Dokument-Nr. 1044
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro
München, 07. Oktober 1919

Regest
Bezug nehmend auf die Depesche vom 6. September 1919 berichtet Pacelli über die Aufnahme der DDP in die Reichsregierung mit Eugen Schiffer als Reichsminister der Justiz und Vizekanzler sowie Erich Koch als Reichsminister des Innern. Gründe für das Zaudern der Demokraten bis zu diesem Moment waren das Gesetz über die Betriebsräte und die Präsenz Erzbergers in der Reichsregierung; dennoch begnügten sie sich damit, dass er das Amt des Vizekanzlers aufgibt. Der Presse und dem parlamentarischen Milieu zufolge ist Erzberger als Finanzminister von amerkanischer Seite nicht gut angesehen, während er in Deutschland in einem Teil des Reichstags und der Presse immer noch Befürworter hat. Das Zentrum unterstützt ihn, die Sozialisten tolerieren ihn nur wegen der guten Beziehung mit dem Zentrum, die Demokraten und die Konservativen dagegen verabscheuen ihn, weil sie ihm die sehr schlechte Lage der Nation anlasten. Die Aufnahme der Demokraten in die Reichsregierung wird von der Presse auf jeden Fall begrüßt und man erwartet die Ernennung eines weiteren Demokraten zum neuen Minister für Wiederaufbau.
Betreff
L'entrata dei democratici nel Ministero Tedesco.
Eminenza Reverendissima,
Com'ebbi l'onore di riferire a Vostra Eminenza Reverendissima nel mio rispettoso rapporto Nr. 13953 in data del 6 Settembre p. p. , era da prevedersi con certezza l'entrata dei rappresentanti del partito democratico nel gabinetto dell'Impero Germanico. Ed infatti il giorno 5 corrente i giornali hanno pubblicato che, dietro proposta del Cancelliere, il Presidente dell'Impero, in conformità dell'articolo 53 della Costituzione, ha nominato il Ministro di Stato in disposizione Dr. Schiffer a Ministro della Giustizia ed il Borgomastro di Cassel, Dr. Koch, a Ministro degli Interni. Il primo prende anche il posto di Vicecancelliere. Il Ministro David, che finora dirigeva il Dicastero degli Interni, rimane nel Gabinetto come Ministro senza portafoglio.
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Le difficoltà, che si opponevano all'entrata dei democratici nel Governo, erano principalmente due; cioè, la questione della legge sui consigli delle industrie (Betriebsräte) e quella che maggiormente agita presentemente <ora>1 l'opinione pubblica, vale a dire, la presenza e l'attività del Ministro delle Finanze Signor Erzberger nel Governo. Al principio i democratici avrebbero voluto addirittura l'uscita dell'Erzberger dal Gabinetto, ma poi si contentarono che egli cedesse il posto di Vicecancelliere e sperano di ottenere che la preponderante azione di lui nella politica interna ed estera dell'Impero rimanga molto limitata. Negli ambienti parlamentari e nella stampa viene diffusa la notizia che specialmente l'America vede con sfiducia Erzberger al dicastero delle finanze e che non farà agevolazioni finanziarie di nessuna maniera alla Germania, fintanto che egli rimarrà al suddetto Ministero. Potrebbe dirsi che oggi il Reichstag e la stampa si dividono il campo pro ed in favore di Erzberger. Il Centro lo sostiene, ma fino ad un certo punto. I socialisti e gli indipendenti lo tollerano per la sua condiscendenza nelle questioni sociali e perchè – come mi è stato assicurato da fonte bene informata – a lui principalmente si deve se è stata firmata la pace dalla Germania. I democratici ed i conservatori in modo particolare lo detestano ed attribuisco
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no a lui ed alla sua politica estera e finanziaria la catastrofe, in cui è caduta la Nazione. Si dice anche che i socialisti, per non inimicarsi il Centro col dichiararsi apertamente contro Erzberger, abbiano voluta l'entrata dei democratici nel Gabinetto, affinchè costoro possano essi liquidare il Ministro delle finanze, senza compromettere il partito socialista di fronte al Centro medesimo.
La stampa in generale saluta l'ingresso dei democratici nel Gabinetto come un rafforzamento del Ministero Bauer e della sua autorità ed anche come un guadagno per la situazione interna ed estera del paese, nel senso che ora i tre partiti politici più forti sono rappresentati nel Governo e possono lavorare per dare un nuovo impulso alla politica del Governo stesso.
A quanto pare, la politica generale dell'Impero non subirà essenziali variazioni coll'ingresso del partito democratico nel Governo, nè sarà diminuita l'influenza del Centro.
Si aspetta che venga nominato un altro democratico al nuovo Ministero che sarà creato per la ricostruzione economica (das Ministerium des Wiederaufbaues).
Chinato umilmente al bacio della Sacra Porpora, con sensi di profondissima venerazione ho l'onore di confermarmi
Di Vostra Eminenza Reverendissima
Umilissimo Devotissimo Obbligatissimo Servo
+ Eugenio Arcivescovo di Sardi
Nunzio Apostolico
1Hds. gestrichen und eingefügt von Pacelli.
Empfohlene Zitierweise
Pacelli, Eugenio an Gasparri, Pietro vom 07. Oktober 1919, in: 'Kritische Online-Edition der Nuntiaturberichte Eugenio Pacellis (1917-1929)', Dokument Nr. 1044, URL: www.pacelli-edition.de/Dokument/1044. Letzter Zugriff am: 21.12.2024.
Online seit 04.06.2012, letzte Änderung am 20.01.2020.