Dokument-Nr. 14227
Achmeteli, Wladimir an Pius XI.
Berlin, 04. Dezember 1923
Le durissime necessità dei miei compatriotti mi costringono a ricorrere nuovamente alla paterna bontà della Santità Vostra. L'aiuto che la Santa Sede porse ai miei compatriotti nel giugno dell'anno corrente per il tramite di Sua Eminenza il Nunzio Apostolico Eugenio Pacelli, ha avuto per un certo tempo i suoi benefici effetti ed ha grandemente contribuito a lenire la miseria dei fuggiaschi georgiani rifugiatisi in Germania. Negli scorsi sei mesi molti dei nostri fuggiaschi hanno trovato occupazione in Paesi finitimi, ma al loro posto ne sono giunti altri in Germania in miserevole stato e per i quali occorre aver pronti i denari per il viaggio per tutti quei casi in cui vi è probabilità di trovare lavoro qui.
Il continuo affluire di fuggiaschi lo si deve alla pertinace brutale aggressione e oppressione del popolo georgiano da parte dell'occupazione russo-bolscevica. In questi ultimi sei mesi molte sono state le decapitazioni di innocenti e innumerevoli le profanazioni di chiese; mentre centinaia e centinaia di arrestati sono stati deportati nei campi russi di concentrazione e migliaia imprigionati e seviziati.
Il numero dei fuggiaschi che vivono ora in Germania non è diminuito e tocca quasi i duemila fra uomini e donne.
In quest'ora di supremo bisogno dei miei compatriotti mi son deciso di invocare ancora una volta la pietà della Santa Sede dalla quale soltanto noi speriamo aiuto e riedificazione.
Nutro la convinzione che la mia umilissima preghiera verrà esaminata con cuore benevolente e con misericordia cristiana esaudita.
Della Santità Vostra e di codesta Santa Sede Apostolica
umilissimo e devotissimo servitore
Dott. Achmeteli
Incaricato d'Affari della Repubblica Georgica per la Germania.