Betreff
[Kein Betreff] Dichiarazione
del Governo del Reich intorno al Concordato
Come l'E. V. R. avrà senza dubbio rilevato dalla pubblica
stampa, - in occasione della recente crisi governativa, in cui il Centro, finorasinora sempre più inclinato piuttosto verso i partiti di
sinistra, consen ha finito coll'accettare una coalizione colla destracolla destra,coi tedesco-nazionali,
i vari giornali del partito popolare tedesco (die(dDeutsche Volkspartei), affer
soprattutto la "Kölnische Zeitung", la "Magdeburgische Zeitung" e la
"Tägliche Rundschau", affermarono che tale mutamento di
attitudineciò dovevasi ad accordi presiconclusi fra i duel'anzidettiopartitio del Centro ed del
de i tedesco-nazionali circa il Concordato e la questione scolastica, sotto la
influenza di alti personaggi ecclesiastici e della stessa S. Sede. Malgrado che
la stampa delil Centro smentisse subito ripetutamente
e nel modo più energico così infondateanotiziea, la stampagli organi della dDeutsche Volksparteiribadìirono quella asserzione, la546v
quale venne naturalmente
subito raccolta e diffusa con
grande scalpore dagli organidalla stampa di opposizione,democraticia e socialistia. Ne seguì una assaiun'aspra campagna, la quale ha dimostrato ancora una volta quantocome il solo nome di Concordato ecciti in Germania gli animi e
qualiquante gravi difficoltà presentino quindi la suale trattativei negoziati su questa materia. Da parte mia non mancai di fare assai forti resistenzemuovere contro quelle false ed
offensive
acaffermazioni,accuse, le quali volevano far quasi credere che la S. Sede entrassesi immischiasse in questioni di politica interna dei partiti,
assai forti rimostranze, siasia presso il Governo prussiano in occasione di una seduta
per le trattative concordatarie, come specialmente presso il
Ministro degli Esteri, Dr Stresemann, appartenen capo egli stesso
del partito popolare tedesco,.dal quale, come si è detto, esse avevano avuto origine.
In seguito a ciò il Governo del Reich ha diramatodiramato [al] il seguente comunicato ufficiale (cfr. il
testo tedesco nell'Allegato):
547r
"Alle voci tuttora diffuse nel
pubblico di segreti accordi col Vaticano in occasione della [tima]
formazione dell'ultimo GovernoMinisteroGabinettofu intantoèstatagià opposta una energica smentita sia d dalla parte ecclesiastica come pure dalanche per mezzo del didiscorso del Capo del Centro, Sig. von Guérard, nella seduta del
Reichstag del 4 Feb.braio.
Da parteIdel Governo del Reich havvi in tale
questione da osservare, notare,crede necessario di osservare in proposito quanto segue:
NegoziatiNon si sono avute tra il Governo del Reich e la S. Sede trattative per la conclusione di un Concordato col Reich non furono intavolati, pendenti in
occasione della formazione[assunzione]costituzione del nuovo Gabinetto Ministero. AnzitTale questione non è stata in
alcun modo neppure toccata in nessunin nessun momento, punto dei colloqui per la
formazione del Governo.del Reich non fu,neppure in generale,sfiorata. Del resto, circa i giacentiipreliminaripreparativitivi
fattdiper un Concordato fattielaboraticompiutifatti innel passato, e giacenti, si possono comunicarefarefare le seguenti informazioni:comunicazioni:
Il problema di un'intesa con le AaAutorità ecclesiastiche sopra i molteplici reciproci
rapporti tra lo Stato e la Chiesa, fin dove si estende, arriva, viene in
questionein quanto essi rientrano nella competenza del Reich,in questo campo,fu seriamente esaminatoè stato seriamente esaminato,, ponderatofin dalla pubblicazione della nuova Costituzione germanica,
da [sic] quasi da tutti i Gabinetti del Reich.fin dalla pubblicazione
547v
della Costituzione del Reich. Un precedente GabinettoMinisterodirettopresieduto dal Cancelliere Dr. Marx decise stabilì
di ri nell'Ottobre 1924 di riprendere i necessari lavori preparatori per un
Concordato col Reich. Lo stessoSenonché anche il Cancelliere Dr. Luther hadiede sempre dato importanza alla
conclusione di un tale Concordato. Occorre inoltre ricordaresidellele dichiarazioni che furono scambiate il 30 Giugno 1920 tra
il deil defuntol'allora Presidente del Reich Sig. Ebert ed il Nunzio
Pontificio accreditato presso il Reich. Il NunzioNel consegnare,Nel rimettere le sue lettere credenziali,
il Nunzio affermò allora essere suoacompito,ufficiosua missionemissione in Berlino ildi regolare a nuovoex novo con le competenti AaAutorità le relazioni tra la
Chiesa e lo Stato in Germania, comein modociòcosacorrispondaente alla nuova situazione, condizione, ed ai nuovi bisogni.odierni. A ciò il Sig.Presid.ente del Reich,Sig.Sig. Ebert, rispose che egli pensava di
assolvere col Nunzio il compito di regolare di nuovo, di dare un
nuovo regolamento assetto ai rapporti tra Chiesa e Stato in
Germania., aggiungendo che ciòCiò doveva avvenire in base alla Costituzione della Repubblica, chela quale garantisce la piena più completa
libertà di coscienza.
Su questa base lei competenti autoritàle due partiUffici sono da tempo occupaticonvennero da tempo nell'esame delle proprierelative questioni giuridicheo-statali e politico-religiose,ecclesiastiche, senza cheche però - come è già stato osservato in principio - siasiesserefinoragiuntisiasi finoraaddivenuti
oi a qualsiasi trattative di
sorta con la Santa Sede".
Chinato
546r, oben mittig hds. von unbekannter Hand, vermutlich von einem Nuntiaturangestellten,
notiert: "C".
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 08. Februar 1927, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19037, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19037. Letzter Zugriff am: 28.11.2024.