Dokument-Nr. 1898
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
[München], 02. Mai 1921
Schreiber (Textgenese)
PacelliPacelliBetreff
Viaggio a Berlino – Tentativo di mediazione della S. Sede fra l'Intesa e la Germania – Opuscolo di Scheidemann – Il nuovo Ministero prussiano ed il Concordato
Alle ore 11 antim. mi recai a far visita al Sig. Cancelliere, il quale coi termini più vivi cominciò a dipingermi la triste e difficilissima situazione, in cui si trova il Governo in seguito all'inflessibile attitudine dell'Intesa, aggiungendo che, qualora (come tutto fa temere) la risposta alle ultime proposte della Germania fosse negativa, il Gabinetto sarebbe costretto a dare le sue dimissioni.
Il Sig. Fehrenbach passò poi subito a parlarmi del tentativo di mediazione della S. Sede nella questione delle riparazioni. Disse che per il tramite di Mons. Delegato
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Apostolico di Washington la S. Sede medesima aveva appreso da parte del Senatore Mac Cormick come una tale mediazione sarebbe stata bene accolta dal Presidente degli Stati uniti Sig. Harding. L'Ambasciatore di Germania in Roma Sig. von Bergen inviò in proposito al Governo del Reich una comunicazione, la quale giunse a Berlino Sabato Santo. Il giorno di Pasqua, in assenza del Dr. Simons, che si trovava allora in congedo nella Svizzera, il Cancelliere preparò insieme al Ministro delle Finanze Sig. 140r
burgo (Baden), di guisa che il Consiglio dei Ministri del Reich si riunì per trattare la questione soltanto il Martedì susseguente 12 Aprile, ed il giorno dopo Mercoledì fu fissata la risposta, la quale venne subito trasmessa telegraficamente al Sig. Ambasciatore von Bergen. Essendo però avvenuti degli errori nella cifra, questiil sullodato Ambasciatore dové chiedere schiarimenti al Governo, di guisa che la nNota non fu potuta consegnare all'E. V. se non il Sabato. Intanto, la mattina del giorno susseguente alla decisione del Gabinetto, ossia il Giovedì, illa Germania, giornale cattolico di Berlino, La Germania, pubblicò la notizia di "un tentativo di mediazione da parte di una Potenza neutrale per indurre il 140v
della S. Sede (Allegato I). Infatti, secondo un rapporto del Sig. von Bergen, V. E. (pur non menzionando la Germania) avrebbe dichiarato essere alla S. Sede impossibile di proseguirecontinuare la intrapresa iniziativa, mentre tutto era già stato divulgato dalla stampa. In seguito si è invece da alcuni affermato che la vera causa del rifiuto della S. Sede deve essere ricercata non già nelle predette indiscrezioni, ma altrovein altri motivi. A tale riguardo (proseguìsoggiunse il Sig. Fehrenbach) si è in modo particolare falsamente asserito che il Governo del Reich, mentre era in corso la mediazione della S. Sede, cercasse anche per altre vie di trattare coll'America, e si è accennato in proposito specialmente 141r
evasiva, ed allora il Sig. Fehrenbach mise la massima cura ad affermare, manon solo come Cancelliere chema altresì come cattolico – membro del Centro, che il Governo germanico, finché apparve possibile la mediazione della S. Sede, si valse unicamente di questa, A complemento di quanto sopra, ho l'onore d'inviare qui
A mezzodì di quello stesso giorno, terminata la visita al Cancelliere, mi recai dal
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di senza indugio annunzio all'E. V. con telegramma cifrato (senza numero) da Berlino, ed ho ora mi do premura di spedirnel'onore di spedirLe qui unito un esemplare.(Allegato III). Il Dr. Simons mi disse che invano aveva tentato, prima per mezzo dell'ex-Cancelliere socialista Müller, e poi direttamente, di indurre lo Scheidemann a rinunziare alla sua pubblicazione, 142r
il Segretario di Stato von Kühlmann.È perciò che il P. Rauterkus S. J., il quale ha in Berlino vastissime relazioni fra gli uomini politici, mi assicurava ieri che, secondo le informazioni da lui finora avute, la detta pubblicazione avevaavrebbe aumentato in Germania l'ammirazione per l'azioneopera del S. Padre.
Sostanzialmente vero perché elaborato su documenti autentici, l'opuscolo dello Scheidemann non è tuttavia scevro di inesattezze. Nel Capitolo "Des Kaisers Friedenssehnsucht" egli narra il colloquio da me avuto coll'Imperatore in Kreuznach il 29 Giugno 1917 (e non già, come egli scrive, in Berlino al principio di Luglio). Il suo racconto è desunto dalla relazione fattane poi dal Kaiser stesso e inviata poiquindi per suo ordine al Ministero degli Esteri dal Barone von Grünau<.>
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apparisconohanno così evidentemente il carattere di una ridicola invenzione, che non poteva attendersi da Mons. Pacelli che egli ritenesse necessaria una seria smentita a simili affermazioni." Occorre inoltre distinguere nella visita, che io 143r
Così, ad esempio, io non espressi in nessun modo "il timore che la 'piazza' avrebbe aggredito il Papa, qualora l'Inghilterra e quindi anche l'Italia avessero perduto la guerra". Ad ogni modo ho creduto conveniente di L'altro Capitolo, ben più importante, della pubblicazione dello Scheidemann, intitolato "Diplomatie im Kaiserreich", riguarda la parte propriamente diplomatica, la quale spiega sino alla risposta della Germania alla Nota pontificia sulla pace. In essa si ha la più chiara conferma che (contrariamente a quanto ha affermato il Sig. Erzberger nel suo recentissimo articolo)
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Commissione d'inchiesta e, dopo aver egli fattoaver rilevatLa mattina seguente fui a visitare il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri prussiano, Sig. Stegerwald.
Come è noto all'E. V., il nuovo Gabinetto prussiano si è costituito in mezzo a difficoltà straordinarie. Le elezioni del passato Febbraio avevano rappresentato una considerevole "mossa verso destra", quantunque non in quella misura che i partiti di destra avevano sperato e predetto. Ciò nondimeno, questo nuovo orientamento è stato abbastanza forte per produrre lo scioglimento della vecchia coalizione formata dal Centro, dai socialisti e dai democratici.
Immediatamente dopo le elezioni il Centro dichiarò di non poter far parte di una coalizione, in cui non entrasse il partito popolare tedesco (antichi nazionali liberali). Non meno recisamente, però, i socialisti si rifiutarono dal canto loro a comporre una coalizione col suddetto partito popolare. I due partiti
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rimasero irremovibili nella loro determinazione. Restarono quindi tre possibilità di soluzione: o formare un Governo basato sulla maggioranza borghese, compresi i tedesco-nazionali, oppure costituire un Governo di minoranza, o finalmente ricorrere ad un sistema misto, vale a dire ad un Gabinetto composto in parte di uomini parlamentari ed in parte di funzionari. La prima soluzione fu dovuta subito abbandonare, oltre che per altri motivi, a causa del rifiuto dei democratici.In tal guisa il compito di formare il nuovo Ministero fu affidato al Centro, come partito medio tra il democratico ed il popolare tedeschipopolare tedesco. Il Sig. Stegerwald, cattolico, noto capo del movimento operaio, fu eletto Ministro Presidente.del Gabinett Con enorme difficoltà egli riuscì a comporre un Ministero formato per metà da parlamentari e per metà da funzionari. Oltre la Presidenza ed il Ministero della salute pubblica (Wohlfahrtsministerium), ritenuto dello Stegerwald, il Centro ha il portafoglio della Giustizia; Ministro del Commercio è un
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Per ciò che riguarda il trattamento delle questioni ecclesiastiche, la situazione creata dal suaccennato cambiamento nella compagine ministeriale non può dirsi del tutto rassicurante. Un Gabinetto di minoranza, il qualeche avrà a lottare con gravi ostacoli ed opposizioni provenienti da destra e da sinistra, e ad ogni nuovo cimento dovrà temere che l'equilibrio politico così faticosamente costituito venga a crollare, è obbligato, se non vuol cadere in brevissimo tempo, a fare una politica di circospezione e di compromessi, Il nuovo Ministro dell'Istruzione e del Culto prussiano, Dr. Becker, è protestante e proviene dalla carriera universitaria; funzionario di non comune valore scientifico, è però di opinioni e di sentimenti liberali, e quindi naturalmente avverso agli interessi religiosi, specialmente della Chiesa cattolica. Già come Segreta-
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rio di Stato egli ha rappresentatocostituito la forza motrice del Ministero dell'Istruzione e del Culto e, grazie alla grande affinità di idee tra lui e l'ex-Ministro socialista Haenisch, ha esercitato anche in addietro una assai grandenotevole influenza. Da parecchio tempo il Dr. Becker ha rivolto la sua speciale attenzione al futuro Concordato, ma in senso tutt'altro che vantaggioso per la Chiesa. Da buona fonte ho appreso che egli, È perciò che nella conversazione avuta
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con ogni chiarezza che 146r
per mutamenti nella circoscrizione delle diocesi il più validoissimo argomento, di esserne [Dopo di ciò, chinato
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Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 02. Mai 1921, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1898, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1898. Letzter Zugriff am: 19.04.2025.Anlagen
- [Simons, Walter], Denkschrift, [26.04.1921]5773Anlage (Denkschrift)[Rede des Reichsministers des Auswärtigen Walter Simons vor dem Reichstag vom 26. April 1921]
- Dokument Nr. 61446144Anlage (Artikel)[Verteidigung gegen die Anschuldigungen des Reichsministers der Äußeren, Walter Simons]
- Dokument Nr. 61456145Anlage (Artikel)[Artikel zu Philipp Scheidmanns Buch "Papst, Kaiser und Sozialdemokratie in ihren Friedensbemühungen im Sommer 1917" (Berlin 1921)]
- [Scheidemann, Philipp], Publikation, [1921]6212Anlage (Publikation)[Papst, Kaiser und Sozialdemokratie in ihren Friedensbemühungen im Sommer 1917]