fatti dalla Germania per interporsi tra Vienna e Pietroburgo, delle rivelazioni del processo Suchomlinow, della gravissima questione sul del Belgio e final-
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mente, ritornando alla questione dell'Alsazia-Lorena, come fu esposta nei 24 Punti dal Presidente Wilson, conclude: "La nostra colpa sta in ciò, che non abbiamo capito di dov fare all'Alsazia-Lorena un trattamento, che lasciasse dimenticare ai suoi abitanti poco a poco la loro nazionalità… Soprattutto dobbiamo riconoscere che per mancanza del nostro carattere nazionale e delle colpe della nostra condotta generale abbiamo contribuito alla tensione guerresca che riempì l'atmosfera politica non soltanto deglill'ultimio decennio. Parole che potevano essere prese come provocazione sono state varie volte pronunziate. L'agitazione dei pangermanisti ci hanno procurato i più grandi danni all'estero come all'interno; soprattutto la politica della marina ci trascinò in contrasti disastrosi. A tutto ciò si aggiungono
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i difetti diella nostra politica interna".
Quello che rappresenta il colmo in quest'avvenimento si è che il Ministro presidente bavarese, Kurt Eisner, stretto fra i rimproveri della stampa ed i comunicati e le proteste del Ministero degli esteri di Berlino berlinese, ha spedito ieri sera al Ministro bavarese in Berlino il se un telegramma in cui dichiara minaccia che il Ministero degli esteri dello Stato popolare (Volksstaat) troncaherà qualunque relazione con gli attuali rappresentanti del ministero estero di Berlino…
Come riferisce il Bayerischer Kurier di oggi, tutta la stampa di Berlino, dal socialista "Vorwärts" agli organi pangermanisti si scagliano in una forma molto vibrante veemente contro la politica del Ministro Presidente Bavarese.
I giornali di destra parlano della Germania come di un Manico-
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mio e della sua politica come di una commedia ed una allerchinata [sic]; mentre i giornali di sinistra affermano che con la politica di Eisner la Germania si scinde, le Autorità si demoralizzano, e si preparano gravissimi danni. Inchi Schioppa
La Lock "Lokal Anzeiger" arriva perfino a dire che Eisner è sta per diventatore un pericolo per la Germania.
Intanto in un lungo articolo sul Vorwärts Erich Kuttner accusa Kurt Eisner di essere anch'egli compromesso nelle origini della guerra, giacché prima dello scoppio della guerra stessa affermò categorica-
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mente che la guerra era inevitabile, avendolo saputo da fonte sicura e precisamente dal Ministero della guerra bavarese, mostrando così di essere completamente nelle segrete cose…
Schioppa
1Datum hds. von Schioppa korrigiert aus "27 Nov. 1918".
Empfohlene Zitierweise
Schioppa, Lorenzo an Gasparri, Pietro vom 28. November 19181, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 9185, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/9185. Letzter Zugriff am: 18.04.2024.
Online seit 02.03.2011, letzte Änderung am 10.09.2018.