Dokument-Nr. 9443
Meyer OFM, Wendelin an Pacelli, Eugenio
Attendorn, 11. Juni 1917
Il ventinove di Marzo di quest'anno sono partito da Damasco in Siria dopo finito il mio servizio in Terra Santa. A Damasco si trova dall'estate dell'anno passato il reverendissimo signore Gregorio Brandahan, vescovo armeno-cattolico di Angora deportato in Siria. Il vescovo mi ha pregato di parlare a Sua Eccellenza Rvma ed Illma della
79v
nuova persecuzione mossa dai
Turchi contro i poveri armeni.Deportati i poveri armeni di Angora, distrutto per un incendio doloso il loro quartiere per un incendio [sic], venduti i loro beni come i poveri cattolici di Angora: andate in Italia, al vostro protettore, andate al papa, morti mille padri di famiglia di quell'infelice diocesi, distrutti gli archivi, bruciati tutti i libri, finita così la diocesi che sempre si mostrava ubbidiente al governo e patriottica si credeva che la rabbia turca era calmata. Erano rimasti vivi soltanto duecento padri di famiglia e si permise un vicario patriarcale pei pochi e uomini e donne e bimbi rimasti colà
80r
i quali vengono radunati colà per la funzione in una sala di una casa rimasta
intatta.Ma nel mese di marzo le autorità turche di Damasco dichiararono, che tutti i quali [sic] cambiassero il nome non sarebbero chiamati sotto le armi che dopo sette mesi finiti vale a dire soltanto nell'autunno, chi non lo cambierebbe [sic] sarebbe chiamato subito.
La costernazione fra gli armeni e cattolici e scismatici era generale. Non si erano dimenticati della circoncisione forzata di trecento ragazzi e giovani armeni fatta a Damasco nel mese di gennaio di quest'anno.
Gli armeni tutti, i cattolici primo luogo [sic] si opposero al cambiamento
80v
del nome, cioè non vollero
sapere nulla dell'apostasia all'islamismo chiesta dal governo. Ma quanto soffrì il povero
vescovo!Essendomi impedito di venire a Monaco m'indirizzo a Lei, Illmo e Rvmo Signore Nunzio Apostolico, per mezzo di questa lettera per non mancare alla parola data al vescovo.
Di Sua Eccellenza Rvma
dvmo
fr. Hergalino Meyer Ofm.
Attendorn i/W.
Franziskanerkloster.