Dokument-Nr. 19524
Vassallo di Torregrossa, Alberto an Perosi, Carlo
München, 07. Dezember 1928

Copia!
Eminenza Reverendissima,
In ordine alle [sic] domanda del Vescovo di Passavia riguardante la ricostituzione del capitolo collegiale di Altoetting, trasmessami con ossequiato Dispaccio di Vostra Eminenza Reverendissima N. 751/28 del 23 scorso, mi occorre osservare:
1.) Non insistendo sul concetto che un capitolo senza prebenda non ha base e non è vero capitolo nel senso del Diritto canonico, è d'uopo notare che la pensione ai sacerdoti così detti Emeriti si dà quando per età o stato di salute sono divenuti impotenti a disimpegnare un posto con cura d'anime o ad essere trasferiti ad altre cariche. Siffatti ecclesiastici non sono pertanto in grado di prestare un aiuto di entità nel gravoso ministero delle confessioni in un gran santuario, metà di numerosi pellegrinaggi, com'è Altoetting. Essi solo se vecchi o malati potranno ritirarsi nel Rupertusstift di Altoetting ed ogni anno diveranno [sic] sempre più impotenti. Non si vede come un siffatto capitolo possa considerarsi come un'istituzione valevole
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alla cura spirituale di quel gran centro di pietà e divozione.
2.) La pensione agli Emeriti la paga il Governo bavarese, il quale per non moltiplicare pensioni, la concede in casi estremi. Al presente poi, alla motiva [sic] della disuguale distribuzione del provento delle imposte fra Reich e Paesi, la Baviera si trova in tale strettezza, che tenta diminuire lo stipendio agli ecclesiastici indirettamente, trasferendo una parte, per verità piccola questa prima volta almeno, sul provento delle tasse che la Chiesa riceve dai fedeli a titolo di culto. Clero cattolico e pastori protestanti si oppongono a questo tentativo; ma può avvenire che il Governo non intenda pagare pensioni ad Emeriti che fanno parte di un capitolo canonicale. Bisognerebbe almeno prendere preventivamente accordi con esso.
3.) I due Beneficiati di Altoetting devono naturalmente tendere ad essere promossi ad una parrocchia più importante o a divenire parroci; allora dovrebbero lasciare di essere canonici e si avrebbero canonici ad tempus, ciò che non conviene né alla loro dignità, né a quella del capitolo. Nemmeno sembra conveniente che essi, dopo la loro promozione, venissero a trovarsi in un grado ecclesiastico inferiore.
4.) I sacerdoti del Rupertusstift, divenendo canonici, vengono incardinati alla diocesi di Passavia, se sono extradiocesani, com'è anche avvenuto. Ciò potrà costituire una difficoltà, qualora il Governo trasferisse una parte delle pensioni degli Emeriti sulle tasse diocesani<e>1.
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Potrà prevedersi il caso, trattando di ecclesiastici vecchi o ammalati, che alcuno debba cambiare residenza anche per prescrizione medica, ciò che non si accorderebbe col carattere di un capitolo; e che lo stesso parroco di Altoetting dovesse per età o malattia ritirarsi, decadendo con ciò anche da Prevosto e rimanendo escluso del [sic] capitolo, non convenendo che retroceda a semplice canonico.
Suppongo che questa iniziativa parta da Altoetting, dove il parroco nel 1925 ricevette il privilegio dei pontificali, come l'aveva il Prevosto dell'antico capitolo collegiale. È naturale che ora il Prevosto parroco, nelle maggiori solennità, voglia pontificare; ma non avendo assistenza sufficiente, si ricorre all'idea del capitolo nella forma esposta. L'idea a me sembra prematura; poiché per ora non vi è che una casa semplice di abitazione, ma non è in fundazione2 d<l>'Instituto3, e non si ha esperienza dello andamento di questo nuovo Rupertusstift. Bisognerebbe attendere che funzionasse e se ne vedesse la riuscita e specialmente quanti dei sacerdoti ricoverati possano e vogliano partecipare alla cura delle anime dei fedeli accorrenti al Santuario ed intervenire alle sacre funzioni. E se fatta l'esperienza non apparisse conveniente l'erezione di un capitolo, si potrebbe sempre considerare l'opportunità di concedere qualche insegna ai Rev. sacerdoti Emeriti che partecipino alle sacre ceremonie.
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Ho l'onore di respingere qui acchiusa la cennata domanda del Vescovo di Passavia, che sarebbe una copia non autenticata; ed inchinato al bacio della Sacra Porpora con sensi di ben profondo ossequio ho l'onore di dirmi
Dell'Eminenza Vostra Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbedientissimo servo
+ A. Vassallo di Torregrossa
Arcivescovo di Emesa Nunzio Apostolico
1Hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Verfasser, korrigiert.
2Hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Verfasser, gestrichen.
3Hds. von unbekannter Hand, vermutlich vom Verfasser gestrichen und eingefügt.
Empfohlene Zitierweise
Vassallo di Torregrossa, Alberto an Perosi, Carlo vom 07. Dezember 1928, Anlage, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 19524, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/19524. Letzter Zugriff am: 24.11.2024.
Online seit 20.01.2020.