Betreff
Mons. Michalkiewicz, Amministratore Apostolico di Vilnius
Facendo seguito al mio rispettoso Rapporto N. 3332 in data del 31 Dicembre scorso, compio il dovere di trascrivere qui appresso, tradotta dal tedesco, la seguente lettera dell'Emo Sig. Card. von Hartmann, giuntami in questo momento:
"A V. E. sono è ben note nota le la difficile cond situazione nella
in cui trovasi la diocesi di Vilna.
in Lituania. Già nel Dicembre 1915 l'Amministratore di essa Mons. Michalkiewicz mi riferì
espose varie
lamenti
lagnanze contro l'Alto Comando dell'Est pregandomi d'intervenire
e mi pregò d'interpormi al riguardo. In seguito a ciò, io mi rivolsi senza indugio, per mezzo dell'allora Presidente del Consiglio dei Ministri Ba di Baviera Conte von Hertling, a Sua Altezza Reale il Principe Leopoldo di Baviera, Comandante in capo, chiede ch chiedendo il di lui intervento. Nella sua risposta il Principe avanzò
in me
ampiamente le esposte
mi diede le più ampie spiegazioni circa le suddette querele 101v
ed io non potei in verità non trarne la convinzione conclusione che
che la causa principale della sorte difficoltà deve ricercarsi in ciò nel fatto che l'Amministratore Apostolico di Vilna non si limita all'adempimento del suo ufficio ecclesiastico, ma si occupa di politica, favorendo i Polacchi contro i Lituani ed aggravando così le scissioni già esistenti ne nella popolazione. Recentemente, come mi è stato assicurato, egli avrebbe colpito con
inflitto gravi pene ecclesiastiche
canoniche a tre ecclesiastici lituani assolutamente irreprensibili, senza sufficiente causa canonica, ma unicamente perché soltanto per le loro manifestazioni politiche. Siccome un tale modo di procedere una siff una tale condotta un tal modo d'agire provoca dietro la fronte agitazioni che il Supremo Comando militare non può tollerare in alcun modo, vi è certamente da attendersi con certezza che, se la S. Sede non interviene la Santa Sede, il Governo quanto prima si intrometterà nella cosa e condurrà Mons. Michalkiewicz in Germania. La più semplice e più felice soluzione, a mio avviso, sarebbe che il S. Padre ponesse termine all'amministrazione provvisoria della diocesi, perdurante già da vari anni, nominando subito un Vescovo. Ad 102r
ogni modo mi permetto pregare V. E. di occuparsi di questo affare colla più grande premura e di insistere per una pronta azione della S. Sede, affine di evitare uno scandalo, che altrimenti non potrà mancare".
Fin qui l'Emo Sig. Cardinale Arcivescovo di Colonia. Il caso mi sembra che presenti qualche somiglianza con quello del Cardinale Mercier. Il Governo germanico, che a Vilna favorisce i Lituani contro i Polacchi, spinto dai primi, cerca con ogni mezzo di allontanare da Vilna
allontanare di là que
Mons. Michalkiewicz. Non volendo tuttavia fare dei martiri e prendere sopra di es sé l'odiosità dei Polacchi, insiste perché la S. Sede rimuova essa stessa l'Amministratore Apostolico, minacciando altrimenti di arrestarlo e deportarlo in Germania, col pretesto di esitare agitazioni dietro la fronte. È il consueto sistema di cavare la castagna dal fuoco colla zampa del gatto. È certo ad ogni modo
Tuttavia è innegabile Non può tuttavia negarsi che la situazione di Mons. Michalkiewicz è estremamente difficile, e lo sarà sempre più, divenendo
per divenire forse del tutto insostenibile, allorché (assai prossimamente, come sembra) verrà proclamato il nuovo Stato lituano indi-102v
pendente, a cui verrà attribuita nel cui territorio sarà inclusa Vilna, considerata capitale della Lituania, come so aver espressamente dichiarato lo stesso Sig. von Kühlmann, Segretario di Stato per gli Affari Esteri di Berlino, in una riunione coi rappresentanti dei partiti politici tenutasi il 1° corrente.
Dopo di ciò
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 04. Januar 1918, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 4240, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/4240. Letzter Zugriff am: 17.05.2024.
